L’assessore De Cola ci tiene a precisare che il Comune ha giocato un ruolo di primo piano nella vicenda, sottolineando che all’ordinanza di demolizione delle opere si è arrivati nonostante una sentenza a favore della famiglia responsabile di aver trasformato una strada pubblica in un giardino privato
Via Nicaragua, l’amministrazione è pronta ad usare il pugno di ferro per farla tornare ad essere di tutti
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mercoledì 05 Febbraio 2014 - 16:02
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Finalmente, sradicateli quei cancelli, ricordo l’arroganza della signora durante l’intervento delle iene, come si dice a messina cosa uno ma pigghia a tumpulati!
Ma con un intervento alla Montessori, tipo Buldozer e via, non facciamo prima?
E SAREBBE PURE ORA!!!!
VEDIAMO QUANTO ANCORA SI DOVRA’ ASPETTARE PRIMA DI VEDERE CESSARE UN ABUSO INDEGNO.
Però è bello vedere come in questi casi ci sia la continuità territoriale…da nord a sud..dove non posso le autorità (che a volte hanno le mani legate) può una trasmissione televisiva.
Legalità chissà perché ora arriverà…legalità nel passato era banalità.. legalità è un bicchiere di vino con un panino (vegetariano) lallalà
anche il metodo Pestalozzi sarebbe utile
Indubbiamente i cancelli,se abusivi,vanno rimossi.
Ma come la mettiamo con i palazzi costruiti negli ultimi 8/10anni sulle colline “con vista” e con quelli ancora in costruzione in nome della “città verticale” ,eretti con l’utilizzo del silenzio assenso?
Usiamo il pugno di ferro coi poveracci soltanto,o la legge e’ uguale per tutti?
che ne dite di rimuovere tutti i cancelli che vanno da mortelle fino a acqualadrone ,dove si sono fatte le spiaggette private?
i soprusi vanno combattuti …e questo lo è!
La prepotenza di questa categoria di persone, va combattuta e sconfitta senza alcun timore. Le resistenze fin qui adottate, possono avere la loro fine con il contributo di tutti i cittadini, non appena si accorgono dell’illecito, rivolgendosi alle istituzioni che porranno fine sanzionando i responsabili.