Rimodulazione piano di riequilibrio, tutto da rifare? C’è anche il nodo partecipate

Rimodulazione piano di riequilibrio, tutto da rifare? C’è anche il nodo partecipate

Danila La Torre

Rimodulazione piano di riequilibrio, tutto da rifare? C’è anche il nodo partecipate

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mercoledì 04 Febbraio 2015 - 23:03

Il Collegio dei revisori ha evidenziato la necessità di procedere ad una rivisitazione totale del Piano di riequilibrio e, dunque , non è escluso che la giunta decida di riscrivere ex novo il provvedimento di rimodulazione, per far quadrare conti che al momento non tornano

L’iter sulla rimodulazione del Piano di riequilibrio si complica. Non solo non c’è ancora il parere del Collegio dei revisori dei conti ma la delibera esitata dalla Giunta Accorinti lo scorso 22 gennaio potrebbe essere messa da parte per fare largo ad un nuovo provvedimento. Nelle ultime ore è, infatti, emersa la necessità di rivisitare completamente la manovra finanziaria votata dal Consiglio comunale lo scorso 2 settembre, sui cui il Ministero ha riscontrato ben 23 criticità.

Per tutta la giornata di ieri si sono susseguite riunioni fiume, nel corso delle quali i revisori Dario Zaccone, Giuseppe Zingales e Federico Basile si sono confrontati con il ragioniere generale Antonino Cama e alcuni funzionari di Palazzo Zanca. Costante il collegamento con il vice-sindaco Guido Signorino.

Il Collegio dei revisori ha evidenziato la necessità di procedere ad una rivisitazione totale del Piano di riequilibrio e, dunque , non è escluso che la giunta decida di riscrivere ex novo il provvedimento di rimodulazione, per far quadrare conti che al momento non tornano.

Oltre ai debiti fuori bilancio e alle spese per il personale si è aggiunto il nodo partecipate. I revisori dei conti hanno chiesto una rivisitazione delle somme da destinare alle società partecipate in grossa perdita, ma il rischio è che le risorse alla fine non siano sufficienti per coprire tutto. E’ sempre la solita storia della coperta troppo corta: tiri da un lato e lasci scoperto l’altro.

Oggi proseguirà il confronto e gli amministratori di Palazzo Zanca dovranno dire quale percorso intendono intraprendere. Intanto, i giorni passano ed il Ministero dell’Interno resta in attesa di ricevere adeguate risposte ai 23 rilievi puntualmente elencati nella nota recapitata al Comune lo scorso 29 dicembre (vedi correlato). In teoria l’ente avrebbe dovuto soddisfare le richieste ministeriali entro il 28 gennaio ma il termine è stato sforato con la rassicurazione del segretario/direttore generale Antonio Le Donne che si trattasse di un termine ordinatorio e non perentorio. Nessuno, però, si sarebbe aspettato di arrivare sino al 5 febbraio con una situazione di tale incertezza e con una delibera che potrebbe finire nel cestino per essere riscritta.

Il cammino per scongiurare il default si fa sempre più tortuoso.

Danila La Torre

12 commenti

  1. come le vogliamo chiamare?? manovre elusive della dichiarazione di dissesto ??!!

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  2. come le vogliamo chiamare?? manovre elusive della dichiarazione di dissesto ??!!

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  3. a sto punto solo Mariedit può mettere mano al bilancio,lui sa come muoversi il resto è da rimandare a scuola.

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  4. a sto punto solo Mariedit può mettere mano al bilancio,lui sa come muoversi il resto è da rimandare a scuola.

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  5. La questione oltre ad avere aspetti politici ma anche amministrativo-contabile . Ma i dirigenti coinvolti sono in grado di porre in essere un tale documento?

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  6. La questione oltre ad avere aspetti politici ma anche amministrativo-contabile . Ma i dirigenti coinvolti sono in grado di porre in essere un tale documento?

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  7. A PROPOSITO DI RISPARMI.I Consiglieri Comunali sono fan della Corte Costituzionale e dell’autonomia della Regione Siciliana,di quella parte in cui pretende di pagare come vuole sindaci,assessori e consiglieri comunali.Vi fornisco il link di una determina dirigenziale,dove in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale,è cancellata la riduzione del 30% per il mancato rispetto del patto di stabilità,quindi l’indennità passa da €1.529,37 mensili,1/3 di quella del sindaco di €5.097,92,a €2.184,82 come cifra massima dipendente dalla presenza in Consiglio. E’ 1/3 di €7.284,74, indennità a cui ha rinunciato RENATO mantenendo lo stipendio di insegnante.
    http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs22300/24.pdf

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  8. A PROPOSITO DI RISPARMI.I Consiglieri Comunali sono fan della Corte Costituzionale e dell’autonomia della Regione Siciliana,di quella parte in cui pretende di pagare come vuole sindaci,assessori e consiglieri comunali.Vi fornisco il link di una determina dirigenziale,dove in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale,è cancellata la riduzione del 30% per il mancato rispetto del patto di stabilità,quindi l’indennità passa da €1.529,37 mensili,1/3 di quella del sindaco di €5.097,92,a €2.184,82 come cifra massima dipendente dalla presenza in Consiglio. E’ 1/3 di €7.284,74, indennità a cui ha rinunciato RENATO mantenendo lo stipendio di insegnante.
    http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs22300/24.pdf

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  9. Avrebbe fatto meglio Dario ZACCONE ad accendere un faro sulle AZIONI 1 e 2 della MISURA 1 per il reperimento delle RISORSE,sono quelle elaborate dal dirigente Romolo DELL’ACQUA. La prima prevede INCREMENTI INTROITI TRIBUTI per DUE MLN l’anno fino al 2023 per un totale di VENTI MLN.La seconda AZIONE è sulla previsione di ECONOMIE TARES/TARI, un gioco di prestigio contabile, vale quasi QUARANTOTTO MILIONI, in totale quasi SESSANTOTTO MILIONI. Fino a quando permane l’organizzazione ottocentesca dell’ufficio tributi non ci scommetterei un centesimo di euro. Vi fornisco il link dell’ultima ma non ultima rimodulazione del piano, guardatevi la tabella a pagina 6. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs22246/63.pdf

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  10. Avrebbe fatto meglio Dario ZACCONE ad accendere un faro sulle AZIONI 1 e 2 della MISURA 1 per il reperimento delle RISORSE,sono quelle elaborate dal dirigente Romolo DELL’ACQUA. La prima prevede INCREMENTI INTROITI TRIBUTI per DUE MLN l’anno fino al 2023 per un totale di VENTI MLN.La seconda AZIONE è sulla previsione di ECONOMIE TARES/TARI, un gioco di prestigio contabile, vale quasi QUARANTOTTO MILIONI, in totale quasi SESSANTOTTO MILIONI. Fino a quando permane l’organizzazione ottocentesca dell’ufficio tributi non ci scommetterei un centesimo di euro. Vi fornisco il link dell’ultima ma non ultima rimodulazione del piano, guardatevi la tabella a pagina 6. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs22246/63.pdf

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  11. MARIEDIT sei sicuro che il tuo (ex mio) Renato percepisce lo stipendio di insegnante e non quello relativo alla carica di Sindaco??? INFORMATI BENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  12. MARIEDIT sei sicuro che il tuo (ex mio) Renato percepisce lo stipendio di insegnante e non quello relativo alla carica di Sindaco??? INFORMATI BENE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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