Nel primo tempo il Francavilla prende campo e sfiora il vantaggio con l'incrocio dei pali di Abate. Il Messina risponde con il palo di Musacci ma subito dopo i pugliesi passano in vantaggio su calcio di rigore. Nella ripresa il Messina ha il mano il pallino del gioco ma non riesce a creare grosse occasioni. Il pari, arriva, quasi insperato all'89', grazie a un'invenzione di Madonia
Solo un’invenzione di Madonia, all’89’, salva il Messina da una sconfitta che sembrava ormai certa. I peloritani, passati in svantaggio al 35’ su calcio di rigore, hanno poi esercitato una pressione sterile, senza creare particolari occasioni pericolose. La seconda sconfitta consecutiva sarebbe stata un duro colpo per una squadra che, dopo la sconfitta nel derby di Reggio, ha continuato a mostrare grossi limiti, soprattutto in fase offensiva. L’assenza di Milinkovic si è fatta sentire eccome ed il franco-serbo mancherà anche mercoledì, nella trasferta di Castellammare di Stabia. Nei prossimi sette giorni il Messina dovrà affrontare due avversari, Juve Stabia e Foggia, di altra caratura rispetto a quelli incontrati nelle prime tre giornate. E se non si cambia registro sarà dura.
IL PRE PARTITA:
Il 4-3-3 iniziale perché è il modulo usato dall’ex Bertotto in tutto il ritiro pre campionato. Ma già dalla terza giornata, contro il Francavilla, Sasà Marra sceglie il 3-5-2, il modulo a lui più caro, tanto che già nelle prime due partite lo ha proposto a gara in corso. Una decisione provocata anche da squalifiche e infortuni: Rea si è fermato dopo un minuto di gioco e starà fuori per oltre un mese; Palumbo è ancora assente; Ciccone non ha mai esordito e mancherà per altri due mesi; Milinkovic è squalificato per i prossimi due turni. In porta torna Berardi, il trio di difesa è composto da Mileto, De Vito e Maccarrone. Gli esterni sono Ionut a destra e Akrapovic a sinistra, mentre sono confermati i tre centrocampisti Capua, Musacci e Foresta. In avanti Madonia perde il posto a vantaggio di Ferri, che affianca Pozzebon. Il Francavilla Fontana, neo promosso dalla serie D, ha confermato la sua ossatura ma si è rinforzato con elementi del calibro di Idda, De Angelis e Abbate. Dopo il rinvio della prima giornata a Pagani, ha sconfitto di misura in casa il Catanzaro. Insomma non sarà facile per un Messina che ha assoluta necessità di riscattarsi dopo la brutta prestazione di domenica scorsa.
IL PRIMO TEMPO:
La prima conclusione della gara arriva al 6': Pozzebon si fa largo per vie centrali e ci prova da 25 metri, il suo tiro viene respinto da Albertazzi. Al 9' la risposta del Francavilla, con De Angelis, anche lui da fuori area ma dal lato destro, la sua conclusione si perde a lato. Il Messina non si sveglia ed è anzi il Francavilla ad andare vicino al vantaggio: lancio sulla destra per De Angelis, che scatta sul filo del fuorigioco e mette in mezzo per Abate, l'attaccante pugliese coglie l'incrocio dei pali da pochi passi. Un minuto dopo la reazione dei peloritani è affidata ad un'estemporanea conclusione di Ionut, dal limite destro dell'area, che non va lontana dalla porta di Albertazzi. Il Francavilla sembra prendere il controllo del gioco fin quando, finalmente, il Messina si fa vedere in avanti, prima con un paio di occasioni solo potenziali poi con lo splendido tiro a giro da fuori area di Musacci, che colpisce il palo pieno. Ma sono i pugliesi a passare in vantaggio al 35', con un calcio di rigore di De Angelis, che spiazza Berardi. Lo stesso De Angelis era finito a terra dopo un contrasto dubbio con Ionut, che prima tocca nettamente il pallone ma poi va a finire sull'avversario. Negli ultimi dieci minuti non ci sono più occasioni pericolose ma il Messina sembra aver accusato il colpo.
IL SECONDO TEMPO:
La ripresa si apre con un'altra forte conclusione da fuori di Ionut, che Albertazzi smanaccia in angolo, il primo della gara. Altro angolo al 50', palla sul vertice destro dell'area per Ferri, che si accentra e conclude a lato. Se nelle prime due giornate Marra era passato dal 4-3-3 al 3-5-2 a partita in corso, ora avviene esattamente l'opposto, con l'ingresso di Madonia al posto di Akrapovic. Il Francavilla, invece, passa al 3-5-2 quando entra in campo il mediano Biason al posto della punta Nzola. Altra sostituzione nel Messina, ma stavolta senza alcun cambio tecnico: entra Lazar, all'esordio stagionale, al posto di Capua. I peloritani si fanno vedere in avanti ma senza creare grossi pericoli alla difesa pugliese, anzi è Berardi a dover uscire per anticipare in area il lanciato Pastore. Al 79' il Messina va vicino al pari: il cross di Madonia scavalca Albertazzi e finisce sui piedi di Ferri che, a due passi dalla porta, non riesce a indirizzare in rete. L'ultima mossa di Marra è l'ingresso di Gaetano, anche lui all'esordio, al posto di Ferri. Messina tutto riverso nella metà campo avversaria, serve un'invenzione di Madonia per giungere al pareggio, che arriva all'89' quasi insperato. Dopo l'esultanza e i tre minuti di recupero, il triplice fischio e la contestazione dei tifosi, ancora arrabbiati per la sconfitta nel derby.
MESSINA – FRANCAVILLA 1-1
MESSINA (3-5-2): Berardi, Mileto, Maccarrone, De Vito, Ionut, Foresta, Musacci, Capua (58' Lazar), Akrapovic (56' Madonia), Ferri (81' Gaetano), Pozzebon. All. Marra
FRANCAVILLA (3-4-3): Albertazzi, Idda, Faisca, Abruzzese, Triarico, Galdean, Prezioso (69' Finazzi), Pastore, Abate (77' Turi), Nzola (58' Biason), De Angelis. All. Calabro
ARBITRO: De Remigis di Teramo. ASSISTENTI: Vecchi di Lamezia Terme e Maiorano di Rossano
RETI: 35' De Angelis, 89' Madonia
AMMONITI: 39' Galdean, 69' Lazar, 83' Ionut
RECUPERI: 0' e 3'
(Marco Ipsale)
CHE SOFFERENZA VEDERE E SENTIRE LA PARTITA DEL MESSINA. NONOSTANTE LA CHIAREZZA DELL’ARTICOLO. COSI’ NON SI PENSA DI ANDARE AVANTI.
CHE SOFFERENZA VEDERE E SENTIRE LA PARTITA DEL MESSINA. NONOSTANTE LA CHIAREZZA DELL’ARTICOLO. COSI’ NON SI PENSA DI ANDARE AVANTI.
Cambiano società, allenatori, squadra, ma i risultati sono sempre gli stessi.
E stessa figura da peracottari
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