Il neo acquisto Rea s'infortuna dopo appena un minuto ma Marra sistema la difesa con l'ingresso di Maccarrone. Nel primo tempo un paio di occasioni per parte e 0-0 finale. Ma nella ripresa la Reggina passa dopo appena 50 secondi, con Porcino in sospetta posizione di fuorigioco. Poi il Messina fallisce l'1-1, regala il rigore del 2-0 e resta in 10
Il Messina mostra tutti i suoi limiti e cede nel derby dello Stretto. Dopo un primo tempo equilibrato, con occasioni da una parte e dall’altra, è nella ripresa che i peloritani scendono in campo col piede sbagliato, tanto da passare in svantaggio dopo appena 50 secondi, pur se resta il dubbio di un possibile fuorigioco. Di occasioni per il pari il Messina ne ha due ma le spreca entrambe, poi un paio di errori individuali chiudono la contesa: il primo è di Marseglia che, inspiegabilmente, tocca con un braccio la palla dentro l’area ma lontana dalla porta e causa il rigore del 2-0; il secondo di Milinkovic, che al 75’, spinge con la testa Botta senza alcun motivo. Il reggino simula ma il franco-serbo si becca il rosso, spegne ogni velleità di recupero e mancherà anche nella prossima giornata. Un derby da cancellare in fretta per ripartire domenica prossima dalla gara interna contro i pugliesi del Francavilla. Più che la sconfitta, preoccupano una serie di errori e la mancanza di alternative in panchina per cambiare le sorti della gara in corso. In settimana, dal calciomercato, dovranno arrivare un centrocampista e un attaccante, con la speranza che le condizioni di Rea non siano gravi.
IL PRE PARTITA:
Per il Messina la stagione si è aperta bene con la vittoria sul Siracusa, al contrario della Reggina, che ha perso a Fondi. Esordio a parte, i giallorossi sembrano arrivare più preparati sotto diversi punti di vista, nonostante il cambio tecnico avvenuto ad appena sette giorni dalla prima giornata. Un cambio che però i peloritani hanno dimostrato di aver saputo già smaltire. Il Messina ha iniziato la preparazione pre campionato il 10 luglio, in vista del torneo di Lega Pro; la Reggina è partita il 24 luglio ed il 4 agosto è stata ripescata. Rispetto alla gara col Siracusa, Marra ha più scelte. Sono disponibili 7 degli 8 difensori della rosa, mentre all’esordio erano solo 4. Manca Palumbo ma a Mileto, De Vito e Ionut, si sono aggiunti Rea, Maccarrone, Marseglia e Bruno. A centrocampo c'è Capua al posto di Baldassin, che è andato alla Lupa Roma, mentre il trio d’attacco, composto da Madonia, Milinkovic e Pozzebon, è confermato. Sugli spalti non ci sono tifosi del Messina perché la Prefettura ha vietato la trasferta, considerandola ad alto rischio.
IL PRIMO TEMPO:
Il Messina e Angelo Rea vincono l'oscar della sfortuna dopo appena un minuto e mezzo. Il neo acquisto, all'esordio, si scontra con un avversario saltando ed è costretto ad uscire. Il gioco resta fermo per tre minuti, poi riprende ma Rea non ce la fa e viene sostituito da un altro esordiente, Giordano Maccarrone. I giallorossi accusano un po' il colpo ed è la Reggina a farsi vedere in avanti, con un paio di cross pericolosi in area non sfruttati. Il Messina reagisce ma senza creare occasioni pericolose, anzi la prima della partita è degli amaranto, al 22', in contropiede: Bangu serve l'accorrente Cane sulla destra, il tiro dell'ex peloritano è debole ma viene deviato da De Vito e finisce di poco oltre la traversa. Niente in confronto a ciò che accade al 26' sull'altro fronte: il trio d'attacco biancoscudato se ne va in contropiede contro due soli difensori calabresi; Milinkovic porta palla al centro ma serve male a sinistra Madonia, che riesce solo a stoppare ma poi si fa anticipare in angolo. Al 32’ ancora Messina pericoloso. Stavolta è Pozzebon ad andarsene per vie centrali, il suo destro viene respinto da Sala in angolo. Al 41' occasionissima Reggina: Bangu pesca Porcino libero in area sulla sinistra, il tiro di sinistro è troppo angolato e si perde sul fondo. Tre i minuti di recupero concessi dall'arbitro Piscopo di Imperia, ma non succede più niente fino al duplice fischio.
IL SECONDO TEMPO:
Reggina in vantaggio dopo soli 50 secondi. De Francesco serve Porcino scavalcando la difesa con un pallonetto, l'esterno offensivo amaranto si trova sul filo del fuorigioco, in posizione dubbia, solo davanti a Russo e lo batte in uscita. Al 52' Messina vicinissimo al pari: bell'assist di esterno destro di Madonia per Pozzebon, che spara di sinistro addosso a Sala. Un minuto dopo ancora Pozzebon stavolta è egoista nel non servire Milinkovic, tenta la conclusione debole, facile preda del portiere. Al 56' Foresta si fa largo sulla destra e crossa, tocca Bangu e la palla finisce sui piedi di Marseglia, che conclude alto al volo. Al 59' cross in area del Messina, Foresta sbaglia lo stop di petto, arriva Bangu che tira alto. Al 64' Marseglia interviene inutilmente con un braccio su un cross in area e l'arbitro assegna la massima punizione, che Oggiano trasforma, nonostante il tocco di Russo. Al 69', su angolo di Musacci, il colpo di testa di Mileto si perde di poco fuori. Al 75' arriva anche il gesto stupido di Milinkovic, che spinge Botta con la testa. Il reggino si butta a terra e simula, l'arbitro lo ammonisce ma espelle il giocatore del Messina. Batti cinque tra i giocatori della Reggina e missione compiuta contro il "pollo" franco-serbo. A questo punto è davvero finita e arrivano solo un paio di conclusioni, da un lato e dall'altro, senza troppe pretese.
IL TABELLINO:
REGGINA – MESSINA 2-0
REGGINA (4-3-3): Sala, Cane, Kosnic, Gianola, Possenti (84' Romanò), Bangu (77' Knudsen), Botta, De Francesco, Oggiano, Coralli (86' Lancia), Porcino. All. Zeman
MESSINA (4-3-3): Russo, Mileto, Rea (6' Maccarrone), De Vito, Marseglia, Capua, Musacci, Foresta (88' Akrapovic), Madonia (62' Ferri), Pozzebon, Milinkovic. All. Marra
ARBITRO: Piscopo di Imperia. ASSISTENTI: Imperiale di Genova e Loni di Cagliari
RETI: 46' Porcino, 66' Oggiano
AMMONITI: 24' De Vito, 27' Capua, 43' Coralli, 47' Porcino, 64' Mileto, 75' Botta, 92' Oggiano. ESPULSI: 75' Milinkovic.
ANGOLI: 9-6. RECUPERI: 3' e 4'
(Marco Ipsale)
La paglia si è bruciata.
La paglia si è bruciata.
L’AUTORE DELL’ARTICOLO NELLA SUA IMPECCABILE DESCRIZIONE DELLA PARTITA SPIEGA, ALMENO PER IL SOTTOSCRITTO, CERTI LIMITI. CERTO NON SI PUO’ PRETENDERE CHE OGNI PARTITA E’ UNA VITTORIA, MA QUESTA E’ UN CAMPANELLO D’ALLARME. QUESTA SCONFITTA POSSONO DARE ADITO AI MALIGNI CHE LA SQUADRA E’ ANDATA IN CALABRIA PER COMPRARE INDUJA E PROVARE IL SALAME CALABRESE.
L’AUTORE DELL’ARTICOLO NELLA SUA IMPECCABILE DESCRIZIONE DELLA PARTITA SPIEGA, ALMENO PER IL SOTTOSCRITTO, CERTI LIMITI. CERTO NON SI PUO’ PRETENDERE CHE OGNI PARTITA E’ UNA VITTORIA, MA QUESTA E’ UN CAMPANELLO D’ALLARME. QUESTA SCONFITTA POSSONO DARE ADITO AI MALIGNI CHE LA SQUADRA E’ ANDATA IN CALABRIA PER COMPRARE INDUJA E PROVARE IL SALAME CALABRESE.
Coralli …..ci vediamo al ritorno per la gomitata ….
Cmprero’ lo stesso la maglia in beneficienza anche se mi ricordera’ la partita terribile
Coralli …..ci vediamo al ritorno per la gomitata ….
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