Camaro senz'acqua, Gioveni contro l'Amam per l'intervento "precauzionale" di lunedì

Camaro senz’acqua, Gioveni contro l’Amam per l’intervento “precauzionale” di lunedì

Redazione

Camaro senz’acqua, Gioveni contro l’Amam per l’intervento “precauzionale” di lunedì

sabato 25 Gennaio 2025 - 10:15

Il capogruppo di FdI: "Non ha senso farlo se non è necessario, a distanza di poche ore dall'agonia già vissuta dagli abitanti"

MESSINA – Ha senso l’intervento “precauzionale” e quindi “non urgente” di lunedì 27 gennaio? Se lo è chiesto il capogruppo di Fratelli d’Italia Libero Gioveni, che è tornato ad attaccare l’Amam dopo i disagi già denunciati nei giorni scorsi da lui e dai consiglieri della terza municipalità, vissuti dagli abitanti di Camaro e dei villaggi limitrofi, rimasti senz’acqua per quasi tutta la settimana.

Gioveni contro Amam

Gioveni si è chiesto quale sia “il senso di eseguirlo (l’intervento di lunedì, ndr) a sole 48 ore di distanza dall’ultimo che per 4 giorni ha fatto vivere nella totale agonia e disperazione un’intera vallata?”. Il capogruppo di FdI ha attaccato l’Amam spiegando che se l’intervento è “precauzionale lo si può tranquillamente programmare anche fra 10 giorni, facendo respirare e ‘dimenticare’ l’incubo vissuto fino a ieri sera da migliaia di cittadini”.

E ha aggiunto: “Se fossi malpensante, e certamente non lo sono, potrei anche ipotizzare che a causa dell’incapacità di risolvere l’ormai noto guasto di via Comunale Camaro, la cui voragine oggi si presenta senza attorno l’ombra di un operaio, ci si stia trincerando in questa versione ufficiale dello pseudo intervento ‘precauzionale’, ma che è ovvio che agli occhi dei cittadini inviperiti non regge”.

E infine Gioveni ha esposto domande da fare al presidente Alibrandi e al sindaco Basile, già poste dal consigliere durante una seduta della commissione preposta: “Come si spiega questa gestione tecnica degli interventi peggiorata nelle ultime settimane? Sono stati per caso cambiati i responsabili? E se sì, perché visto che prima in qualche modo le cose funzionavano mentre oggi lasciano a desiderare? Che fine ha fatto il nuovo direttore generale Maimone nominato nel novembre scorso? Perché non si è presentato in Aula insieme al CdA visto che il Consiglio Comunale non ha ancora avuto il piacere di conoscerlo? E perché non prende parola pubblicamente al cospetto di queste emergenze spiegando gli aspetti tecnici visto che dovrebbe essere lui a coordinare gli interventi? Siamo per caso di fronte a un nuovo ‘caso Donato’?”

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