Continuano a sperare, ma quanto successo negli ultimi giorni non li fa essere ottimisti. Alcuni rappresentanti dei gruppi organizzati, riuniti al Bar delle Rose, sede di Gioventù Giallorossa, attendono invano, come gli altri tifosi della città nuove e buone notizie, ma il termine delle 19 si avvicina sempre più e con esso va riducendosi il sogno di salvare almeno la seconda divisione.
Si chiedono -perché il gruppo milanese non si decide a depositare la fideiussione, vista anche la possibilità di restituzione, pure se parziale, della Figc-, -se ancora una volta gli toccherà perdere quel traguardo ottenuto dopo dieci anni-, -se la prima squadra di Messina dovrà essere ancora legata al gruppo Franza-. Interrogativi che si miscelano ad un clima di pessimismo che si respira nel ritrovo nei pressi di Piazza Castronovo.
Forse non basteranno le proteste di queste settimane, le proposte, le iniziative, la voglia di credere ancora che qualcuno potesse salvare uno sport, una realtà, forse unico orgoglio in questi anni difficili per Messina.
Ovunque batte un cuore giallorosso, in questo momento, lo stato d’animo è uguale. Ma questa volta la pillola è difficile da mandare giù e alcuni tifosi promettono: -Non ci dimenticheremo di chi ha causato questa vergogna-.