Ha già ricoperto il ruolo nell'era Lo Monaco. Sciotto sconfessa sé stesso e sceglie di rimediare
Meglio tardi che mai. Il presidente Pietro Sciotto ha capito di aver fatto un errore a non affidarsi a un direttore sportivo per la costruzione della squadra. Dopo due giornate e due sconfitte, si sono evidenziate tutte le lacune. Dopo i contatti col ds lombardo Francesco Lamazza e l'ipotesi di dare il doppio ruolo a Giovanni Carabellò, già direttore generale, alla fine Sciotto ha scelto Fabrizio Ferrigno, già ds del Messina nell'era Lo Monaco. A lui il compito di sistemare in fretta una squadra che, viceversa, continuerà ad incontrare grosse difficoltà.
Uno dei nuovi arrivi è il difensore Mattia Rosato, per lui il record negativo di tre retrocessioni dalla C alla D nelle ultime tre stagioni con tre maglie diverse, quelle di Gubbio, Lupa Castelli Romani e Lupa Roma, dove ha collezionato 76 presenze.
Sul campo, in vista dell’impegno esterno con la Cittanovese, il Messina oggi è stato impegnato in una doppia seduta di allenamento al “Franco Scoglio”. Organico al completo per il tecnico Antonio Venuto con l’eccezione del solo Bonadio, che ha svolto lavoro differenziato; pienamente recuperato il centrocampista Fabio Bossa. Domani allenamento pomeridiano al San Filippo.