Lontano dal Franco Scoglio, i biancoscudati continuano ad accumulare prestazioni negative, senza ottenere risultati. In Puglia è necessario invertire la rotta
Un misero punto nelle ultime otto trasferte, ultimo posto solitario nella classifica stagionale delle gare fuori casa, con appena 6 punti in 15 partite. Menomale che il Messina in casa ha tutt’altra marcia, viceversa la retrocessione sarebbe dietro l’angolo. Potrebbe non bastare però, perché delle 7 gare mancanti solo 3 sono tra le mura amiche ed è necessario che arrivi qualche punto anche lontano da casa. A partire dalla trasferta di Andria, in programma stasera alle 20.30.
Il Messina ha 5 punti di vantaggio sulla zona play out, ma potrebbero essere 3 se la penalizzazione dovesse arrivare in queste ultime giornate, senza contare che il Taranto ha una partita in meno e potrebbe ridurre il gap. Ecco perché in Puglia serve almeno un punto, anche in ottica dello scontro diretto di mercoledì, in casa contro l’Akragas. L’Andria è al nono posto con 41 punti (7 in più del Messina, 1 in meno in casa ma 8 in più in trasferta), appena dentro la zona play off, ma viene da tre sconfitte consecutive e vorrà interrompere la serie negativa. E’ squadra che segna poco (25 gol, peggio hanno fatto solo Taranto e Vibonese) ma subisce anche poco (27 gol, solo il Foggia ha fatto meglio).
Tra i titolari, Lucarelli lascia a casa Rea, che non è in buone condizioni fisiche ed è diffidato, per preservarlo per mercoledì. La coppia di centrali sarà composta da Maccarrone e Bruno, confermati terzini Grifoni e De Vito. A centrocampo posto sicuro per Da Silva, Foresta e Sanseverino, mentre uno tra i diffidati Musacci e Mancini andrà in panchina. Inamovibile la coppia davanti, formata da Milinkovic e Anastasi.