I lucani sono in fase di crollo verticale: una vittoria e sei sconfitte nelle ultime sette partite. Ma l’organico resta comunque di alto livello e non sarà facile. Calcio d'inizio alle 18.30
Solo qualche settimana fa sarebbe risultato un impegno proibitivo. Ma il quadro si capovolge se si prendono in considerazione le ultime sette partite, nelle quali il Matera ha raccolto la miseria di 3 punti (solo la vittoria con la Reggina) e il Messina 10. Sei sconfitte nelle ultime sette partite, quindi, per i lucani che hanno accusato un crollo vertiginoso, tale da dover abbandonare i sogni di gloria per la promozione in serie B, ormai appannaggio di una tra Foggia e Lecce. Alla 23esima giornata il Matera era primo in classifica, a pari punti col Lecce e due punti sopra il Foggia. Alla 30esima si ritrova a meno 9 dal Lecce e a meno 13 dalla capolista Foggia. L’unico obiettivo stagionale potrebbe essere quello di conservare il terzo posto, attualmente occupato a pari merito con la Juve Stabia, ma anche questo potrebbe valere solo per la gloria perché i lucani hanno conquistato la finale di Coppa Italia. L’ultimo atto, contro il Venezia, si giocherà il 26 aprile (l'andata è prevista fra tre giorni) ma, anche in caso di sconfitta, probabilmente il Matera parteciperà ai play off come finalista di Coppa Italia (nella stessa posizione di chi si è classificato secondo in campionato) perché il Venezia probabilmente andrà in serie B (è primo nel suo girone con 8 punti di vantaggio sulla seconda a 8 giornate dalla fine).
Tutto per spiegare il calo delle motivazioni del Matera, un calo tale quasi da “falsare” il campionato, vista la differenza di rendimento tra le prime 23 giornate e le ultime 7. A questo punto il Messina, che di motivazioni ne ha molte di più, deve approfittarne per non restare “fregato”. Non sarà affatto facile perché i lucani, nonostante il recente pessimo rendimento, sono comunque squadra di alto profilo e non è un caso se hanno occupato uno dei primi quattro posti dall’inizio del campionato fino ad ora. Nonostante i soli 6 gol realizzati nelle ultime 7 partite, il Matera continua ad avere il miglior attacco del girone (57 gol, 15 dei quali di Negro), praticamente il doppio del Messina (che ne ha fatti 28), a fronte della 12esima difesa (36 gol subiti, quasi quanto il Messina, che ne ha presi 40). Stesso numero di pareggi (sette), i 18 punti di differenza tra le due squadre sono dovuti a 6 vittorie in più per il Matera che corrispondono ovviamente ad altrettante sconfitte per il Messina.
Per la prima volta Lucarelli avrà il problema della scelta, in particolare a centrocampo. I cinque che hanno sempre giocato (ma di volta in volta ne mancava sempre uno), e bene, sono tutti disponibili. Il tecnico dovrà quindi scegliere chi lasciar fuori tra Musacci, Foresta, Da Silva, Mancini e Sanseverino. L'indiziato è Mancini, per il semplice fatto che è diffidato, così come Musacci, che però rientra dalla squalifica e ha più chance di partire da titolare. Inamovibile il duo offensivo composto da Milinkovic e Anastasi, così come la difesa, con Berardi in porta e, da destra a sinistra, Grifoni, Rea, Maccarrone e De Vito.