Al termine il mandato del presidente della Camera di Commercio, Nino Messina. Stamane all'incontro con i giornalisti, Messina ha ricordato le iniziative intraprese a favore dello sviluppo economico e imprenditoriale del territorio cittadino

Una carrellata di iniziative, successi, risultati ottenuti e battaglie perse. E’ il bilancio di alti e bassi che stamane Nino Messina, presidente uscente della Camera di Commercio, ha messo in chiaro durante l’incontro con i giornalisti in occasione del termine del suo mandato durato ben 3 anni e 7 mesi. Con orgoglio Nino Messina ha dato voce al fervore progettuale che ha animato la Camera di Commercio sotto la sua guida e che si è tradotto in una maggiore credibilità ed efficienza dell’ente. Altrettanto calorosi sono stati i ringraziamenti a tutti i collaboratori che hanno accompagnato il percorso di sfida all’insegna della rinnovazione dell’istituto.

Diverse le attività intraprese in questi anni per dar spazio a un oasi di fermento economico all’interno del deserto di statico immobilismo causato dalla spaventosa crisi nazional – europea. Iniziative che sono state richiamate dallo stesso Messina nel corso dell’incontro per provare lo sforzo profuso durante il suo incarico.

In prima linea così i progetti di internazionalizzazione che hanno caratterizzato il proposito di attivare un meccanismo di interscambio tra buyers stranieri “importati” e nostri imprenditori “esportati” tra cui la partecipazione alla “Borsa internazionale del turismo e delle città Siti Unesco” a Lerici e la missione congiunta con il Consorzio del florovivaismo siciliano in paternariato con la Camera di Commercio e industria di Mersin che ha dato l’input a un fruttuoso flusso di incontri e accordi commerciali nel settore con la Turchia, area geografica in forte emersione economica.

Parole spese anche per la Zona Falcata, considerata, con i suoi cantieri e le opportunità di lavoro che offre nell’industria navale, il vero cuore pulsante di Messina. Una constatazione che ha dato luogo, da parte dell’amministrazione uscente, a una sfilza di proposte di promozione della Dogana a terminal crocieristico, nella speranza che la struttura possa validamente proporsi come energico volano di sviluppo per l’intero territorio.

Esaltate anche le iniziative culturali abbracciate dalla Camera di Commercio, tra cui il restauro di rinomate opere d’arte, una per tutte, la Cappella del Rosario di Naso che ha meritato una pagina della rivista “Qui Touring” e le proposte tese alla valorizzazione dell’eccellenza artigianale ed enogastronomica della nostra città che hanno compreso gli ultimi progetti “Saremo a Sanremo” e “Madre in Sicilia” nella location Palafiori a “casa Sanremo” durante il festival acquisendo particolare risonanza e fungendo dunque anche da valida propaganda delle potenzialità turistiche di Messina.

Non sono mancati poi i cenni a denunce e ispezioni giudiziali, a volte richieste dalla stessa amministrazione per provare la trasparenza della gestione, operazioni che si sono sempre risolte a favore della correttezza e del buon operato dei vertici della Camera di Commercio.

Rammarico invece per l’inerzia mostrata dall’Assessorato Attività Produttive che – a seguito dell’attivazione delle procedure di rinnovo degli organi camerali da parte della stessa Camera di Commercio – non si è ancora adoperato a porre in essere i provvedimenti di sua competenza, limitandosi unicamente a richiedere un parere all’Ufficio Legislativo e Legale della Regione Sicilia, in merito ad un presunto conflitto di competenza riguardo all’emanazione dei provvedimenti finali di designa dei componenti del collegio camerale. (Sara Faraci)