Il presidente Chiofalo: «Se potessimo affidarci a uomini di fiducia avremmo un risparmio. Attendiamo da agosto risposte dal Comune, in assenza delle quali saremo costretti a giocare al Celeste a porte chiuse»
Vuoi giocare al San Filippo? Tira fuori 45mila euro. Questo il conto, piuttosto salato, presentato dall’F.C. Messina all’Usd Camaro per l’utilizzo dell’impianto per le partite casalinghe della società che milita in eccellenza. Una spesa ritenuta eccessiva e che, se mantenuta, costringerebbe il Camaro a cambiare -casa-, il tutto nel solito assordante silenzio delle istituzioni. Lo ammette in una nota il presidente Benito Chiofalo (nella foto), il quale ricorda che «l’8 agosto 2008 la società Usd Camaro Messina ha presentato al Comune di Messina domanda per l’utilizzo di uno dei due principali stadi cittadini (San Filippo e Giovanni Celeste) per gli allenamenti settimanali e le gare casalinghe di campionato. Ad oggi, trascorsi poco meno di tre mesi, non abbiamo ancora ricevuto risposta. Considerata la necessità di avere certezze sull’impianto da utilizzare entro la data di inizio del torneo di Eccellenza, su indicazione verbale del sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, il 5 settembre abbiamo dunque deciso di rivolgerci all’F.C. Messina, che aveva al tempo la gestione degli impianti. L’F.C. Messina, prontamente, ha offerto la propria disponibilità a concederci l’utilizzo del San Filippo per le gare di campionato, rimandando però a data da destinarsi la quantificazione dei costi necessari per usufruire dell’impianto stesso».
Quantificazione che è giunta il 28 ottobre scorso, con il totale «delle spese complessive da affrontare per 11 gare di campionato a porte aperte al San Filippo (quattro partite si disputeranno in concomitanza con quelle dello stesso F.C. Messina, come mercoledì prossimo nel turno infrasettimanale, quando il Camaro giocherà al Celeste a porte chiuse, poichè l’impianto non è agibile). Le spese da affrontare, stando alla comunicazione del Football Club Messina, ammontano a 35.000 euro, somma alla quale vanno aggiunti 480 euro per ogni partita necessari per garantire la presenza dei vigili del fuoco e 350 euro per ogni partita per il servizio di sorveglianza . La spesa complessiva dunque ammonterebbe a circa 45.000 euro».
Secondo i dirigenti del Camro «la spesa complessiva potrebbe notevolmente diminuire qualora ci venga offerta la possibilità di affidare alcuni dei servizi necessari a ditte e uomini di nostra fiducia, in modo da contenere notevolmente i costi. Il servizio steward prevede per le nostre gare interne l’impiego di otto persone da retribuire con una cifra per persona oscillante tra i 25 e i 40 euro a prestazione, dunque una cifra più che dimezzata rispetto ai 7.500 euro prospettati dal Football Club Messina; il servizio di pulizia dello stadio può essere fornito da una ditta alle nostre dipendenze per un costo di 200 euro per ogni gara casalinga, per una cifra complessiva ben lontana dai 7.500 euro richiesti; la manutenzione impianti (stimata dal Football Club Messina in 7.600 euro annui) risulta essere sproporzionata nella misura di 700 euro circa per ogni gara casalinga disputata. Stando dunque alle nostre previsioni la cifra complessiva necessaria per l’intera stagione ammonterebbe a circa 20.000 euro, a fronte dei 35.000 euro richiesti».
«Va evidenziato inoltre – si legge ancora nel comunicato – che per ogni seduta di allenamento svolta allo stadio San Filippo l’F.C. Messina richiede all’Usd Camaro un esborso di 285 euro, a fronte dei 207 euro per ogni seduta di allenamento previsti dal tariffario comunale. E va anche segnalato che la cifra sarebbe notevolmente più bassa (26 euro a seduta con luce naturale, 181 euro con luce artificiale) se ci venisse concesso per gli allenamenti il Giovanni Celeste. A tal proposito vorremmo anche conferma sull’affidamento al Football Club Messina della gestione del Giovanni Celeste. Evidenziamo inoltre che sulla società Usd Camaro grava già una spesa di 12.000 Euro annui da sostenere per la manutenzione del manto erboso dell’impianto del XXIV artiglieria. Ma quando l’impianto in questione non è disponibile dobbiamo necessariamente ripiegare sul San Filippo, non essendoci stata concessa altra valida alternativa».
«Ricordiamo, infine, che l’Usd Camaro è una società senza scopo di lucro, che non è una società di capitali, che i suoi tesserati prestano servizio a fronte di semplice rimborso spese, come avviene in tutto il panorama calcistico dilettantistico, animati dal piacere di sostenere una società che da quaranta anni svolge una funzione prima di tutto sociale sul territorio, offrendo a centinaia di ragazzi messinesi la possibilità di dedicarsi al calcio. Finora gli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti delle gare di campionato si sono rivelati irrisori rispetto alle spese da sostenere e la scarsa affluenza di pubblico non ci sorprende, consapevoli che stiamo pur sempre disputando un campionato regionale di Eccellenza. Chiediamo dunque chiarimenti, in tempi brevi, agli enti competenti. E ci piacerebbe ottenere risposte che attendiamo da mesi: dove giocare le gare interne? Dove allenarci? Con chi interloquire per avere delucidazioni sull’argomento? È possibile offrirci la possibilità di contenere le spese grazie all’affidamento dei servizi a ditte alle nostre dipendenze? Se queste risposte rimarranno inevase saremo costretti, nostro malgrado, a rinunciare alla possibilità di giocare le gare interne al San Filippo – conclude Chiofalo – richiederemo di potere usufruire del Celeste, seppur a porte chiuse, per le partite di campionato e destineremo le somme risparmiate alla prossima campagna acquisti, con il fermo intento di raggiungere la promozione nel campionato di serie D».