Messina calcio, Cazzaniga non presenta alcuna fideiussione. I tifosi nello sconforto

Messina calcio, Cazzaniga non presenta alcuna fideiussione. I tifosi nello sconforto

Redazione

Messina calcio, Cazzaniga non presenta alcuna fideiussione. I tifosi nello sconforto

lunedì 28 Luglio 2008 - 20:51

Una giornata vissuta con trepidazione, poi la doccia fredda. La cordata milanese formalizza l'iscrizione, ma richiedendo la rateizzazione dei settecento mila euro. Poche le speranze rimaste

Sembrava fatta ed invece… L’ottimismo che fino alla mattinata di ieri regnava nei cuori dei tifosi del Messina ha dovuto lasciare il posto ad un pessimismo che ormai sembra aver preso nettamente il sopravvento. Pare infatti che lo staff di Cazzaniga abbia formalizzato l’iscrizione senza però depositare alcuna fideiussione, bensì richiedendo la rateizzazione dei settecento mila euro necessari per aderire al Lodo Petrucci e ripartire dalla C2.

Nel pomeriggio sempre di lunedì, dopo che la notizia si era diffusa tra i sostenitori giallorossi presenti a Palazzo Zanca, il presidente del club cittadino Gioventú Giallorossa Nino Martorana è stato ricevuto dal sindaco Giuseppe Buzzanca, il quale ha contattato telefonicamente l’amministratore delegato del gruppo Cazzaniga, Ernesto De Carolis. Quest’ultimo, ha confermato che al momento l’imprenditore milanese non ha versato alcuna fideiussione e che questa mattina verrà esposta la posizione ufficiale attraverso un comunicato.

Cazzaniga non sarebbe convinto di dover sborsare una cifra che ritiene -un furto-, sia perché eccessiva rispetto alle somme pagate in passato da società come il Torino per la B, sia perché preferirebbe spendere tale cifre per la squadra e non per -garanzie-. La sua intenzione, nonostante la richiesta di rateizzazione, si presume sia quella di far scendere l’importo, ipotesi assolutamente non percorribile. Ma dietro questa decisione, praticamente una rinuncia annunciata, ci sono diversi interrogativi da chiarire. La scelta di chiudere l’operazione e non depositare neanche la fideiussione da cento mila euro, ha sorpreso tutti, visto che praticamente fino a poche ore prima sembrava che almeno la prima parte della somma necessaria per il Lodo fosse garantita. Invece niente.

Le perplessità dell’imprenditore milanese sarebbero poi anche legate all’appoggio -sterile- manifestato dall’amministrazione comunale, che avrebbe potuto sposare la causa della cordata milanese magari tramite un contributo o comunque manifestare maggiore entusiasmo per l’operazione. Anche ieri sera il primo cittadino, invece di invitare gli impreditori ad investire, a chiedere il perché di tale scelta, si è limitato a chiedere a De Carolis: -Vi siete ritirati? Cosa devo dire ai tifosi?-.

Noi invece ci domandiamo, c’è qualcosa sotto? Dopo Campolo e Aliotta, entra ed esce dalla scena una nuova vittima di qualche sistema? Risposte che, come sta già facendo, dovrà accertare eventualmente la magistratura. Intanto per quanto riguarda il Messina calcio le speranze sembrano essere ridotte al lumicino. La Federazione in realtà avrebbe concesso ancora tempo al gruppo per versare la quota e potrebbe addirittura dare l’ok per il dilazionamento dei settecento mila euro, ma non è detto che questo basti.

Intanto la riunione della commissione della Figc prevista per ieri, è stata rimandata all’1 agosto a seguito delle dimissioni dalla stessa di Mario Macalli, arrivate nei giorni scorsi probabilmente per via delle vicende legate al ripescaggio in B dell’Avellino. Si riunirà invece giovedì 31 il Consiglio Federale.

In tarda serata sono infine arrivate le dichiarazioni di Giuseppe Rodi, colui che aveva -inizialmente- presentato la documentazione per l’adesione al Lodo. Questo quanto scritto attraverso il nostro sito: –Un cordiale saluto a tutti i lettori. Vorrei, intanto, informarvi che, questo pomeriggio, in via cautelare (essendo ritenuto un atto dovuto), ho formalmente chiesto l’iscrizione dell’FC SPORTING MESSINA alla Seconda Divisione Pro (ex Serie C2) in quanto non credo che tutto sia perso. Non so, a questo punto, se le dimissioni di Mario Macalli, uno dei tre sagi della ex Serie C, ha effettivamente un significato.

Chiaramente, nel dire ciò, non posso offrire speranze tra i tifosi e la cittadinanza in mancanza di certezze. Non è mia abitudine diffondere illusioni. Sono e rimarrò realista.

Se mi consentite un pensiero personale, personale, prima di addossare delle responsabilità a questo oppure a quel personaggio, aspetterei la parola fine che, come si sa, spetta al Consiglio Federale. Per quanto mi riguarda, sicuramente, sul profilo procedurale e amministrativo credo di aver fatto quanto nelle mie possibilità-.

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