Così il vicepresidente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, Vincenzo Garofalo, nel corso dell'audizione dell’amministratore delegato di Poste Italiane SpA, Francesco Caio, sulle prospettive di sviluppo del Gruppo
“A un anno dalla presentazione del progetto di riorganizzazione di Poste siamo insoddisfatti. Poste italiane ha sempre basato la sua forza su due capisaldi: fiducia degli utenti e capillarità del servizio. Se tralascia di soddisfarli crolla il sistema”.
Così il vicepresidente della Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni, Vincenzo Garofalo, nel corso dell’audizione dell’Amministratore delegato di Poste Italiane SpA, Francesco Caio, sulle prospettive di sviluppo del Gruppo.
“La grandezza di un’azienda si misura dal grado di soddisfazione degli utenti. Centri di raccolta sovraccarichi, bollettini che arrivano in ritardo, cittadini costretti a file interminabili per recuperare la posta, imprenditori e professionisti che non sono posti nelle condizioni di lavorare perché i documenti che aspettano non sono consegnati per tempo, ci raccontano di un’Azienda che ha perso di vista i suoi obiettivi.
Poste, come ha sottolineato oggi l’AD, senza il servizio postale è nulla. Sono certo- ha concluso Garofalo- vista la disponibilità e le indubbie capacità, che l’ingegnere Caio terrà conto dei rilievi mossi oggi in Commissione e saprà in tempi brevi predisporre gli aggiustamenti necessari ad aumentare il livello di soddisfazione degli utenti”.