Minnella attacca frontalmente Falcomatà: sulle possibili soluzioni, il primo cittadino e dei suoi collaboratori ci propinano menzogne da anni
REGGIO CALABRIA – Sospesa, allora, la gara d’appalto che aveva visto Teknoservice srl aggiudicataria: un’azienda, osserva il portavoce provinciale di Movimento sociale-Fiamma tricolore Peppe Minella, «sulla quale numerose ombre aleggiano nell’aria e già assurta alle cronache giudiziarie più volte negli ultimi mesi», sicché «il rischio del blocco totale del servizio è più che una ipotesi».
Ma le responsabilità di questa drammatica situazione?
«Anni di bugie e prese in giro»
«Non provi il sindaco di Reggio Calabria a imputare ad altri responsabilità che ricadono solo ed esclusivamente sulla sua totale incapacità amministrativa e quella dei suoi affezionati ed altrettanto incapaci collaboratori. Da anni infatti ascoltiamo una sequela di prese in giro e menzogne – così Minnella – da parte di chi dovrebbe avere la dignità di dimettersi e liberare così la città di Reggio Calabria. Annuncite cronica quella del, purtroppo, sindaco e del suo assessore: dall’impossibile passaggio a Castore del servizio fino ai cassonetti intelligenti ed alle altre innumerevoli buffonate date in pasto a stampa e social e rimaste ad oggi lettera morta».
«Falcomatà, premio Oscar di disastri amministrativi»
Adesso, però, «Reggio rischia così di rimanere per mesi senza il servizio di raccolta dei rifiuti dopo due anni di proroghe, a suon di ordinanze comunali – evidenziano dalla Fiamma –, ad Avr che non vede l’ora di abbandonare una città che con i suoi politici ha tentato di corromperla a più non posso (inchiesta Helios) e che vede due di loro, tra cui l’onnipresente Castorina, rinviati a giudizio.
Non basta dunque una diretta su Facebook: il “dramma” di cui parla Falcomatà ha precisi responsabili in cui egli stesso recita la parte del protagonista principale, premio Oscar di disastri amministrativi. Oggi lo stesso si rivolge e confida nel Prefetto, al quale anche noi facciamo appello, affinché utilizzi tutti i poteri in suo possesso e l’attuale legge in vigore per liberare Reggio Calabria da colui che ne sta deturpando quotidianamente l’immagine ed il decoro a livello nazionale».