Il gruppo consiliare dei Democratici Riformisti scrive all'amministrazione, ai colleghi consiglieri e alle circoscrizioni per proporre l'istituzione di un Osservatorio permanente sulle periferie. Uno strumento che potrebbe servire per contrastare il degrado e prevenire abbandono ed emarginazione.
Un Osservatorio permanente sulle periferie urbane per rispondere all’esigenza di conoscere e monitorare la realtà che vivono queste zone e alla necessità di coordinare gli interventi di tutte le istituzioni che interagiscono sul territorio. E’ la proposta dei consiglieri dei Democratici Riformisti Carlo Abbate, Elvira Amata, Nino Interdonato, Santi Sorrenti, Nino Carreri, Rita La Paglia che chiedono di uno sforzo corale maggiore per tentare insieme di fermare ed invertire il declino inesorabile verso cui rischia di scivolare la città per l’incuria a cui sono condannate le periferie.
La riflessione dei consiglieri parte dalle manifestazioni di piazza degli abitanti delle periferie di Roma contro il degrado, l’insicurezza e l’abbandono in cui versano i loro territori. Proteste che, per i Dr, “devono costituire per noi un campanello d’allarme che ci avverte che anche i rioni periferici della nostra città vivono i medesimi problemi che potrebbero presto sfociare in disordini sociali.
“I rifiuti non raccolti, i tombini scoperti, le lampade mancanti, le erbacce perenni, gli animali randagi, le discariche a cielo aperto, le carcasse di auto, le strutture abbandonate e vandalizzate, la mancanza di collegamenti del servizio di trasporto pubblico, tutto ciò genera degrado e disagio sociale che mescolato alla grave crisi economica, alla crescente disoccupazione e alla carenza di alloggi produce un mix pronto ad esplodere all’innesco di singoli episodi di intolleranza o di violenza da qualunque parte essi provengano”. Questa la fotografia delle nostre periferie che consegnano i consiglieri Dr che a questo punto chiedono di fermarsi e riflettere per uscire dalla rassegnazione a e ripartire dalle periferie che sono la città del futuro quella dove si concentra l’energia umana, da Giostra a Santa Lucia sopra Contesse, passando per Maregrosso.
L’Osservatorio permanente a cui puntano dovrebbe avere diverse funzioni: raccogliere i dati sui contesti di degrado; approfondire, attraverso un lavoro sui luoghi, le situazioni più critiche; costruire reti con i diversi attori istituzionali e non istituzionali.
“Esso si configura come centro di documentazione, analisi e ricerca per la comprensione delle problematiche e come strumento per il coordinamento degli interventi di tutti gli attori preposti. Occorre mettere in rete operatori, conoscenze, informazioni e risorse disponibili sul territorio. Costituisce una cabina di regia composta dai rappresentanti istituzionali (Prefettura, Vigili Urbani, Ass. alla mobilità, Ass. All’igiene cittadina, Ass. alle politiche sociali, Amam, Scuola, Rappresentanti del Consiglio Comunale e dei Consigli di Quartiere, esperti e volontari) che definisca e coordini un piano di intervento nei diversi contesti”.
Per l’ultima riflessione prendono in prestito le parole di Italo Calvino: “L’inferno dei viventi non e’ qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo e’ rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non e’ inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”
Bello il progetto proposto ma, purtroppo, di base demagogica e puramente “pubblicitaria”.
Mi spiace svilire così tanto la proposta ma un Osservatorio Permanente non fa altro che occupare risorse umane per una cosa che già Prefettura, Vigili Urbani, Ass. alla mobilità, Ass. All’igiene cittadina, Ass. alle politiche sociali, Amam, Scuola, Rappresentanti del Consiglio Comunale e dei Consigli di Quartiere SONO TENUTI A FARE PER LEGGE e vengono pagati per questo!
Una cabina di regia, come viene definito l’Osservatorio nel progetto è solo un insulto alla professionalità degli organi pubblici sopra elencati.
Ma se gli enti pubblici se ne fregano, volete che inizino a lavorare solo perchè c’è un Osservatorio?
E’ STERILE pubblicità politica!
Bello il progetto proposto ma, purtroppo, di base demagogica e puramente “pubblicitaria”.
Mi spiace svilire così tanto la proposta ma un Osservatorio Permanente non fa altro che occupare risorse umane per una cosa che già Prefettura, Vigili Urbani, Ass. alla mobilità, Ass. All’igiene cittadina, Ass. alle politiche sociali, Amam, Scuola, Rappresentanti del Consiglio Comunale e dei Consigli di Quartiere SONO TENUTI A FARE PER LEGGE e vengono pagati per questo!
Una cabina di regia, come viene definito l’Osservatorio nel progetto è solo un insulto alla professionalità degli organi pubblici sopra elencati.
Ma se gli enti pubblici se ne fregano, volete che inizino a lavorare solo perchè c’è un Osservatorio?
E’ STERILE pubblicità politica!