Call center Cup in affanno, "i cittadini hanno ragione ma il disservizio non dipende da noi"

Call center Cup in affanno, “i cittadini hanno ragione ma il disservizio non dipende da noi”

Redazione

Call center Cup in affanno, “i cittadini hanno ragione ma il disservizio non dipende da noi”

domenica 10 Settembre 2023 - 21:57

La cooperativa "Asso": "Proposte due soluzioni alle 4 aziende sanitarie messinesi dato il numero crescente di telefonate. Ma non abbiamo avuto risposta"

MESSINA – “Riceviamo un volume annuo di telefonate ben superiore a quello previsto nel bando di gara, con picchi superiori a 190mila telefonate al mese. Il servizio è cresciuto sempre di più dal luglio 2022. Abbiamo così, in una situazione di disagio dei cittadini e di stress delle operatrici e degli operatori telefonici, proposto due soluzioni alle aziende sanitarie di Messina: Asp, Papardo, Irccs Bonino-Pulejo e Policlinico G. Martino. Ma non abbiamo ricevuto risposta. Il tempo passa e il servizio continua a crescere, poco meno di 46.000 telefonate nei primi sette giorni di settembre, e il rischio concreto è che oggi quelle soluzioni proposte non siano più sufficienti a risolvere il problema”. La cooperativa sociale “Asso”, che gestisce il servizio di call center del Centro unico prenotazioni messine, chiarisce i punti critici su un tema al centro dell’attenzione.

Sette precisazioni di “Asso” e una soluzione tecnica affidata alle quattro aziende messinesi

  1. Dimensione del call center. Il bando di gara prevede un canone fisso relativo a un volume annuo di telefonate al call center di poco inferiore a 900.000 con picchi di circa 93.000 telefonate al mese;
  2. Crescita del servizio. Nel periodo annuo dal 1° luglio 2022 al 30.06.2023 il numero degli accessi telefonici al call center è stato di poco inferiore a 1.600.000 con picchi mensili superiori a 190.000 telefonate;
  3. Conoscenza dei livelli di crescita del servizio. A settembre 2022 la cooperativa Asso ha informato la direzione delle 4 aziende sanitarie del maggior livello di accessi al servizio da parte degli utenti, lamentando già da allora il disagio dei cittadini e lo stress delle operatrici e degli operatori telefonici;
  4. Soluzioni adottate da parte della cooperativa. Per far fronte al maggior livello di accessi al call center, Asso, in attesa che la direzione delle 4 aziende sanitarie adottasse gli opportuni provvedimenti, ha aumentato la compagine lavorativa e le ore di servizio ben oltre a quella che era la soluzione organizzativa proposta (da 1.785,00 ore settimanali a poco meno di 2.300,00 ore);
  5. Capacità del personale. Gestendo servizi di front office e call center per aziende sanitarie in numerose regioni d’Italia (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e a breve anche nel Veneto) possiamo affermare che il personale impiegato nel call center Cup di Messina rappresenta un patrimonio di competenze, professionalità, disponibilità e dedizione al lavoro che non ha eguali e merita di essere gratificato e non denigrato;
  6. Soluzione al problema. Nel giugno 2023 Asso, a soluzione delle criticità, ha presentato alla direzione delle 4 aziende sanitarie due proposte. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta. Di incontri ne sono stati fatti tanti e a un certo punto è sembrato che le 4 aziende avessero trovato l’intesa e il traguardo sembrava vicino, ma poi … siamo tornati al punto di partenza. Il tempo passa e il servizio continua a crescere (poco meno di 46.000 telefonate nei primi 7 giorni di settembre) e il rischio concreto è che oggi quelle soluzioni proposte non siano più sufficienti a risolvere il problema;
  7. Lamentele dei cittadini. I cittadini hanno ragione a lamentarsi e hanno tutta la nostra comprensione ma non è Asso la responsabile del disservizio. L’asso nella manica  sta unicamente nella volontà politica delle 4 aziende sanitarie di condividere la soluzione tecnica e risolvere il problema”.

2 commenti

  1. Se come detto il volume delle telefonate è in continuo aumento é pur vero che simili problematiche lamentate all’utenza si registrano e subiscono sin all’istituzione del cup. Sicuramente vorrà dire qualcosa.

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  2. Quindi delle due l’una: o è poco credibile chi ha stilato il capitolato d’appalto indicando, secondo l’impresa, numeri in difetto; o è poco credibile l’operatore economico che su tali numeri ha fatto affidamento malgrado l’enorme esperienza che dice di vantare. Oppure, chissà, entrambe le cose…

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