Cancelleri: “Il ponte sullo Stretto? E' una storia più che mai aperta. Ecco a che punto siamo...”

Cancelleri: “Il ponte sullo Stretto? E’ una storia più che mai aperta. Ecco a che punto siamo…”

Redazione

Cancelleri: “Il ponte sullo Stretto? E’ una storia più che mai aperta. Ecco a che punto siamo…”

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giovedì 04 Novembre 2021 - 21:11

L'intervento del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture a "Casa Minutella" in diretta su Tempostretto, Blogsicilia e Video Regione

MESSINA – “Il tema del collegamento tra Sicilia e Calabria è da affrontare con serietà e sobrietà”. Il dibattito sul Ponte sullo Stretto ha registrato un nuovo intervento del sottosegretario di Stato alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri, nel corso della trasmissione “Casa Minutella”, in diretta su Tempostretto, Blogsicilia e Video Regione. “Il ponte sullo Stretto? E’ una storia più che mai aperta. A che punto siamo?”. Cancelleri spiega che è stato avviato avviato con Italferr un percorso che metterà a confronto i progetti che sono stati presentati alla Commissione di tecnici incaricata dal Governo. C’è chi critica questa scelta, poiché esisteva già un progetto esecutivo. A diredi Cancelleri però non era possibile procedere in quella direzione. E chiosa: “Con le nuove leggi, quel progetto sarebbe fuori norma. Si riparte da zero”. Sempre secondo Cancelleri, nessuna forza politica presente in Parlamento si oppone al principio del collegamento tra Sicilia e Calabria. “Alla Camera – evidenzia – è stato votato un Ordine del giorno che impegna il governo alla realizzazione di un collegamento stabile tra le due sponde dello Stretto”. Il sottosegretario ha anche fatto il punto sugli interventi infrastrutturali in Sicilia, dalle strade alle autostrade, dai porti alle Ferrovie. “Sono stati stanziati 500 milioni di euro per l’attraversamento dinamico dello Stretto”, ha spiegato, aggiungendo che si tratta di fondi “destinati a una nuova flotta di navi elettriche ed a gpl, più moderne e sicure”. Queste navi serviranno ad accogliere all’interno i nuovi treni che in futuro dovranno garantire l’alta velocità in Sicilia.

10 commenti

  1. Povera Italia!!!!!!

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  2. bonanno giuseppe 5 Novembre 2021 07:19

    chistu contnua con le cazzate-

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  3. COGITO ERGO SUM 5 Novembre 2021 07:31

    Cancelleri :“Con le nuove leggi, quel progetto sarebbe fuori norma. Si riparte da zero”.

    Ecco la novità portata dal Sottosegretario alle Infrastrutture : la scoperta cioe’ che il progetto esecutivo (perchè ovviamente, c’e’ un progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina), non ancora costruito, è, con la nuova normativa vigente “FUORI NORMA”. Se ci si pensa : è la stessa spiegazione che impedisce di usare, a Giostra, le rampe di collegamento con la galleria San Jachiddu. Anch’esse sono fuori norma. VI è PERO’ una cosa positiva ; ovvero, il riconoscimento della validità di insistere sul potenziamento dell’insieme dei trasporti veloci sul mare, per migliorarne la funzionalità e l’utilizzo per la gente. Mi auguro anche che questo porti, come giustamente evidenziato dall’Ing. Vincenzo Franza, all’utilizzo di navi a basso impatto ambientale che, per di piu’ utilizzano carburante, sostanzialmente meno inquinante di quelli attuali. Questo e’ il futuro realizzabile e compatibile.

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  4. Cancelleri dovrebbe spiegare più tecnicamente secondo quale normativa un progetto esecutivo del 2011 sarebbe oggi non conforme alla normativa? Quale normativa? La ntc del 2018 è un aggiornamento della ntc del 2008 già adottata per il ponte.
    Basterebbe un semplice aggiornamento appunto, che webuild ha quantificato in alcuni mesi, perché il progetto fu sviluppato tecnicamente in ogni dettaglio. Questo a fronte di 5-6 anni solo per valutare la fattibilità del ponte con campate in alveo, già scartata per diversi problemi quasi insormontabili dai migliori professionisti italiani e mondiali che poi progettarono appunto il ponte cosiddetto a campata unica. Ciò significa che per il nuovo progetto ci vogliono almeno 15 anni (se adesso ci riescono)
    Se si riferisce alle problematiche di carattere ambientale vale la stessa cosa poiché fu già realizzata la VIA (valutazione di impatto ambientale).

    Quando si parla del progetto esistente troppi politici, che tra l’altro sono alla guida del nostro Paese, pare non conoscano nei dettagli la storia che ha portato alla certificazione del progetto ed esprimono pareri molto fumosi.

    La realtà è che non c’è la volontà politica di realizzarlo.

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    1. Purtroppo parlano senza aver mai letto una pagina dell’esistente.

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  5. La realtà è che non c’è la volontà politica di realizzarlo….
    Forse è l’unica cosa giusta che farà per una volta la politica..non realizzare il ponte.
    Ma siete in grado di capire in che condizioni si è ridotta questa terra?
    Non ci sono più collegamenti tra paesi perché ponti di 200metri non vengono manutenuti e ancora meno rifatti, rischiando di isolare intere comunità in caso di emergenza e vi ostinate ancora a pensare che la soluzione di sviluppo per la Sicilia possa essere il ponte, tra l’altro stravolgendo e distruggendo un equilibrio del territorio già di per se precario e sempre ad alto rischio ..
    Spero che vinca l’inutilità della politica per una volta e si evita così anche di riempire le tasche di mafia e ndrangheta che sono già pronti a festeggiare .

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    1. Grande ragionamento filosofico. Purtroppo con la filosofia il Popolo non mangia. Grazie per volerci lasciare alla fame, ma io adesso me ne vado da questa valle di lacrime, come hanno già fatto in più di 10.000, così con la tua filosofia avrai meno bocche da sfamare.

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    2. Ma che c’entra il ponte con la manutenzione delle strade e delle infrastrutture esistenti? Seguono canali di finanziamento completamente diversi.

      La Sicilia riceve frequentemente flussi di denaro adibiti proprio alla manutenzione. A tal proposito non so se le risulti quanti procedimenti penali ci sono stati in passato verso i dirigenti del Cas.

      Di contro invece la vera occasione per il ponte, che è ormai volata via, veniva attraverso i fondi del pnrr per le nuove infrastrutture sostenibili, il che si è tradotto in diverse decine di miliardi soprattutto per le ferrovie e il ponte ne è stato inspiegabilmente escluso (poiché è stata inclusa l alta velocità fino a reggio e l alta capacità in Sicilia). È l’Europa che ha ordinato di investirli per nuove opere e al sud si sono privilegiati i collegamenti di lunga percorrenza (che sono alla base del miglioramento delle economie locali).

      Inutile poi dire che il ponte avrebbe portato diversi miliardi da spendere per nuove infrastrutture vitali del territorio messinese che rientrano nell’ambito delle opere di collegamento e delle opere compensative (se lo studi gentilmente), autostrade, svincoli, viadotto, metro, ripascimento litoranei, protezione pendii etc
      Inutile dire che porta nuovo lavoro per 100000 persone (fonte webuild) nella città con più alta emigrazione in Europa!

      Ma tutto questo non si preoccupi che non accadrà mai. Semplicemente perché non c’è la volontà politica (troppi finanziamenti su un territorio esiguo).
      E non c’è grazie anche ad una opinione pubblica terribilmente ignorante in materia.

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  6. Agatino Sebastiano Manganaro 7 Novembre 2021 11:51

    Continua ancora a prenderci in giro…non ha ritegno!

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  7. Povera Sicilia rappresentata da gente inutile come voi, continuate a prenderci per i fondelli con la barzelletta della freccia bianca ed anche con il ponte. Il progetto c’è ed è cantierabile da subito.

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