#30giorniNo contro la violenza sulle donne, la paura e il silenzio

#30giorniNo contro la violenza sulle donne, la paura e il silenzio

#30giorniNo contro la violenza sulle donne, la paura e il silenzio

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lunedì 30 Ottobre 2017 - 16:47

L’assessore Nina Santisi, il presidente della Consulta comunale delle organizzazioni sociali, Nicola Bonanno e Maria Andaloro di Posto Occupato hanno presentato la campagna di sensibilizzazione che prende il via oggi. Basta una locandina per ricordare le vittime e non smettere mai di parlare di come affrontare questo problema sociale e culturale.

Un mese di iniziative per continuare a dire no alla violenza sulle donne. Per dire no al silenzio e alla solitudine che sono i migliori alleati della violenza. Per far capire che bisogna saper riconoscere i segnali della violenza prima che sia troppo tardi. Un mese di iniziative che si inseriscono nel solco di una battaglia che Posto Occupato porta avanti tutti i giorni, in ogni istante e in ogni luogo, negli uffici, nelle scuole, nelle Istituzioni, nelle associazioni, perché la violenza è un problema culturale e fino a quando non sarà affrontato come tale continueremo purtroppo a contare nomi e volti di vittime innocenti. E’ nato così #30giorniNo#ConMe, campagna di sensibilizzazione che vede insieme il Comune di Messina, la Consulta comunale delle organizzazioni sociali e Maria Andaloro, fondatrice di quel Posto Occupato che è diventato in tutta Italia il simbolo di una battaglia a tutela delle donne.

«Il messaggio forte di #30giorniNo#ConMe – ha spiegato l’assessore Nina Santisiè che esiste una filiera della violenza che va interrotta per evitarne le conseguenze in senso comunitario, in sinergia con istituzioni, società civile, cittadini e comunità. Il Comune e l’organismo della Consulta – rappresentato da Nicola Bonanno e Cristina Cannistrà – invitano ad una netta presa di coscienza sulla necessità di una battaglia collettiva per consentire il cambiamento del processo educativo e quindi culturale e sociale e ringraziano ‘Posto Occupato’ per la significativa attività di sensibilizzazione che svolge».

La campagna è anche l’occasione per promuovere il 1522, numero attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno, accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime di violenza di genere e stalking, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale. L’invito è anche a rivolgersi direttamente alle forze dell’ordine, ai servizi sociali, ai centri antiviolenza, ai medici, all’ospedale tramite il codice rosa.

«Posto Occupato è nato per evitare date di commemorazione che iniziano e finiscono nell’arco di una giornata –ha detto Maria Andaloro. Vogliamo continuare a essere un monito per dire a tutte che non bisogna sottovalutare mai i segni della violenza. A Messina abbiamo il dovere di ricordare ogni giorno Omayma, simbolo dell’importanza che questo fenomeno non si può combattere pensando solo all’emergenza ma anche a ciò che succede dopo. Omayma ha lasciato quattro orfane e sono tantissimi i figli che restano e che nessuno ricorda più. #30giorniNo serve per non smettere mai di parlarne. Hanno già aderito in tanti a questa iniziativa, tutte le farmacie di Messina esporranno la nostra locandina, una targa verrà messa nelle acque dello Stretto per le donne vittime invisibili che nessuno di noi conosce grazie alla sensibilità di Francesca Frisone, ringrazio sempre l’esempio e la combattività della professoressa Maria Antonella Cocchiara che è sempre stata in prima fila in tutte le battaglie che abbiamo portato avanti, ora tocca a tutti noi».

All'incontro anche la presidente della Fidapa Spadafora Gallo Niceto che ha aderito con un'iniziativa che si svolgerà il prossimo 11 novembre presso l'aula consiliare di Spadafora che accoglierà il Posto Occupato.

Per aderire all’iniziativa, è sufficiente scaricare la locandina dal sito internet del Comune, dalla pagina http://www.comunemessina.gov.it/wp-content/uploads/LOCANDINA-EVENTO-ASSESSORATO-POL.SOCIALI-CONSULTA-COMUNALE-ORG.-SOCIALI-POSTO-OCCUPATO.jpg o ritirarla all’assessorato alle Politiche Sociali, a Palazzo Zanca (palazzetto interno, primo piano), stamparla a colori e collocarla su una sedia, una poltrona, una panchina, un sedile o in qualsiasi luogo dove una donna avrebbe voluto essere, ma che l’ultimo atto estremo di violenza fisica non le consentirà mai più di poterlo occupare. La locandina potrà essere scaricata anche dalle pagine Facebook del Comune e di #30giorniNo.

Il “posto” indica la presenza assenza e il rischio che si corre nel sottovalutare e nel non riconoscere i primi segnali di violenza, di cui il femminicidio è solo l’ultimo atto estremo e irreversibile. Stereotipi, discriminazioni e pregiudizi sono di per sé forme di violenza che abilitano al bullismo fin dai primi anni di scuola, portano allo sfruttamento e agli abusi nel mondo del lavoro e alla violenza nelle relazioni con l’altro, se riconosciuto come diverso. A tutto ciò si aggiungono i fenomeni invisibili della violenza assistita dai minori, delle vittime di tratta e dell’omofobia.

Francesca Stornante

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