Messina: vittoria epica nella stagione senza obiettivi

Messina: vittoria epica nella stagione senza obiettivi

Redazione

Messina: vittoria epica nella stagione senza obiettivi

sabato 09 Febbraio 2008 - 21:52

Dovremmo scomodare la più consolidata retorica del calcio per definire la prova del Messina contro il Mantova. Un tempo c’erano i -Leoni di Highbury-, la squadra italiana che negli anni trenta si battè con grande orgoglio sul campo dei maestri inglesi. Ma tanti esempi possono essere citati per descrivere una prestazione tutta cuore ed attributi. Il Messina che ha battuto il Mantova, in dieci per oltre un tempo, merita di essere ricordato a lungo per la prova di straordinario carattere. E non era una gara qualunque. Il Mantova è una delle corazzate del campionato, fa leva sulla temibile coppia d’attacco Godeas-Corona ed affrontava un Messina come al solito decimato da infortuni e squalifiche. Un Messina che Franza, Gasparin e Favero hanno ritenuto di non dover rafforzare nel mercato di gennaio. E così contro il Mantova ha esordito a tempo pieno il giovane -primavera- Provenzano mentre diversi big sono rimasti a casa o in panchina. L’unica via per aver ragione del Mantova era quella della spietata determinazione, un mix di rabbia, grinta, volontà, voglia di farcela che ha stroncato una formazione fin troppo narcisista come quella di Tesser. L’ingiusta espulsione avrebbe ammazzato un toro ma non il Messina di oggi, lo stesso che avevamo ammirato in altre occasioni e che si era smarrito nelle ultime due gare. Forse fin troppo morbide perchè affrontate con una classifica più che tranquilla. E tranquilla lo era anche prima della partita con il Mantova ma i giallorossi, ormai è chiaro, si esaltano nelle difficoltà. Lo ha detto Giosa al termine della partita ma lo si era capito da tempo. Aver subito quel torto abitrale quando la squadra era riuscita a raggiungere il vantaggio ha fatto scattare la molla dell’orgoglio. E così è venuta fuori la tanto amata squadra operaia, quella che ha frantumato il Bologna, ha pareggiato a Lecce ed ha raggiunto il limite della zona play-off. Questa volta, diciamo la verità, hanno avuto torto gli assenti al San Filippo. Infatti a fine gara i pochi tifosi presenti hanno tributato un lungo, meritatissimo applauso ai giallorossi. Ma per quest’anno difficilmente registreremo un aumento di presenze allo stadio. Purtroppo è l’effetto di un’annata senza obiettivi. Gasparin ieri ha ribadito che dopo aver raggiunto quota 48 punti, e dunque la salvezza, cominceremo a divertirci. Già, però bisognerebbe avvertire anche le sette, otto formazioni che precedono il Messina di rallentare un po’ altrimenti non si capisce quali traguardi Manitta e compagni possano pensare di raggiungere. Del resto la società si è prefissata solo e soltanto l’obiettivo della salvezza, altrimenti a gennaio avrebbe rafforzato la squadra. Restare in B senza patemi è ciò che Franza ha chiesto ai suoi collaboratori. Per cui è possibile che da qui alla fine del campionato assisteremo ad un’altalena di prestazioni. Vittorie esaltanti come oggi, sconfitte mortificanti come quelle con Triestina e Cesena. E, intanto, la classifica non cambia, le giornate passano e la fine del torneo si avvicina. Ma ormai è inutile piangere su ciò che non è stato e non sarà. Godiamoci questa vittoria e viviamo alla giornata. Mercoledì si va a Frosinone con il morale alto. Rientreranno uomini importanti e si potrebbe tentare un colpaccio esterno che manca ormai da troppo tempo. Da ora in avanti il problema sarà trovare nuovi stimoli ad una stagione che rischia di non offrirne più.

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