Festa di chiusura a Piazza Lo Sardo - ex Piazza del Popolo -. Letto un messaggio di sostegno da parte del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia che dice "“Apprezzo molto l’energia con la quale state cercando di portare il cambiamento nella città di Messina". Messaggio di solidarietà anche da Parte di Antonio Presti e collegamento in streaming con Jacopo Fo. In piazza anche il costituzionalista Michele Ainis
Si conclude con il comizio e la solidarietà del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del fondatore di Fiumara d'Arte Antonio Presti l'ultimo, pienissimo giorno di campagna elettorale di Renato Accorinti. In un’affollata piazza Lo Sardo, il pacifista aspirante sindaco ha parlato di un’occasione unica per “liberare le energie compresse di questa città, la più controllata d’Italia, tra il traffico d’armi e i potentati, ma anche una città capace di dare il segnale di una svolta profonda: diritti e non favori, sostegno agli ultimi e la speranza di un futuro per le nuove generazioni. In questo periodo abbiamo abbattuto tutti i muri, mentali e spirituali, dicendo “no” alla rassegnazione. Cambiare è possibile, insieme, nel segno della partecipazione”.
In un clima di festa, tra musica e balli, si sono alternate numerose testimonianze: dai messaggi di sostegno del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e del fondatore di Fiumara d’Arte Antonio Presti (disponibile a collaborare con l’amministrazione Accorinti per la rinascita di Messina) al collegamento in streaming di Jacopo Fo fino alle esibizioni di tantissimi artisti, anche giovanissimi, all’intervento dell’attrice Carmen Panarello, ai video, agli spot e alle testimonianze di lavoratori messinesi licenziati e precari, oltre agli appelli al voto di artisti come Ninni Bruschetta e Christian Bisceglia. Era presente, tra la folla, e lo stesso Accorinti lo ha salutato dal palco sottolineandone il valore, il costituzionalista messinese Michele Ainis, editorialista del “Corriere della Sera“ e del settimanale “L’espresso”, oltre che componente della Commissione dei 35 saggi per le riforme costituzionali. Sul palco anche gli assessori designati Guido Signorino, Antonino Mantineo, Gaetano Cacciola, Sergio De Cola, Patrizia Panarello, Sergio Todesco, Daniele Ialacqua e Filippo Cucinotta.
Durante la festa in piazza letta una lettera di sostegno inviata dal Sindaco di Milano Giuliano Pisapia. “Apprezzo molto l’energia con la quale state cercando di portare il cambiamento nella città di Messina – scrive il Sindaco di Milano – Spero davvero che quella volontà di farsi cittadinanza attiva “dal basso”, in cui Milano ha saputo credere, trovi terreno fertile anche tra i Vostri concittadini. C’è bisogno di radicalità e, insieme, di vicinanza e condivisione. I tempi non facili ci impongono e vi impongono di avere ancora più a cuore chi è in difficoltà, perché possiamo costruire tutti insieme un nuovo futuro nella splendida Messina e nella splendida Sicilia. Come certo comprenderete, non potrò essere presente con Voi a causa di impegni istituzionali già programmati e che non mi è stato possibile disdire. Desidero inviarvi, in ogni caso, il mio più sincero in bocca al lupo e i saluti più cordiali”.
Un altro attestato di stima e sostegno arriva a Renato Accorinti da parte di Antonio Presti, il fondatore di Fiumara d'Arte, un singolare progetto – una sorta di museo di scultura contemporanea all'aperto – che rappresenta contemporaneamente la valorizzazione di una zona naturale attraverso la simbiosi di arte e natura, e la possibilità di scoprire ed assaporare alcuni luoghi nascosti e poco conosciuti. Lo Presti si dice disponibile per una futura collaborazione in caso di vittoria elettorale, per lo sviluppo e la crescita della città di Messina.
Nelle ultime battute di campagna elettorale non mancano le polemiche. Non va giù a Renato Accorinti in particolare ed ai suoi sostenitori in generale il sostegno, già manifestato più volte, che il presidente della Regione Rosario Crocetta riserva al candidato del centro sinistra Felice Calabrò. L’attivismo del Presidente della Regione nella campagna elettorale messinese fa gridare allo scandalo chi, come Accorinti, ritiene che le istituzioni dovrebbero mantenersi sempre equidistanti e super partes: “Non esistono governi “amici” – dichiara Accorinti – ma istituzioni da rispettare, e qualunque risultato ci sarà il presidente della Regione dovrà collaborare per risolvere gli enormi problemi del nostro territorio. Ho un rispetto sacro delle istituzioni. Da un presidente della Regione simbolo dell’antimafia mi aspetto un atteggiamento super partes. Sono convinto che, una volta concluse le elezioni, se il nostro progetto sarà premiato dagli elettori, ci sarà da parte del Presidente Crocetta la massima collaborazione istituzionale per risolvere i problemi di Messina”.
Ma il Professore No Ponte non risparmia neppure un’ultima stoccata all’avversario. Lanciando un vero e proprio ultimatum a Felice Calabrò, esorta il candidato del centro sinistra a fare chiarezza circa la compatibilità o meno di alcuni membri della sua squadra con le cariche a cui sono stati designati. “Voci sempre più insistenti – sottolineano da Cambiamo Messina dal Basso – fanno sorgere più di un dubbio sul fatto che alcuni degli assessori designati lasceranno il posto ad altri personaggi designati dai gruppi e dai partiti che compongono la sua variegata coalizione (che va da Fli a Sel)”. Gli otto assessori designati da Calabrò sono al momento tutti “tecnici”, ma il dubbio è che la politica stia in agguato per intervenire all’indomani delle elezioni. Risulta soprattutto incerta la carica affidata a Matilde Mulè, in quanto viceprefetto. “Secondo la legge: non sono eleggibili nel territorio nel quale esercitano la propria funzione i Prefetti della Repubblica, i viceprefetti ed i funzionari di pubblica sicurezza. Date queste premesse normative, l’eventuale nomina del vice-prefetto ad assessore sarebbe soggetta ad immediata decadenza”. Accorinti e il suo staff chiedono a Calabrò spiegazioni sull’assegnazione di una carica ad una persona che non potrà assumerla a priori, lanciando a mezzo stampa una riflessione amara: “L’indicazione di figure che si sa in anticipo non poter probabilmente nominare alimenta il dubbio che vengano utilizzati specchietti di lusso per attirare l’allodola del voto, consapevoli che in realtà le scelte di governo sono altre, non dichiarate ai cittadini”.
In un modo o nell’altro, comunque, volge al termine una campagna elettorale che ha visto un Movimento civico arrivare a sfidare al ballottaggio la coalizione del centro sinistra, dopo aver scavalcato quella di centro destra. Un risultato che lo stesso Accorinti ha definito più volte già di per sé storico. Resta, inoltre, un altro capitolo nella vita di un attivista che ha combattuto mille battaglie per i suoi ideali e per la città in cui vive. “Diritti e non favori è la mia parola d’ordine – dichiara Renato Accorinti – perché noi proponiamo una rivoluzione culturale, un prendersi cura del territorio e dei suoi abitanti alternativo al modo in cui è stata concepita la politica in questi anni. Sarò il Sindaco di tutti ma in particolare di bambini (il nostro futuro) e ultimi. Messina è stata devastata dalla corruzione. Questa è un'occasione di riscatto per tutti. La gente ha riconosciuto il mio quarantennale impegno e la mia passione per la città. Devo dire grazie a tutti quelli che ho incontrato, regalandomi emozioni ed energia per cambiare dal basso Messina con l'aiuto e la partecipazione di tutti".
METTIAMO STI RAPPRESENTANTI DI SEGGIO….SUCCEDERA’ UN MACELLO…SI STA MUOVENDO L’IMPOSSIBILE
Le comparsate di Sonia Alfano e di Matteo Renzi quanto costano alla comunità? Il loro supporto pratico ai due cndidati è pressocchè nullo.
Per quanto riguarda Crocetta come potrà essere neutrale dopo che ha contribuito alla candidatura di Calabrò includendo nelle sue liste miss Amata, Amodeo e Burrascano che dopo avere effettuato il triplice salto della quaglia hanno dimostrato di essere i veri protagonisti della politica cittadina?
………………anche l’aiuto di pisapia, ahahahah, ke qua a milano se potessero gli…………………!!!!!!!!!!!!!!!
A proposito degli assessori designati dal futuro sindaco Calabrò: è scontato che oltre il 60 % degli attuali designati non verranno confermati perché devono lasciare lo spazio ai pupilli di Genovese, D’Alia, Naro. E, non potendoli indicare in prima battuta perché la gran moltitudine di aspiranti non farebbe campagna elettorale, si raggira la loro speranza con queste false indicazioni. Successivamente si insedieranno i vari Saja, Melazzo, Cilento, Muscolino ecc. questi ultimi già collaudati con le giunte di centro-destra.
Ignorante e in mala fede! Di a tutti quale “macello” sta succedendo. Abbi il coraggio di argomentare le tue affermazioni. Ma sai benissimo che sei un bugiardo, ormai non puoi più nasconderlo…. Hai bussato alle porte di chi adesso attacchi, in cerca di prebende e favori. Avresti preteso favoritismi a danno di altri… Hai trovato persone per bene e cerchi di gettare fango su di loro. L’aspetto positivo è che da martedì ci libererai della tua presenza….
Accorinti con la sua squadra di assessori, se diventasse sindaco, davvero aprirebbe un epoca che nessuno si sognava nemmeno che poteva mai esserci, di politica pulita e veramente dalla parte degli ultimi! Forza Renato!!!
ART.21 COSTITUZIONE. L’entusiasmante RENATO ACCORINTI, ieri sera, intorno alle 22.35, lo ha pienamente applicato, non ha impedito ad una sostenitrice di Felice CALABRO’, di salire sul palco e parlare, poteva accadere solo con RENATO, una dimostrazione di come farà il sindaco, non solo accoglierà a Palazzo Zanca, non facendo distinzione fra messinesi, lui ci ama tutti, anzitutto gli ultimi, ma sarà come sempre tra la gente, le linee programmatiche della sua Giunta le detteranno le genti di Messina, FINALMENTE, ed è un’occasione per il Consiglio Comunale, per dipanare, senza condizionamenti, tutto il proprio ruolo nell’interesse generale. Due testimonianze per completare il puntuale articolo di ELEONORA CORACE. Un mio nipote, sostenitore di ACCORINTI, giovane ingegnere in partenza per un master, e poi destinato ad allungare la lista dei nostri giovani al di là dello stretto, rientra in Piazza Del Popolo, mi piace chiamarla ancora così, dopo essere passato da una piazza Duomo, vuota e senza entusiasmo, la presenza di RENZI e CROCETTA è stata un flop e non ha scaldato gli animi, probabilmente il voto di opinione del CENTROSINISTRA è disilluso dalla politiche delle larghe intese. Piazza Del Popolo era allegra, attenta agli interventi, alla musica, alle poesie lette, ai programmi, piena di giovani, insomma un moltiplicatore di voti nell’interesse di tutti. So bene che il sistema d’interessi, non ama andare in piazza, ma dispiega la sua forza condizionando il voto nell’ombra. Sono testimone di come si raccoglie consenso, c’è una categoria sanitaria importante, in questo momento in grande difficoltà. Si sposta politicamente dove soffia il vento, nel 2012 fu CROCETTA, oggi è CALABRO’ per compiacere il governatore siciliano. Sono professionisti, tendenzialmente berlusconiani in questi anni, quindi hanno sostenuto prima CUFFARO e poi LOMBARDO. Bene, tutto legittimo, ma invito il voto di OPINIONE del CENTRODESTRA di non stare alla finestra e di votare per Renato ACCORINTI.
Uno contro uno…
Flop di pubblico a Piazza D’uomo nonostante i tre big ( Crocetta Lupo Renzi) chiamati a dare sostegno a Felice. Ho visto una piazza priva di reale partecipazione i messinesi non vogliono più promesse plateali e Crocetta continua a fare proclami. Renzi senza voto: era fuori posto. Che dire ho notato che i supporters veri ( D’Alia Genovese Picciolo e Greco ) erano assenti. Caro Felice all’ultima ripresa sei rimasto solo. Forse è giusto così sarà un ballottaggio alla pari. Accorinti sarà un osso duro. Vinca il migliore e che si pensi sempre e comunque al bene della nostra città oltre gli schieramenti.
Si vede che non c’eri. Ero li e il pubblico non è mancato. Certo non c’era il pienone registrato per Roy Paci ( anch’io e molti dei miei amici siamo andati a sentirlo suonare ) ma considerato l’orario, 18:30, credo che si possano ritenere più che soddisfatti.
Sei il depositario della conoscenza??? Quelli sono e quelli restaranno.
Finora oltre al circo, le bolle di sapone, i musicanti e la banda non è che si è visto tanto altro.
Semmai dovesse diventare sindaco ci si ricorderà di lui non come l’attività pacifista ma come il pessimo amministratore. Con la protesta non si amministrano le città.
Invece con lobby e massoneria? la risposta la conosciamo 500 milioni di debito
Invece I 500 milioni di debito già li conosciamo
Giuseppe Vinci, non rosicare che a piazza del popolo eravamo tanti gli “artisti morti di fame” ad appoggiare Renato A TITOLO PERSONALE E GRATUITO.
votavate Buzzanca e adesso Calabrò…
siete i furbi che aspettano le briciole cadute dalla tavola dei potenti…mentre la città è ormai un cadavere.
Quando scrivo sono sempre rigoroso: c’ero. Ero seduto alla quarta panchina e non c’era una folla oceanica. Anzi se non fosse stato per i supporter maglietta bianca e bandiere saremmo stati quattro gatti…non significa che Felice non vinca per questo…ma devi ammettere che le aspettative di chi ha pensato che Renzi e Crocetta coinvolgessero i 40.000 votanti di Calabro’ e dei suoi alleati assenti sul palco sono state seccamente smentite. Credo che sarà uno scontro alla pari e dunque vincerà chi ha elettori molto motivati….
Non peggio dei precedenti!!!
Antonio Presti…
Un gigante che rifiuta prebende della tabella h di crocetta, rifiuta l’assessorato al turismo e beni lculturali, crea una fiumara d’arte dal nulla. Un inno alla speranza di un modo diverso di intendere la politica in fondo il potere logora solo chi lo vuole a tutti i costi…Andreotti aveva torto…
Se pessimo è un superlativo, va attribuito al precedente sindaco. Per lui nessuno protestava, ma non governava lo stesso!Se per te andava bene in quel modo….noi crediamo in un cambiamento
Caro Mariedit permettimi di non essere d’accordo con te! Io non ho mai votato per la sinistra ma questa volta vado convinto per votare Felice Calabrò Sindaco perchè sono convinto che votare Accorinti significherebbe votare il nulla!Come preparazione politica fra i due c’è un abisso ed io voterò chi può, fra i due, rappresentare meglio Messina.Al di là delle battaglie di pacifista non vedo come ci possa rappresentare a Roma e Palermo e poi vorrei tanto vederlo, una volta tanto, in giacca e cravatta, e non più con la bicicletta, magliette scarpe da tennis e senza calze. La figura istituzionale e rappresentativa esige una diversa mise!
Certamente a qualcuno potrà anche sembrare che non sia political correct ma a Renato Accorinti credo che nessuno possa dire di essere un uomo incoerente, disonesto o piegato al servizio di qualcuno. Sfido chiunque a portare elementi concreti e sono certo che non ve ne sono. Messina, o meglio ad una parte di Messina non va giù che il popolo bue per una volta abbia mandato ai supplementari chi credeva di avere già vinto. Questa è la democrazia che piaccia o no. Di sicuro lo schifo, perchè di questo si tratta, in cui è finita Messina non lo ha certo generato gente come Accorinti. Quanti di noi ci siamo fatti illudere da fior di incapaci (anzi capacissimi a farsi i prorpi interessi) che avremmo avuto questo o quello che tale progetto si sarebbe fatto etcc…. Il risultato di tale incapce e miope politica è sotto gli occhi di tutti. Non ci vuole la giacca e la cravatta per essere un buon Sindaco. Basta essere sinceri con i cittadini, parlare una lingua comprensibile e se si sbaglia avere il coraggio di ammetterlo. La gente vuole persone normali, con vestiti normali e un linguaggio normale. Finiamola con la cultura politica. Ma che cultura è quella che ci ha sprofondato nella disperazione degli assedi al palazzo municipale da parte di orde di disperati. Perchè i vari politici e sindaci con la s minuscola non ospitavano a casa propria quelle persone o i loro figli? Certo anche Calabrò è una persona perbene anche se molti che sono saliti sul suo carro non è che siano proprio di primo pelo. Lasciamo fare allora democraticamente ai cittadini che francamente non mi sono sembrati cosi stupidi o manovrabili. Questo è il gioco democratico. Se a qualcuno non va bene mi spiace ma l’Italia la Democrazia l’ha guadagnata con fiumi di sangue quindi è libero di accomodarsi altrove. In fondo di cosa dovremmo avere paura o temere? Peggio di cosi nessuno immaginava che Messina sarebbe potuta arrivare ed è arrivata. Largo a idee nuove. Poi al termine del mandato saranno sempre gli elettori a giudicare. Democraticamente.
Esimio sig. Giuseppe Cannavò LA GIACCA E LA CRAVATTA era soltanto una metafora! Ma Lei non potrà essere d’accordo con me che non avremo voce in capitolo nè a Roma nè a Palermo e votare Accorinti perchè non è stato lui a non provocare lo schifo in cui è precipitata Messina è un luogo comune che politicamente ritengo non pertinente. Calabrò può essre legato ai cosidetti poteri forti messinesi, dai quali ha manifestato pubblicamente la sua indipendenza, ma lo ritengo persona pacata e preparata che ben può amministrare Messina.Le idee di Accorinti poi non sono tanto nuove perchè sono inculcate in ogni messinese ma non per questo dobbiamo fare sprofondare ancor di più la città guidata da una persona onesta sì ma inadatta a guidarla amministrativamente. Su una sola cosa sono d’accordo: SARANNO GLI ELETTORI A GIUDICARE con l’aggiunta SPERANDO CHE SCELGANO IL MALE MINORE!