La Giunta guidata da Blandina chiude i 5 anni di attività centrando il rilancio della Camera, dopo il lungo commissariamento
MESSINA – Il presidente Ivo Blandina non si imbroda, fa i conti coi fatti ma non nasconde le soddisfazioni, al bilancio di fine mandato 2017-2022: “Abbiamo riposizionato la Camera di Commercio nel panorama nazionale di Unioncamere e malgrado le difficoltà, di bilancio e di personale ridotto all’osso, abbiamo sostenuto le nostre imprese, che hanno resistito a pandemia e crisi energetica. Ma soprattutto abbiamo riportato un clima di unità intorno ad una governance che fa quadrato su obiettivi comuni”. La segretaria generale Paola Sabella gli fa eco: “Oggi, la Camera di commercio di Messina è considerata, grazie al lavoro svolto in questi ultimi anni, tra gli enti camerali più attivi e visibili del sistema, ottenendo un riposizionamento importante del suo ruolo come coordinatore dello sviluppo economico del territorio”.
Dalle ceneri al rilancio
A ricordare quanto pesino davvero questi obiettivi centrati ci pensa allora l’ex segretario della Cisl, e componente della Giunta, Tonino Genovese: “Partivamo da una dura stagione di commissariamenti, siamo stati chiamati al rilancio in un momento comunque complesso, di riforma delle Camere di Commercio nel panorama nazionale e di taglio alle risorse. Ci siamo però salvati dal commissariamento e malgrado le risorse davvero esigue abbiamo continuato ad erogare tutti i servizi ma anche di più, sono state programmate attività di spessore e rilanciato davvero l’attività della Camera”.
“Se qualcuno pensa che un territorio può fare a meno della Camera di Commercio si sbaglia – sottolinea il presidente di Confcommercio Carmelo Picciotto – dove c’è un territorio che cresce è perché c’è una Camera di Commercio che lavora”.
Il dopo Blandina si chiama Blandina
Il 2023 si apre con l’appuntamento del rinnovo della Giunta. In attesa delle nomine da parte degli enti che dovranno proporre i loro componenti Blandina, che è anche vice presidente regionale di Unioncamere, ha già dato la propria disponibilità a proseguire il compito, a patto che si prosegua con la collegialità che ha comunque distinto il suo mandato, malgrado qualche personalismo: “Sarebbe un bel segnale che anche questa volta la nomini arrivi all’unanimità”, specifica. Di altri candidati ancora non ce ne sono e non sembrano all’orizzonte seriamente. Anche quelli che sembravano voler valorizzare maggiormente la loro presenza negli ultimi mesi hanno operato con un low profile insolito anche per gli abituali standard all’interno della loro categoria di provenienza.
Parentesi politica interna a parte, Blandina resta sul percorso: “Dieci anni fa le associazioni di categoria, i sindacati e gli ordini professionali diedero vita al tavolo “Uniti per Messina”, avviando così, una nuova stagione di elaborazione e confronto sui temi dello sviluppo e del lavoro. Un’esperienza che, ancora oggi, ci ricorda che l’unità è un valore. E proprio questo è stato l’elemento centrale della ricostituita governance della nostra Camera di commercio: qui abbiamo trasferito il nostro impegno comune, insieme agli stessi valori, conservando la medesima spinta ideale. Una missione che ci eravamo affidati e che stiamo perseguendo con la stessa convinzione”.
I progetti e le attività
Innovazione, progettualità, sostenibilità, digitale, promozione del territorio, turismo e cultura sono
stati i fattori alla base delle strategie degli organi camerali, concentrando l’attenzione sul mondo
delle imprese, destinatari principali dei servizi e delle attività camerali. E, per il futuro, le linee
guida seguono la stessa direzione. Come dimostrano le iniziative già in cantiere, indicate dalle
associazioni di categoria rappresentate nel Consiglio camerale.
Oltre alla prosecuzione dei progetti già avviati, Rideonstrait, Porta Del Mare, Destination Make!
Messina e Mirabilia, verranno supportati i progetti del Pnrr; saranno creati centri commerciali
integrati di via; promosse, valorizzate e tutelate le imprese artigiane, le produzioni tipiche locali con
la costituzione del “Bee Sicily – Welcome Center” e del Laboratorio sociale di smielatura “Bee-
future”.
Sarà ripristinata la biblioteca camerale e realizzato un centro documentazione, partendo dal potenziamento del personale e dalla risoluzione del problema delle pensioni a carico delle Camere di commercio siciliane. Per creare un sistema imprenditoriale di qualità, è stata già avviata una collaborazione con la struttura manageriale ZES Sicilia Orientale per l’espletamento dell’attività istituzionale all’interno di uno sportello sito nel Palazzo camerale.
Il ruolo della segreteria generale
Un altro tassello importante del rilancio è stato l’unico vero “investimento interno” che la Camera ha fatto, ovvero la scelta di nominare a segretaria generale Paola Sabella. “Se tanti progetti sono stati finanziati, se tanto lavoro è stato possibile – ha spiegato Vito Siracusa, consigliere decano di Giunta – è stato proprio grazie all’alta professionalità e all’instancabile lavoro di “lobby” della dottoressa Sabella, arrivata due anni fa dopo il segretario “condiviso” con Catania che ovviamente non permetteva altrettante ricadute positive”.
“Abbiamo effettuato una mappatura, un monitoraggio delle nostre imprese per capire come intervenire per fornire loro il meglio. La maggior parte delle attività nel messinese è rappresentata dal terziario, un peso specifico ce l’ha l’economia del mare, poi il turismo ma anche settori nei quali le nostre medie imprese sono riconosciute nel panorama mondiale, come il manufatturiero o la prodizione agroalimentare. Poi il commercio e l’imprenditoria giovanile. Abbiamo cercato di indirizzare i nostri imprenditori verso le competenze che sono effettivamente richieste per competere in questi mercati e per superare la congiuntura. Adesso la sfida per il futuro è aprire sempre di più la Camera al territorio e avvicinare sempre più operatori economici”.