LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO. Approccio molle, il Melfi passa per due volte nel primo tempo su due calci d'angolo. Nella ripresa peloritani riversi in avanti ma i lucani colpiscono per altre due volte in contropiede. In mezzo, gli inutili gol di Madonia, Marseglia e Musacci. Peggio non poteva andare
Una figuraccia, una prestazione pessima che mette a rischio la salvezza diretta, quando sembrava a portata di mano. Il Messina doveva battere il fanalino di coda Melfi ma, al limite, poteva andare bene persino un pari. E invece è arrivata una sconfitta, tra l'altro con proporzioni assurde, perché si è riusciti nell'"'impresa" di subire quattro gol in casa. Un risultato inaspettato, che complica tutto anche perché ora il Messina è atteso dalla trasferta di Lecce contro una squadra che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato, ma è pur sempre la vice capolista e dunque le forze in campo sono squilibrate. I punti di vantaggio sulla zona play out, a tre giornate dalla fine, si sono ridotti solo a due e pende sempre la spada di Damocle di una penalizzazione di due punti, che renderebbe tutto più difficile. E allora i risultati delle ultime tre partite potrebbero doversi pagare a caro prezzo.
IL PREPARTITA:
Il Messina ospita il Melfi, dopo avere sprecato la vittoria nelle ultime due occasioni, contro Akragas e Fondi, quando sono arrivati solo due pareggi. I lucani, nonostante l’ultimo posto in classifica, sono tutt’altro che spacciati, a due punti dal Taranto (che però ha una partita in meno) e a tre dalla Vibonese. Dopo un’importante rimonta, hanno rischiato di rovinare tutto cogliendo solo due punti nelle ultime quattro partite e non possono permettersi altri passi falsi. A quattro giornate dalla fine, un occhio è buttato sugli altri campi, in particolare su quelli in cui si giocano gli scontri diretti, come Taranto – Monopoli. Lucarelli deve fare a meno, oltre che dell'infortunato Anastasi, anche dello squalificato De Vito. Convocati Rea e Mancini ma non sono in buone condizioni. Difesa a tre, con Palumbo, Bruno e Maccarrone. A centrocampo spazio per Grifoni, Da Silva, Musacci, Foresta e Sanseverino. Davanti, accanto a Milinkovic, torna Madonia.
IL PRIMO TEMPO:
Nel primo quarto d'ora non succede praticamente nulla, poi il Melfi ha un'occasione potenziale con Foggia, che arriva tutto solo ma scoordinato sul cross in area, palla altissima. La partita si trascina su ritmi molto blandi. Il tiro di Da Silva, al 23', è una "telefonata" per Gragnaniello. Ci provano prima Milinkovic e poi Musacci, senza inquadrare lo specchio della porta. Al 33' Palumbo si fa male da solo ed è costretto ad uscire in barella, al suo posto entro Marseglia. Si passa al 4-4-2, con Grifoni, Maccarrone, Bruno e Marseglia dietro, Da Silva, Musacci, Foresta e Sanseverino a centrocampo. Il tiro di De Vena viene bloccato da Berardi, ma secondo il guardalinee la palla è finita in angolo. Proprio dal corner, lo stesso De Vena viene lasciato solissimo di tirare, un rimpallo favorisce Marano da due passi che, dopo un contatto sospetto con Marseglia, mette in rete. Passano appena tre minuti e, da un altro corner, la palla attraversa di nuovo tutta l'area senza che nessuno intervenga in modo risolutivo, tranne Laezza, che si ritrova la palla del raddoppio su un piatto d'argento.
IL SECONDO TEMPO:
Lucarelli aspetta cinque minuti nella speranza che qualcosa cambi ma nulla cambia. Necessario l'ingresso di Ciccone al posto di Sanseverino e il passaggio al 4-3-3. Il Melfi è tutto chiuso e il Messina non trova sbocchi. Dopo un quarto d'ora non c'è neanche un'occasione pericolosa, anzi il Melfi colpisce in contropiede tre contro uno, con Foggia che crossa per il solissimo De Vena, Berardi esce a vuoto nel tentativo di contrastarlo ma non ci riesce, la partita è praticamente chiusa. La riapre quattro minuti dopo Madonia, su assist di Milinkovic. Esce Foresta, entra Ferri e il Messina passa al 4-2-4. L'occasione per rientrare davvero in partita il Messina ce l'ha al 66', quando Grifoni è bravo a farsi largo sulla destra, il suo cross è buono per la girata di Musacci ma Gragnaniello si salva in due tempi. La partita si chiude nuovamente al 74': Messina tutto riverso in avanti, Milinkovic perde stupidamente palla, lancio per Foggia che, tutto solo, batte Berardi. All'82' è ormai inutile il gol di Marseglia, al termine di una buona triangolazione con Madonia. Passa un minuto e il Messina ha un'altra occasionissima: assist di Milinkovic per Ferri, che spreca tutto solo sparando addosso a Gragnaniello. Il gol del 3-4 arriva a 50 secondi dalla fine, con Musacci su assist di Madonia, ma non serve a niente perché si perde tempo e l'arbitro fischia non appena viene battuta la ripresa del gioco.
MESSINA – MELFI 3-4
MESSINA (3-5-2): Berardi, Palumbo (34' Marseglia), Maccarrone, Bruno, Grifoni, Da Silva, Musacci, Foresta (65' Ferri), Sanseverino (50' Ciccone), Milinkovic, Madonia. All. Lucarelli
MELFI (3-4-3): Gragnaniello, Grea (53' Libutti), Laezza, Romeo, Vicente, Esposito, Marano (71' Demontis), Obeng, Foggia, De Vena (85' Mangiacasale), Lodesani. All. Diana (squalificato) – Destino (All. in seconda)
ARBITRO: Davide Andreini di Forlì. ASSISTENTI: Pietro Guglielmi e Daniele Colizzi di Albano Laziale
AMMONITI: 11' Grea, 45' Milinkovic, 51' Esposito, 85' Grifoni e De Vena
RETI: 35' Marano, 39' Laezza, 60' De Vena, 64' Madonia, 74' Foggia, 82' Marseglia, 94' Musacci
(Marco Ipsale)
LEGGENDO IL TITOLO HO NOTATO CHE IL GIORNALISTA, MOLTO BRAVO COME SEMPRE, HA SCRITTO LA PAROLA “FIGURACCIA”. FORSE PERCHE’ SIAMO IN PERIODO DI PASQUA SI SARA’ LIMITATO A SCRIVERE FIGURACCIA, DOVEVA SCRIVERE ALTRI AGGETTIVI. AVEVO SCRITTO UN MIO INTERVENTO CHE NEL POMERIGGIO IL MESSINA AVREBBE AVUTO UN REGALO DENTRO L’UOVO. ECCO
LEGGENDO IL TITOLO HO NOTATO CHE IL GIORNALISTA, MOLTO BRAVO COME SEMPRE, HA SCRITTO LA PAROLA “FIGURACCIA”. FORSE PERCHE’ SIAMO IN PERIODO DI PASQUA SI SARA’ LIMITATO A SCRIVERE FIGURACCIA, DOVEVA SCRIVERE ALTRI AGGETTIVI. AVEVO SCRITTO UN MIO INTERVENTO CHE NEL POMERIGGIO IL MESSINA AVREBBE AVUTO UN REGALO DENTRO L’UOVO. ECCO
Se fra qualche giorno SPORT RADAR comunica che la partita e’ sotto inchiesta non meravigliamoci. La puzza si sente fino in Valle d’Aosta !!!!!! 7 gol
Se fra qualche giorno SPORT RADAR comunica che la partita e’ sotto inchiesta non meravigliamoci. La puzza si sente fino in Valle d’Aosta !!!!!! 7 gol