Nessun nome noto ma tanti giovani alla presentazione messinese di Azione. Calenda mette i paletti: né con Micciché né con Cuffaro. E neppure con De Luca e la "caciara"
In una sala Fasola gremita, da tanti giovani, Carlo Calenda ha parlato di programmi politici ed elettorali, ha analizzato la situazione attuale e ha affrontato la corsa alla Regione “che non deve oscurare quella verso i Comuni.” Proprio da questo aspetto è partito il suo lungo intervento, analizzando quello che nota in Sicilia e ripercorrendo in parte i fatti recenti riguardanti Messina. Le elezioni amministrative sembrano ancora lontane per il partito di Calenda, che parte dalla costruzione dei programmi ma pone i primi paletti: né con Micciché né con Cuffaro, mentre De Luca è il modello di politica a cui proporsi come alternativa.
“Parto da una domanda che mi hanno fatto i giornalisti. Ho capito che qui si va all’inverso. Si lasciano i Comuni e si pensa alla Regione – comincia il segretario nazionale di Azione -. Così è in tutta la Sicilia ma noi vogliamo fare il contrario”. Avvicinarsi ai Comuni ha per Calenda uno scopo preciso, avvicinarsi ai cittadini e avvicinare i giovani alla politica: “Vogliamo far acquisire responsabilità con l’esperienza ai nostri tanti giovani. Noi non siamo però un partito che candida giovani senza esperienza, ma siamo un partito che invece dà modo a questi giovani di farla quest’esperienza. Per questo vogliamo dare particolare attenzione alle elezioni comunali”.
La costruzione del programma
“Siamo partiti oggi da Palermo e così dobbiamo fare qui: sciogliere la riserva su cosa fare rapidissimamente e farlo con estremo coraggio”. Calenda parla della situazione attuale e di programmi, da rendere pubblici il prima possibile: “Dobbiamo fare un cammino che è anche duro e può essere solitario, nel costruire in primo luogo un programma strutturato che non dica voglio fare X, ma dica come voglio fare x, con quali soldi e in quali tempi. Bisogna raccontare ciò che si può aspettare. A Palermo lo abbiamo presentato in maniera dettagliata. Siamo indietro qui perché abbiamo avuto il problema delle elezioni a sorpresa”.
Messina ostaggio del Ponte
Su Messina Carlo Calenda ha una visione chiara e per spiegarla parte da un esempio preciso: “Questa è una città che non so da quanti anni è ostaggio solo della discussione sul Ponte. Ma non è che non si può discutere di altro. Ad esempio c’è una disoccupazione giovanile al 58 per cento, tra le più alte d’Italia. Va strutturato un piano industriale per questa città, che dica come vuole essere e come ci si arriva. Dopo di che si va dai cittadini. Io sono per tre quarti napoletano e per un quarto siciliano, prendiamoci la responsabilità anche di quelli che abbiamo votato. Il ruolo di Azione è offrire questa opportunità ai cittadini, che la coglieranno perché si sono rotti le scatole. Hanno provato di tutto, diamo loro un’alternativa normale. La politica è la vita normale. La politica è grandi sfide. Noi siamo per le grandi sfide, perché senza le grandi sfide la politica è solo Miccichè e Cuffaro. E noi non siamo né Miccichè né Cuffaro”.
L’attacco a Cateno De Luca
E poi, l’attacco a Cateno De Luca: “La politica non è quella del vostro sindaco, che urlava e faceva il giro d’Italia con le sue dirette. C’è una grande domanda di cabaret ma non c’entra con la politica. La politica ha una sua solennità, è ciò che la gente guarda perché trasmette dei valori, non può trasmettere solo disvalori perché se no diventa un giochino di società come il Grande Fratello. Mandi a casa tutti e ti ritrovi senza niente. Cosa diverte del vecchio sindaco, il fatto che fosse sulle tv nazionali a fare il buffone? Le cose buone fatte scompaiono per questo atteggiamento”.
Il declino del Sud
Infine il Sud e cosa fare per cambiare approccio con la politica e la quotidianità: “La non assunzione di responsabilità è la causa del declino del Sud. Dire le cose come stanno è obbligo etico dei politici, non possono raccontarle in un modo o nell’altro a seconda di cosa conviene. C’è un discorso di responsabilizzazione dei cittadini a cui dobbiamo partecipare tutti. Non bisogna mai cedere alla tentazione di urlare su Facebook. Bisogna tenere insieme i pezzi etici e culturali e i pezzi amministrativi e gestionali. Sono ottimista perché a Roma ho fatto questo e siamo diventati il primo partito. Perché? Perché i cittadini di Roma hanno capito”.
La politica non è caciara
Facciamo un pensiero sulle sceneggiate fatte dal vostro sindaco? Facile dire che “noi messinesi non accettiamo nulla perché mi metto davanti alle navi”. Sono cazzate. Non succede niente così. Non lo so chi eleggeremo a Messina, ma mi fate la cortesia? Facciamolo girare nudo con scritto io sono il sindaco, se questa è la politica non ci vuole granché. Allora meglio Fedez e non qualcuno che è preparato per amministrare. Ha valore solo la caciara. Poi è chiaro che il ciclo di un politico è come il ciclo di un attore, perché poi ti stanchi e cerchi chi fa ancora più caciara. Ma c’è un piccolo dettaglio che ci è sfuggito: l’Italia è diventata il Paese più ignorante d’Europa. La media nazionale è che il 40 per cento degli italiani è impreparato alla Maturità. Il grado di anafalbetismo funzionale è tale per cui il 30 per cento delle perssone non è in grado di capire cosa ci sia scritto in una pubblicità. Possiamo parlare di tutto ma qui c’è un tema: senza una cultura di base minima le democrazie crollano. E con la democrazia crollano i principi etici.
Anche se non me ne intendo di politica ,credo però che la SERIETÀ e di conseguenza la CREDIBILITÀ sia alla base di un buon politico e ultimamente se ne vedono ben pochi che rispecchiano queste caratteristiche ….. la politica è entrata a fare parte della “varietà di show” che circolano un po’ ovunque ed il politico di conseguenza assume un ruolo che lo sta distogliendo dal suo effettivo lavoro …..troppa bagarre nelle TV, , sui SOCIAL , nelle INTERVISTE, dove TUTTI fanno a gara per prevalere con le CHIACCHIERE ,perché a FATTI,(e lo abbiamo visto anche qui a Messina), sono DAVVERO POCHI i politici SERI e CREDIBILI!!!!
Bravo! Finalmente una persona capace e seria!