REGGIO CALABRIA – Certo, si parla spesso della disintermediazione che buona parte della politica da molto tempo sta utilizzando.
Specie tra i più giovani, va molto di moda guardare direttamente su Facebook i propri idoli politici (si fa per dire) mentre spiegano un atto che, magari, li interessa direttamente.
Di sicuro, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà conosce bene questo strumento. E lo usa parecchio.
Proprio il caso del terzo giorno di fila d’allerta meteo di colore rosso, che ha portato alla conseguenziale decisione del primo cittadino di chiudere tutte le scuole per il secondo giorno di séguito.
Gli effetti del maltempo
Nei dieci minuti di videodiretta che il sindaco reggino s’è concesso sul più popolare social network, si parte con gli effetti del maltempo. Per esempio, le frane di San Filippo a Pellaro e di Bocale, nella zona del torrente Colello, e gli operai della società in house Castore al lavoro. I pali della luce abbattuti dalla furia del vento. E un albero caduto all’altezza della chiesa del Soccorso (zona Sud di Reggio) e i rami di alberi anche importanti venuti giù in varie zone, per esempio lungo la centralissima via Demetrio Tripepi come pure a Cataforio.
«Sì, ci sono stati anche diverse occlusioni di tombini e caditoie: ma, grazie anche al lavoro svolto nelle ultime settimane, stavolta per fortuna non si sono registrati gravi danni», commenta Falcomatà.
Tra intemperanze e “falcomatine”
Ci sono migliaia di cittadini a seguire questa videodiretta Facebook, molto attesa visto il tema. E a guardare anche distrattamente i commenti, non può sfuggire che ci sono parecchi hater – o qualcosa di simile -, ben pronti a suggerirgli in dialetto «Peppe, va’ pulizza i tumbini, inveci mi fai chiacchere». Come pure tante bimbe di Falcomatà pronte a ripetergli «Ti amo, ti amo!» a ogni piè sospinto, non si sa bene se per l’avvenenza del giovane amministratore o per la sua tempestività nel chiudere le scuole per un’altra giornata d’ottobre.
Per la verità, esiste pure una terza fazione di commentatori, però palesemente minoritaria: quella di chi scende nel merito della questione. E obietta: «Tutto questo perché in estate pensavate alla via Marina, anziché fare manutenzione», oppure «Facile chiudere sempre tutto, bravi sindaci…».
Scelta non presa “a cuor leggero”
Il primo cittadino evidenzia pure che il sottopasso di San Leo o piazza della Pace non si sono allagati. Cosa che «dovrebbe essere normale», sorride lui; ma in realtà “fa notizia”, a fronte delle brutte figure pluridecennali in questo senso.
Tuttavia un po’ il “clima”, un po’ l’esorbitante numero di commenti improntati al cazzeggio fa sì che Falcomatà si senta in dovere di precisare: «Qui non stiamo giocando, non stiamo prendendo decisioni a cuor leggero. Ogni provvedimento che prendiamo a Palazzo San Giorgio lo prendiamo nel pieno rispetto delle regole e, in questo caso, nell’esclusivo interesse della tutela della salute pubblica dei nostri concittadini, dei nostri ragazzi e delle loro famiglie».
Stessa finalità per chiusura scuole e per interdizione al traffico del Lungomare per altre 24 ore, per evitare rischi connessi alla caduta di rami o d’interi alberi.
Ordinanza di chiusura, firma live
Non manca, come rilevato già nell’incipit, un po’ di show.
Ed ecco che il sindaco firma in diretta Facebook le ordinanze: un momento in cui si scatena il pubblico delle Falcomatà-girls. Conta poco il monito del sindaco: quelli persi a causa del maltempo sono due giorni di scuola «che dovrete in qualche modo recuperare», spiega l’amministratore. Che poi invita gli studenti a «utilizzare questo tempo per prepararvi al meglio alle prossime interrogazioni e ai prossimi compiti in classe».
Inesorabile – un po’ cinico? – il commento di una navigatrice: «Ah, se tutti questi ragazzi potessero votare…».