Associazioni animaliste contro con il Comune per le politiche sul randagismo

Associazioni animaliste contro con il Comune per le politiche sul randagismo

Marco Celi

Associazioni animaliste contro con il Comune per le politiche sul randagismo

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mercoledì 30 Agosto 2017 - 14:05

Sono non pochi i punti su cui le associazioni animaliste, nazionale e messinesi, hanno da dibattere con l'amministrazione comunale riguardo la gestione del Canile "Millemusi" di Castanea e sulla politica al randagismo generale.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, riguardo la gestione del problema randagismo e del Canile "Millemusi" di Castanea, è stata la determina dirigenziale, approvata nel mese scorso, dal neo dirigente del Dipartimento Ambiente e Sanità, Romolo dell'Acqua, che, senza consultazione con le associazioni animaliste, ha dato mandato ad una struttura denominata Rifugio Sanitario "Oasi Cisternazza" di Zafferana Etnea, per un periodo di due mesi, di occuparsi dell'accalappiamento e del mantenimento dei cani randagi del Comune di Messina. A ciò, si è aggiunto il comportamento a dir poco ostile degli operatori del Canile Millemusi, che più di una volta hanno negato l'accesso alla struttura ai volontari delle vari associazioni animaliste che, per legge, hanno il diritto di entrare nelle strutture e sorvegliare sull'operato di chi gestisce il canile.

Questa serie di avvenimenti ha scatenato le rimostranze delle associazioni ANPAV, A.I.D.A, LAV sezione Messina, META, Animalisti Siciliani e Ambiente ed infine la Onlus Soccorriamoli Messina, che con il suo cofondatore in testa, Maurizio Torre, hanno incontrato questa mattina a palazzo Zanca l'assessore al ramo Daniele Ialacqua, lamentandosi di questi quattro anni di mala gestione del settore e discutendo delle iniziative future da attuare.

La prima richiesta delle associazioni riguarda, innanzitutto, il ritiro della suddetta determina dirigenziale per avviare un tavolo tecnico che possa, di concerto con le associazioni animaliste, giungere a delle soluzioni che garantiscano la corretta tutela degli animali all'interno del territorio comunale di Messina. Una prima soluzione potrebbe essere quella di potenziare la struttura di Castanea (per la cui gestione, a breve verrà indetta una nuova gara) alla quale, come ha annunciato l'assessore Ialacqua, c'è in progetto di affiancare un canile sanitario, una struttura di accoglienza dotata di ambulatori per la tutela e la cura degli animali ed eventualmente anche la sterilizzazione, arma fondamentale per combattere il randagismo. Il canile sanitario potrebbe risolvere il problema del soccorso veterinario h24 che, nello scorso anno, ha dovuto avvalersi del supporto di numerose cliniche veterinarie, i cui compensi ancora non sono stati completamente liquidati dal Comune di Messina. Per questo sarebbe opportuno, come è in progetto d'altronde, stilare una nuovo albo di cliniche convenzionate per il soccorso veterinario; ma sopratutto, permettere, solo a chi è in possesso di determinati requisiti e conoscenze, il primo soccorso degli animali feriti, come l'Onlus Soccorriamoli dotata di tutte le licenze e dei mezzi appostiti al soccorso degli animali: come le ambulanze veterinarie, adatte al trasporto degli animali feriti in condizioni di sicurezza.

Altra questione ancora riguardala realizzazione dell'oasi felina, la cui ubicazione è stata individuata nella zona di Faro Superiore ed infine il cimitero per gli animali domestici, che dovrebbe essere realizzato in un terreno confiscato alla mafia a San Filippo Superiore. Per la realizzazione di tutti questi progetti l'amministrazione ha messo in bilancio un fondo pari a 750.000 euro che, se non distratti per altre esigenze, potrebbero rappresentare l'avvio verso una situazione di controllo e di normalità del fenomeno del randagismo.

Intanto è stato chiesto dalle associazioni, l'istituzione di un tavolo tecnico insieme al Dipartimento e ai RUP dei progetti in questione, i quali dovranno coinvolgere e tenere conto di tutte le associazioni operanti sul territorio che, come hanno dimostrato, non hanno intenzione di abbassare la guardi sui temi che riguardano la tutela degli animali.

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