Calenda: "Il ponte? Pensiamo alla Cardiologia di Taormina"

Calenda: “Il ponte? Pensiamo alla Cardiologia di Taormina”

Redazione

Calenda: “Il ponte? Pensiamo alla Cardiologia di Taormina”

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sabato 20 Aprile 2024 - 13:18

Il leader di Azione a Messina con i candidati Sonia Alfano e Palazzolo: "Prima si devono rimettere a posto le strade, le ferrovie e gli ospedali"

MESSINA – Carlo Calenda a Messina lancia la candidatura per le Europee di Sonia Alfano e Giangiacomo Palazzolo e polemizza sul tema ponte. Ha sottolineato il leader di Azione prima della presentazione del suo libro “Il patto” al Teatro di Cristo Re: “Sono quasi 50 anni che discutiamo del ponte sullo Stretto. Mi domando quanto ancora dobbiamo discuterne. Forse bisognerebbe prima pensare al reparto di Cardiologia di Taormina. La nostra posizione sul ponte è sempre stata la stessa ed è molto chiara: non ho niente contro le grandi opere, neanche il ponte sullo Stretto, ma prima si rimettono a posto le strade, le ferrovie e gli ospedali. Altrimenti è solo una presa in giro per i cittadini. Qui avete un problema grande come una casa con l’ospedale. Vorrei che si chiedesse ai cittadini se preferiscono il ponte o l’ospedale. Anzi, un ponte che non arriverà mai o l’ospedale. Sappiamo benissimo che tornerò qui tra 10 anni e mi rifarete la stessa domanda su cosa penso del Ponte. Nel frattempo, l’ospedale e il reparto di Cardiologia si saranno spostati” (fonte Ansa).

Al suo fianco la figlia del giornalista ucciso dalla mafia Beppe Alfano, l’ex eurodeputata Sonia Alfano, e l’ex sindaco di Cinisi Palazzolo, Calenda prende le distanze da Cuffaro e dice d’ispirarsi alla tradizione liberale del messinese Gaetano Martino e repubblicana. E aggiunge: “”Deciderò se candidarmi alle europee con la direzione del partito. Dobbiamo chiudere questa seconda Repubblica, perché un elettore di Sinistra che voleva salari, sanità e scuola non li ha ottenuti; un elettore di Destra che voleva meno tasse, meno Stato, meno migranti non li ha ottenuti. Dobbiamo smettere di fare politica con gli influencer e costruire un grande partito della Repubblica che si ispiri alla Costituzione, che la smetta con i superbonus, che distruggono le casse dello Stato, e che insista sulle cose che contano: sanità, salari e scuola” (fonte Agi).

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2 commenti

  1. Strano che De Luca non si sia accampato in segno di protesta o non abbia bloccato l’autostrada come fece ai vecchi tempi con i traghetti.
    Perde smalto.
    Calenda sia gentile, vada via e ci mandi qualcun altro più affidabile.

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  2. Il paragone, per quanto fotografi una situazione reale, è del tutto strumentale e propagandistico. Non si può cavalcare la problematica dell’ospedale pediatrico a fini puramente elettorali. Perché non mette il suo impegno politico per una felice soluzione del polo pediatrico a prescindere dal ponte? Lo stesso impegno che i suoi concittadini, ossia gli abitanti di Roma, aspettano per la soluzione di problemi importanti quali la spazzatura, i cinghiali, le buche nelle strade, ecc

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