Il Messina chiude la gara nei primi 8 minuti. Fiammate finali, finisce 3-1

Il Messina chiude la gara nei primi 8 minuti. Fiammate finali, finisce 3-1

Marco Ipsale

Il Messina chiude la gara nei primi 8 minuti. Fiammate finali, finisce 3-1

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domenica 19 Marzo 2017 - 13:15

Taranto ko per l'uno due del Messina nei primi otto minuti. Prima Anastasi e poi Foresta mettono il risultato sui giusti binari. In entrambi i casi l'assist man è Da Silva. Al 40' Foresta sfiora la doppietta, colpendo il palo. Sprecano anche Milinkovic e Capua. Nel finale le reti di Emmausso e Milinkovic

IL SECONDO TEMPO:

Primo quarto d'ora senza occasioni, poi al 61' il Messina spreca di nuovo il 3-0. Ancora Da Silva lancia Milinkovic solo davanti a Maurantonio, ma il franco serbo conclude male tra le mani del portiere. Lucarelli, stanco dei doppi gialli delle ultime partite, tira fuori l'ammonito Mancini e mette dentro Capua. Il neo entrato fa la mezz'ala destra al posto di Da Silva, che invece va a fare il play. Il Messina continua a fare la partita, sbagliando più volte l'ultimo passaggio per andare in porta. Il Taranto si sveglia all'81', a dire il vero è un'azione personale di Emmausso, l'unico dei suoi a movimentare l'azione: l'esterno pugliese parte dalla destra, si accentra e va alla conclusione, che finisce sul fondo ma non lontana dalla porta di Berardi. Lucarelli si tutela con l'ingresso di Palumbo per Sanseverino, si passa al 5-3-2. All'86' il Messina fallisce ancora in modo clamoroso il 3-0: cross basso in area di Milinkovic, è un rigore in movimento per Capua ma il tiro è sballato, forse tradito da un falso rimbalzo. E all'ennesimo gol sbagliato, arriva il gol subìto. Cross in area, torre e girata vincente di Emmausso. La "sofferenza" dura solo due minuti perché Milinkovic si avventa sul pallone, anticipa Maurantonio e mette in rete. Giù il sipario.

IL PRIMO TEMPO:

Messina in vantaggio dopo appena 2 minuti e 20 secondi. Da Silva entra in area sulla destra, crossa basso per Anastasi che, indisturbato, può girare a rete da due passi addirittura di tacco (NELLA FOTO). Passano appena cinque minuti e il Messina già raddoppia. Da Silva è di nuovo assist man, perfetto l'inserimento e il tocco sotto di Foresta. Primo squillo del Taranto al 12', con la girata di Magnaghi in area, sopra la traversa. Ci prova anche Som, al 23', ma il tiro è fuori misura e non crea problemi. La prima occasione pericolosa per i pugliesi arriva al 31': velenoso rasoterra di Magnaghi, dall'altezza del dischetto, bravissimo Berardi a distendersi e poi a bloccare in due tempi. Allo scoccare del 40' il Messina sfiora il 3-0: cross di Grifoni, la girata di Foresta incoccia sul palo, poi Anastasi riesce solo a toccare debole e Maurantonio respinge. Un minuto dopo Anastasi cicca di nuovo la conclusione da buona posizione, su assist di Milinkovic.

MESSINA – TARANTO 2-0

MESSINA: Berardi, Grifoni, Rea, Maccarrone, De Vito, Da Silva, Mancini (67' Capua), Sanseverino, Foresta, Milinkovic, Anastasi. All. Lucarelli

TARANTO: Maurantonio, De Giorgi (63' Balzano), Altobello, Stendardo, Som, Maiorano, Lo Sicco, Guadalupi, Viola, Magnaghi, Potenza (56' Emmausso). All. Ciullo

RETI: 3' Anastasi, 8' Foresta

ARBITRO: Daniele Paterna di Teramo. ASSISTENTI: Nicola Spiniello di Avellino e Francesco Iovine di Napoli

AMMONITI: 51' Mancini, 70' Viola

IL PRE PARTITA:

Allontanare la zona play out (al momento distante quattro punti) e tenere distante il Taranto (che ha due punti in meno del Messina). E' l'obiettivo odierno dei biancoscudati, sfruttare al meglio il fattore campo, vero fortino visto che 25 dei 31 punti totali sono arrivati in casa. Dopo le due sconfitte consecutive, a Pagani e nel derby col Catania, i peloritani hanno vinto lo scontro diretto col Monopoli e hanno preso un buon punto a Caserta, ora c'è proseguire la mini serie positiva. Il Taranto, invece, dopo quattro risultati utili (due vittorie e due pari), si è messo in difficoltà perdendo lo scontro diretto interno con l’Akragas. Mister Lucarelli può contare sull’intera rosa a disposizione, ad eccezione dello squalificato Musacci. La formazione, dunque, è la stessa per 10/11 rispetto a quella che ha pareggiato a Caserta, col solo innesto di Foresta, nel ruolo di trequartista, mentre Mancini scala a fare il play.

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