Messina a porte chiuse. "Il Comune non ha prodotto i documenti necessari"

Messina a porte chiuse. “Il Comune non ha prodotto i documenti necessari”

Messina a porte chiuse. “Il Comune non ha prodotto i documenti necessari”

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venerdì 12 Ottobre 2018 - 15:02

Era già successo in Coppa Italia, ma poi il Messina aveva giocato regolarmente col pubblico la prima e la terza giornata di campionato. Alla quinta, invece, tornano le porte chiuse

Messina – Acireale, valida per la quinta giornata del campionato di serie D, si giocherà a porte chiuse. Succede non perché la Commissione Provinciale Vigilanza Pubblico Spettacolo abbia dato parere negativo ma perché questo parere, come scritto dal presidente Ippolito, non l'ha potuto neppure esprimere.

Ieri pomeriggio si era tenuta una riunione della Commissione, convocata su istanza del Comune di Messina proprio per esprimere il parere relativo alla agibilità dello Stadio “Franco Scoglio”.La riunione era stata aggiornata alle 13 di oggi "per la mancata produzione della convenzione di utilizzo dello stadio e per il mancato adempimento agli obblighi di sicurezza antincendio. Alla riunione convocata in data odierna – conclude il presidente Ippolito -, con notevole ritardo, si sono presentati due funzionari del Comune privi di qualsivoglia potere decisionale".

Lo stadio era rimasto a porte chiuse già in occasione della Coppa Italia, ma poi il Messina aveva giocato regolarmente col pubblico la prima e la terza giornata di campionato.

E anche quella volta, come ora, il Messina aveva lanciato un appello in extremis, invano: "Ancora una volta saremo costretti a giocare senza l’affetto ed il supporto del nostro pubblico – si legge in una nota societaria -. Siamo amareggiati, delusi e sconfortati e, in questa sede, non vogliamo entrare nel merito di chi ha la responsabilità di quanto accaduto. È certo, però, che l’Acr Messina non ha nessuna responsabilità, che nessuno si permetta neanche minimamente di addossarne alla società. L’Acr Messina è vittima. In meno di due mesi è la seconda volta che siamo costretti a subire un grave danno d’immagine per la società, per i tifosi e per l’intera città, soprattutto quando ritorna alla mente che sino a poche settimane fa lo stadio Franco Scoglio ha ospitato oltre 40mile spettatori per grandi eventi".

«Chi ha partecipato alle riunioni della Commissione provinciale di Vigilanza di ieri e di questa mattina conosce bene la verità – afferma il presidente Pietro Sciotto –. La società non solo ha prodotto la convenzione di utilizzo dello stadio con allegata la prevista e regolare polizza assicurativa sottoscritta con primaria compagnia, ma ha atteso invano che si potesse sbloccare positivamente la vicenda. Noi – continua Sciotto – Ci appelliamo al sindaco ed a tutte le istituzioni affinché si trovi una soluzione in extremis come segno d’amore verso la città perché la squadra ha bisogno del sostegno dei suoi tifosi in questo particolare momento. Confidiamo, quindi, che si possa consentire l’apertura dello stadio agli spettatori perché a perdere è la città, la squadra e i tifosi. Sono molto amareggiato e per quanto accaduto dovrei lasciare, vorrei dimettermi perché questo calcio non mi appartiene. Ma oggi resto al comando solo per rispetto dei nostri tifosi».

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