Arriva alle terza edizione il Calendario Zancle 2020, per mettere in luce i tesori e la magia della Zona Falcata che meritano di essere valorizzati. Presentato nella Sala Ovale del Comune di Messina.
“Città d’isola
sommersa nel mio cuore,
ecco discendo nell’antica luce
delle maree, presso sepolcri
in riva d’acque
che una letizia scioglie
d’alberi sognati”.
Così inizia la poesia Nell’antica luce delle maree di Salvatore Quasimodo e con queste parole viene incorniciata proprio una delle bellissime immagini che fanno parte del Calendario Zancle 2020, presentato nella Sala Ovale del Comune di Messina.
Giunto alla terza edizione, grazie al lavoro comunitario che ha visto insieme fotografi professionisti ed amatoriali, architetti e giovani studenti universitari, viene alla luce un calendario unico nel suo genere per mettere in luce, veramente, la bellezza della nostra Zona Falcata e la necessità di restituirle valore.
La Falce è mito, incanto, bellezza, storia e futuro al tempo stesso, e questo vogliono sottolineare i dodici mesi del Calendario, in cui si alternano una foto che esalta la bellezza dei luoghi – a volte anche in contrasto con il degrado delle zone – ed un render con un’ipotesi di riqualificazione dell’area, il tutto sempre accompagnato dal verso di una poesia, dalla strofa di una canzone, da un passo di un’opera.
Organizzato dal network “ZDA – Zona D’Arte Zona Falcata” insieme con il Movimento “Vento dello Stretto” e l’Associazione “FARE VERDE ONLUS- MESSINA”, comprende le foto di Alessandra Strano, Claudia Brigandì, Gilda Fonata, Marzio Golino, Vincenzo Nicita Mauro, Domenico Ciccone, Rosario Colosi, Giuseppe Marullo, Mario Tumino, Roberto Ripepi, Michele Ungaro, Giancarlo Ferlito; ed i render progettuali di Mauro Scarcella e Tiziana Prescimone, Giuseppe Cetere, Daniela D’Andrea, Pasquale Pollara, Mimmi Amato.
“Un calendario bellissimo per cui abbiamo ricevuto centinaia di fotografie, alcune scattate durante le nostre visite guidate, altre autonomamente; i mesi sono soltanto dodici, allora abbiamo realizzato anche un poster per inserirne di più. È una grande soddisfazione far nascere l’interesse e la consapevolezza per la Falce, in cui crediamo davvero. Parte pregiata da cui Messina è nata e da cui può rinascere. Qualcosa, infatti, sta cambiando, non si varcava mai quel cavalcavia, oggi c’è un bel ritrovo e un parco; noi vogliamo che il Calendario sia parte fondamentale della spinta verso questo cambiamento” afferma Piero Adamo, presidente Vento dello Stretto.
Il calendario gioca sul contrasto tra la bellezza e il degrado della zona e vuole essere una suggestione per la possibilità di crescere e migliorarsi, mostrando come sono queste aree e come, invece, potrebbero diventare.
Il Maestro fotografo Gianmarco Vetrano spiega che “i luoghi immortalati dal calendario mostrano un po’ la sintesi della nostra città. Una realtà bellissima ma troppo spesso lasciata allo sbando. La Falce ne è l’emblema, per questo vogliamo possa diventare un luogo di ritrovo”.
Tra i protagonisti vi sono state tante tesi di laurea con nuove proposte per creare nella Zona Falcata centri di arte moderna, acquari, parchi e così via, a gestirle è stata l’architetto Maria Teresa Giorgio: “sono tante le possibilità perché è una posizione strategica con uno stretto rapporto con il mare, speriamo di riaccendere i riflettori su di essa”.
Ciccio Rizzo ha curato, invece, le poesie e le citazioni che completano e arricchiscono le foto. “Accanto alla memoria fotografica esiste la memoria poetica. Questa cammina in maniera inscindibile con la Falce, terra di bellezza. Perciò abbiamo voluto valorizzare poeti del presente e del passato. Le Messinesi Jolanda Insana e Maria Costa, ma anche viaggiatori nella nostra terra come Goethe, cantanti come Vecchioni e Battiato, o ancora Giovanni Paolo II, poeti grandissimi come Quasimodo. Ho chiesto di poter inserire anche un mio verso non per un esercizio narcisistico ma per attribuire, in prima persona, alla Falce quello che le spetta: una visione mitica e magica” afferma.
Grazie anche al sostegno dello sponsor “L’Ingrediente”, dal 5 gennaio sarà organizzato un momento conviviale per distribuire gratuitamente i calendari che verranno, poi, diffusi in tutte le piazze, nelle isole pedonali e consegnati alle Istituzioni.
Perciò Dario Carbone offre a tutti un augurio speciale: “essere qui il 31 dicembre 2029 per discutere di un calendario che parli di una cittadella fruibile e a misura di tutti, disabili, bambini e chiunque ami la sua bellezza”.
Per rispondere sì all’interrogativo che si pone Goethe in un altro tra gli aforismi del calendario: “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni?
Brillano tra le foglie cupe le arance d’oro,
Una brezza lieve dal cielo azzurro spira,
Il mirto è immobile, alto è l’alloro!
Lo conosci tu?”