Serie D, è il giorno decisivo. Buzzanca dà il via libera al Messina dei Franza

Serie D, è il giorno decisivo. Buzzanca dà il via libera al Messina dei Franza

Redazione

Serie D, è il giorno decisivo. Buzzanca dà il via libera al Messina dei Franza

lunedì 01 Settembre 2008 - 11:20

Il sindaco ha inviato una nota alla Figc: Messina merita una squadra in D. A questo punto si attende solo l'ufficialità del ripescaggio. I tifosi sul piede di guerra. E intanto Briguglio -striglia- il primo cittadino e Crimi

Il cerchio si chiude. Con una nota inviata stamattina al presidente della Figc Giancarlo Abete, il sindaco Giuseppe Buzzanca ha in sostanza dato via libera al ripescaggio dell’F.C. Messina dei Franza in serie D, scrivendo un -quasi- finale che per molti era scontato. Buzzanca non torna indietro rispetto al comunicato nel quale spiegava come la soluzione Franza fosse la meno gradita alla piazza, ma di fatto dice alla Figc: se questa è l’unica soluzione, allora ben venga, perché «la città di Messina ambisce legittimamente ad avere una propria squadra che militi nella serie D». Il sindaco ha comunicato questa sua nota direttamente ai tifosi, i cui rappresentanti sono stati ricevuti stamani a Palazzo Zanca. Tifosi che, ovviamente, non l’hanno presa bene, sono sul piede di guerra e annunciano il muro contro muro nei confronti della società dei Franza, che a questo punto verrà ripescata al 99 per cento, si attende solo l’ufficialità che arriverà nel pomeriggio.

In mattinata, intanto, il vicepresidente dei deputati del Pdl alla Camera Carmelo Briguglio aveva diffuso una nota in merito alla prima lettera inviata da Buzzanca alla Figc, rivelando di non condividere il contenuto, perché si rischia di priva la città anche della serie D. Poi ha chiamato in causa anche il sottosegretario allo Sport Rocco Crimi: «E’messinese, è stato interpellato?» Ma vediamo di cosa si tratta nello specifico.

«Non sono un tifoso del Messina Calcio – si legge. Non lo sono notoriamente del Gruppo Franza. Ho sempre considerato l’uso politico di sport e sportivi come assenza di cultura di governo e dello sviluppo. Confesso: non sono mai stato in tribuna vip ad assistere a una partita quando i Franza venivano osannati come autori del miracolo del Messina in serie A e nemmeno dopo. Non entro nel merito nè della vicenda sportiva nè dei suoi intrecci con gli aspetti imprenditoriali o affaristici che si legano all’utilizzo degli stadi. In proposito mi sento del tutto rappresentato dal lavoro del consigliere Nello Pergolizzi, che è e sarà da me incoraggiato e sostenuto nelle sue posizioni intransigenti. Ma come parlamentare, con responsabilità politiche non posso fare a meno di sollevare una questione che prima che sportiva è politica e attiene alla dimensione -civile- della società messinese. Riguarda tifosi e non, sportivi e non frequentatori delle curve. Riguarda tutti i messinesi come cittadini e appartenenti a una comunità. Lo dico francamente e con chiarezza: si sta rischiando di buttare l’acqua sporca con tutto il bambino. Insieme alla voglia di gettarsi dietro le spalle la Fc Messina e la sua gestione, si sta rinunciando di fatto all’iscrizione alla serie D. Pochissima cosa, per carità. Ma l’alternativa è quella di cancellare del tutto Messina dal mondo del calcio con tutto ciò che questo significa per una città già fin troppo ferita nel suo orgoglio e nella sua dignità, nei suoi interessi permanenti, nelle sue prerogative e ambizioni. Una ulteriore penalizzazione che, in tempi di competizione tra territori, avrà effetti negativi anche sul piano sociale e della capacità di rappresentarsi dei messinesi».

«Un esito nichilistico, una sorta di cupio dissolvi secondo il parlamentare messinese, che può anche esprimere un sentimento largamente comprensibile in alcuni ambienti che seguono con passione e -irrazionalità- i destini della squadra del cuore (con chiaro riferimento alla tifoseria) ma che, al netto di rapporti altalenanti di empatia per i Franza all’interno della Giunta, non può ispirare la condotta di chi ha responsabilità politiche o addirittura del sindaco della città».

«Per questo – aggiunge Briguglio – dichiaro pubblicamente il mio dissenso dalla lettera alla Figc, tra lo sbrigativo e il meramente punitivo, con cui Buzzanca chiude di fatto ogni via d’accesso alla serie D. Una lettera che boccia tutte le soluzioni proposte e non ne prospetta di alternative. Credo che bisogna invece profondere ogni sforzo per cogliere l’obiettivo minimo della serie D che equivale per la Messina calcistica a un diritto alla speranza e a guardare al futuro. La classe politica, tutta la classe politica messinese, a cominciare dal primo cittadino e dal sottosegretario allo Sport Rocco Crimi (è stato interpellato?) ha il dovere di svolgere un ruolo in positivo. Io per quanto mi riguarda, dò la disponibilità a fare la mia parte. Nell’interesse della città e di nessun altro».

(nelle foto Buzzanca e Briguglio)

Sebastiano Caspanello e Emanuele Rigano

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