Il centravanti sta bloccando il mercato del Messina che urge di nuovi elementi
Un mercato fermo per il Messina alle sorti di Riganò, sia in entrata che in uscita. La telenovela sembra infinita, l’accordo tra Messina e Livorno è stato raggiunto da tempo, l’attaccante tentenna perché vorrebbe sul contratto cifre più alte rispetto a quelle offerte dal presidente toscano Spinelli. E così la fase di stallo potrebbe essere sfruttata da altri ammiratori di Rigagol: Siena, Cagliari e Reggina sono pronti ad inserirsi nella trattativa. Un blocco che come conseguenza negativa potrebbe far registrare l’addio da parte del Messina all’obiettivo numero uno della società per la sostituzione del bomber di Lipari, vale a dire Raffaele Biancolino. Sulle tracce della punta dell’Avellino, oltre a vari club di serie B, c’è anche il Catania che ha bisogno di un viceSpinesi. Biancolino preferirebbe una maglia da titolare in B piuttosto che un ruolo da comprimario in A, ma se i tempi dovessero allungarsi ancora il Messina rischierebbe davvero di perderlo.
Ma non è certo Riganò il solo giallorosso pronto a dire addio, i megacontratti di Iliev, Bakayoko e D’Aversa rappresentano problemi difficilissimi da risolvere. E se per il centrocampista si registra qualche sondaggio (prima il Siena, poi il Modena, adesso l’Atalanta) per i due attaccanti latitano le richieste. E nel caso in cui entrambi, poi, dovessero andar via, al pari di Riganò, non basterebbe certo l’ingaggio di una sola punta per rendere competitivo il reparto offensivo. (nella foto il Dg Sergio Gasparin)