Il Movimento Liberi Insieme di Cerreti di fatto lancia un messaggio politico ai due leader e ai loro consiglieri comunali che in questi giorni sono stati protagonisti delle vicende del cambio di passo
Una lettera aperta indirizzata a Beppe Picciolo e Luigi Genovese e ai consiglieri che rappresentano le due rispettive forze politiche in consiglio comunale. A scrivere è Roberto Cerreti, insieme al suo Movimento Liberi Insieme. Cerreti analizza quanto venuto fuori dalle due sedute sul “Cambio di passo” del sindaco De Luca e la linea scelta dai consiglieri genovesiani e da quelli di Sicilia Futura che di fatto hanno messo De Luca con le spalle al muro, lasciandolo senza quei voti favorevoli su cui finora aveva quasi sempre potuto contare. Ed ecco il messaggio soprattutto politico che lancia a Genovese e Picciolo.
Genovese e Picciolo
«Le posizioni obbligate espresse dalle vostre compagini politiche e ben rappresentate dai vostri riferimenti in Consiglio Comunale, sebbene per arrivisti e “sudditi professionisti” possono apparire come voci dissonanti e fuori dal coro, per chi invece, come noi, ama la politica dei valori, della dignità e del rispetto sociale, suonano come un rivitalizzante segnale di vita nel panorama politico messinese.
Per troppo tempo e per cause arcinote, si è permesso a chiunque, compreso il sindaco di Messina, di calpestare la dignità di chiunque esprimesse un opinione o più semplicemente dissentisse con l’arroganza e la maleducazione imposta e dettata dai nuovi tempi politici, e francamente ben poche, al cospetto di fatti denigratori di rilievo a danni di istituzioni o persone, sono state le reazione, facendoci sentire spesso, come isolati in mezzo ad un popolo social di “lobotomizzati” e “yes man”.
Contro il “Cambio di passo”
Le vostre importanti ed imponenti repliche ai diktat di De Luca ed alle sue esternazioni, e le prese di posizione dei vostri Consiglieri Comunali, stanno riportando in auge valori che oramai la classe politica attuale aveva dimenticato o sconosce e che erano fondanti ed ispiratori della “sana politica”, di quella fondata sui valori, sul rispetto dei ruoli, dell’appartenenza politica e che faceva realmente gli interessi dei cittadini assumendosi la responsabilità delle proprie scelte e posizioni, dure o discutibili per quanto potessero apparire.
Di contro, oggi, ci ritroviamo un Consiglio Comunale trasformato, giustappunto da colui che non ha mai lesinato accuse di accattonaggio nei confronti di chi voleva solo esercitare il proprio ruolo politico adottando l’antica arte della diplomazia o semplicemente esprimendo idee differenti, in una “Fiera dell’accattonaggio politico” dove da una parte, giusto il Sindaco, imprigionato nella sua maldestra ed arrogante posizione, appare come il regista e capo dei mercanti, costretto a lesinare rinvii, rimangiandosi atti impositivi ed insulti, pur di trovare la quadra in “un’Aula che in parte ha deciso di non essere più suddita o serva ignorante”, mentre dall’altro lato si assiste ai giochetti dei consiglieri comunali in vesti di moderatori o meglio, “ambasciatori salva gettone”, che inscenano balletti e salamelecchi a livello di “twerkatori profesionisti”, pur di convincere i dissidenti del “cambio di Passo” a desistere dai propri intenti, tentando di salvare capre e cavoli.
Scoprire nel caos provocato da Cateno De Luca e dai suoi questuanti politici, che esiste ancora chi conosce il valore della “Lealtà” e del “Rispetto” per i propri riferimenti politici, fa apparire i Consiglieri Comunali vicini a voi onorevoli Picciolo e Genovese, come dei “Giganti”, rispetto a chi ha saputo solo rinnegare origini trasmigrando da destra a sinistra, o peggio ancora, rinnegando passato e provenienza buttandosi sotto le bandiere del Sindaco.
Voi ci state facendo riscoprire la voglia di fare politica in questa Città, una politica non di compromesso, ma quella con la P maiuscola proiettata a creare vera classe dirigente, politici ed aspiranti tali che abbiano la forza e capacità di non vivere il proprio mandato solo in funzione del gettone di presenza, ma che sappiano ancora credere con forza in quei valori che un tempo nobilitavano la nostra Aula consiliare, dandogli lustro a tutti i livelli istituzionali.
“Il frutto non cade mai lontano dall’albero” e detto non fu mai più azzeccato per dipingere nella surreale vicenda consiliare creata da De Luca e dai sui neo accoliti, il ritorno alla realtà imposto da Voi che venite dalla politica e amate la politica come noi, con il segnale forte che la Città è viva ed ancora c’è speranza affinché finalmente anche “i messinesi un domani possano amministrare Messina”.
Il messaggio politico
Noi siamo pronti, come la stragrande maggioranza dei nostri concittadini, a scendere in campo insieme a voi per un progetto che esalti la cultura dei valori e dia reali opportunità alla nostra Città ed ai suoi abitanti, convinti che lunedì non vi sottrarrete dalle vostre responsabilità proseguendo sull’unica vera linea politica emersa negli ultimi due anni in Consiglio comunale, evitando quindi di farvi fagocitare dal “De Luca tentatore” e dalla sua squallida campagna acquisti d’Aula».