Gli ultras lanciano l'iniziativa “Ricominci AMO Messina-. La dirigenza risponde con la giornata giallorossa, dimezzando i prezzi
Messina, sono prove di pace? Dopo una stagione mediocre, caratterizzata da alti e bassi in campo e poco pubblico sugli spalti, le due componenti, tifosi e società provano a ripartire dando un segnale alla presidenza. I rappresentanti dei club organizzati sembrano voler dire “noi ci siamo-. Per l’ultima gara casalinga contro il Lecce hanno lanciato un’iniziativa per portare quanta più gente possibile allo stadio, in primis per dare un segnale al Dg Sergio Gasparin, per fargli capire che la città crede nel suo operato. In secondo luogo per dimostrare che, nonostante lo stadio praticamente deserto quest’anno e l’assenza perfino degli abbonati, la tifoseria peloritana è sempre legata alla maglia, anche se gli ultimi due anni hanno creato questo stato di cose.
In questi giorni è stato affisso e continuerà a campeggiare nelle vie della città, l’appello degli ultras messinesi che scrivono: “Se ci guardiamo indietro ci scopriamo a sospirare, ripensando alle immense gioie provate, ed a stringere i pugni di rabbia per le immeritate e deprimenti umiliazioni di questi ultimi anni. Ma chi si guarda indietro non va mai avanti. Abbiamo una dirigenza nuova, composta da persone serie e capaci come il Dg Gasparin, che ha dimostrato di non essere uno dei tanti venditori di fumo che girano intorno al mondo del calcio. Non sappiamo bene come e perché sia capitato da noi, ma c’è! E dobbiamo fare di tutto perché resti con noi! I ragazzi e il Mister, ripartendo dalle macerie lasciate dalla scorsa gestione, nonostante limiti tecnici e caratteriali, hanno onorato la maglia, pur se con qualche brutto scivolone, raggiungendo con tranquillità l’obiettivo prefissato e riuscendo a battere quasi tutte le grandi del campionato. E noi? Molti di noi erano lì come sempre, su quei seggiolini già scoloriti, ad urlare il proprio amore. Tantissimi altri lontani dal San Filippo, alcuni per lavoro, altri perché innamorati della A e non del Messina e ancora altri perché… Ma è il momento di fare vedere chi siamo. Il Messina siamo noi, i giocatori passano, gli allenatori, i presidenti, ma noi no. Noi siamo il fuoco che arde sotto la cenere, tiriamo fuori la nostra messinesità andando allo stadio-.
Parole che non hanno lasciato indifferente la società, che dal canto suo ha risposto indicendo per la stessa gara del 25 maggio, la “giornata giallorossa-, riducendo i biglietti del 50% e i pass auto di 2/3 rispetto al prezzo originario (due euro anziché sei). Così per andare in curva basteranno cinque euro. Inoltre dal 12 al 17 maggio, per gli abbonati sarà possibile esercitare il diritto di prelazione sul proprio posto.
Nella stagione che si conclude Gasparin e il suo staff hanno centrato, in un solo anno di permanenza, diversi obiettivi. La salvezza è stata conquistata con largo anticipo, si è operato sulla struttura societaria, modificando completamente l’assetto dopo il disastroso “biennio Valentini-, si è cercato di risanare il bilancio. Senza dimenticare la programmazione e la ricerca di giovani interessanti, con il responsabile dell’area tecnica Favero che ha lavorato e continua a lavorare in Italia e all’estero. L’unico traguardo non raggiunto è rappresentato dal riavvicinamento della gente alla squadra, restaurando quel legame con la piazza che ha consentito in passato di ottenere traguardi ambiziosi. Ma ora i tifosi vogliono voltare pagina, dando fiducia ad una squadra giovane e mettendo da parte i risentimenti, per il bene dei colori.
Anche noi proviamo a stimolarvi invitandovi ad accogliere l’invito dei supporter della curva, dimostrando il vostro legame con la città, indipendentemente dalla simpatia verso l’attuale presidente. Serie A, B o C, la squadra è un bene della città.
Commentate con noi questo particolare momento e diteci se Domenica 25 andrete al San Filippo.
(foto GGR Messina)