La tanto attesa modifica del provvedimento che rimodulava le quantità di rifiuti da portare in discarica non è arrivata, anzi l'ultima ordinanza di Crocetta conferma che Messina deve scaricare quasi 30 tonnellate in meno di spazzatura al giorno. Ialacqua assicura che per il fine settimana non ci saranno grossi problema ma annuncia battaglia legale se lunedì non arriverà nessun segnale da Palermo.
Una nuova ordinanza è stata emanata. Porta la data del 14 luglio, anche se è stata pubblicata solo ieri. Rimodula le quantità che i Comuni possono smaltire in discarica, fornisce nuove indicazioni alle discariche e agli impianti siciliani. La firma è sempre quella del presidente della Regione Rosario Crocetta, che nell’ultimo mese sta gestendo il disastro rifiuti a suon di provvedimenti straordinari, decreti e ordinanze che stanno mandando in tilt la gestione nell’intera isola. Messina aspettava con trepidazione questo nuovo provvedimento che doveva rivedere le quantità che la città può scaricare a Motta S. Anastasia. Invece nulla è cambiato. Perché, nonostante le rassicurazioni verbali che fino a due giorni erano arrivate da Palermo, per la città dello Stretto non ci sono state novità positive. Crocetta ha confermato la riduzione da 289,6 a 261 tonnellate da scarica a Motta. E adesso si dovranno fare i conti con queste quasi trenta tonnellate giornaliere che Messinambiente non potrà mettere sui mezzi per raggiungere la discarica, tonnellate che inevitabilmente resteranno a terra, per strada, attorno ai cassonetti, perché la società di via Dogali non ha materialmente modo per far fronte a questa riduzione. Per tutta la giornata di ieri l’assessore Ialacqua ha cercato di ottenere notizie da Palermo, ha cercato di capire perché le rassicurazioni non hanno portato a quella modifica del provvedimento che avrebbe dovuto riguardare anche Messina, così come i tanti comuni che stanno vivendo momenti di grande difficoltà. E, anche se gli atti emanati da Crocetta in teoria nascono dalle buone intenzioni di incentivare la differenziata, in modo da ridurre la percentuale di rifiuti che va in discarica, è evidente che così, senza un adeguato sistema alternativo, sarà quasi impossibile scongiurare una vera emergenza sanitaria.
Ialacqua assicura che almeno fino a lunedì Messinambiente dovrebbe riuscire a far fronte a questa emergenza. A preoccupare però è l’immediato futuro. Per questo l’assessore all’Ambiente proverà a fare pressing affinchè la Regione dica come Messina dovrebbe riuscire a continua con un servizio “ridotto”. Ialacqua è meno catastrofico rispetto alle iniziali previsioni del commissario di Messinambiente Calabrò perché ha avuto rassicurazioni dalla discarica sul fatto che le quantità indicate dal dispositivo regionale non sono strettamente vincolanti sul conferimento quotidiano, ma saranno calcolate sulla media settimanale, dunque soprattutto nei primi giorni ci sarà un po’ di margine in più per poter scaricare. Questo però ovviamente non basta per stare tranquilli. L’assessore resterà in attesa ormai per il fine settimana, ma lunedì cercherà un nuovo contatto con la Regione. “Se non arriverà nessuna risposta impugneremo l’ordinanza, così come abbiamo fatto un anno fa con quella che introduceva l’ecotassa per i Comuni che non aveva raggiunto tot quantità di differenziata” dice Ialacqua, pronto a dar battaglia anche legale agli uffici regionali. Intanto il sindaco Accorinti ha preallertato la Prefettura e, in quanto sindaco della città metropolitana, contattato altri sindaci che stanno soffrendo le stesse difficoltà, come Milazzo e Barcellona, per portare avanti una battaglia comune.
Sulla questione e sulle responsabilità tutte palermitane, interviene il deputato Nino Germanà: "Ci sono amministratori incapaci che non hanno mai saputo gestire i servizi sul loro territorio di pertinenza ed altri che, invece, hanno governato i comuni in maniera impeccabile. Proprio a questi ultimi va la mia solidarietà per gli attacchi strumentali che stanno subendo in questi giorni di emergenza rifiuti: una crisi che è regionale e per la quale le singole giunte non hanno responsabilità", così il deputato regionale di Area Popolare.
"Non si fa caso alla buona gestione nei regimi di normalità, ma bastano pochi giorni l'anno di emergenza con cassonetti rigonfi di pattumiera per lasciare immagini negative come fossero la norma anche laddove non è così e solitamente strade e cassonetti sono puliti", prosegue il parlamentare dell'Ars. "Ci sono interi paesi al collasso e altri che potrebbero esserlo molto presto: la Sicilia è in piena emergenza e vanno immediatamente riaperte tutte le discariche chiuse con l'impegno del Governo ad attuare un piano serio nel giro di pochi mesi".
Francesca Stornante
Ialacqua: questa è la “vostra” normalità. L’avete creata tu e quel tuo compare famoso più per le magliette insulse che per qualsiasi altra cosa. E’ incredibile, ora che potreste mettere in pratica le vostre idee sbandierate per anni e anni come soluzione (che solo voi, ovviamente, conoscevate!)di tutti i problemi, la città scopre che voi stessi costituite un nuovo, grande problema… Siete proprio inadeguati.
Ialacqua: questa è la “vostra” normalità. L’avete creata tu e quel tuo compare famoso più per le magliette insulse che per qualsiasi altra cosa. E’ incredibile, ora che potreste mettere in pratica le vostre idee sbandierate per anni e anni come soluzione (che solo voi, ovviamente, conoscevate!)di tutti i problemi, la città scopre che voi stessi costituite un nuovo, grande problema… Siete proprio inadeguati.