Il circolo ha avanzato la richiesta di un coordinamento per fronteggiare l'emergenza
NIZZA – Per la gestione dell’emergenza generata dall’interruzione del traffico autostradale il circolo PD di Nizza ha lanciato la proposta di un coordinamento costituito dai sindaci, dalla Città metropolitana, dalle istituzioni regionali, dalla protezione civile e dalle forze dell’ordine, al fine di redigere in tempi rapidissimi un piano straordinario di gestione della viabilità e dei parcheggi che possa affrontare in ambito locale questa contingenza ed altre che potrebbero ripresentarsi in situazioni analoghe.
Viene chiesto inoltre di convocare un nuovo tavolo di confronto col Cas per definire il cronoprogramma degli interventi e, successivamente, un monitoraggio continuo dei lavori affinché il ripristino della circolazione autostradale sulle due corsie avvenga nei tempi più rapidi possibili, senza proroghe n deroghe sul piano della sicurezza e durabilità dei lavori. “Allo stesso tempo – spiega il coordinatore del circolo Gaetano Scarcella – occorre sollecitare l’Anas al fine di fornire ai cittadini risposte e tempi certi per l’avvio dei lavori per la ricostruzione dei ponti sull’Agrò e sul Nisi e avviare un grande piano di interventi, finalmente coordinato, per la messa in sicurezza e il rilancio del territorio, utilizzando a tal scopo le risorse già a disposizione e i fondi del PNRR”.
Il circolo nizzardo ha espresso la propria protesta “per la sofferenza a cui è sottoposto il comprensorio jonico ogni qualvolta le avverse condizioni meteorologiche determinano situazioni di criticità, in particolare a carico delle infrastrutture”. Per il coordinatore Scarcella, l’annuncio del Cas sulla necessità di 10 giorni di tempo per riaprire l’A18 è “l’ennesimo esempio di assenza di prevenzione e di programmazione” ed “evidenzia scarsa attitudine alla gestione della cosa pubblica con effetti concreti che si ripercuotono nella vita dei cittadini che vivono e lavorano in quest’area”.
Per il Pd di Nizza “è da troppo tempo che l’A18 subisce frane che la bloccano ripetutamente, valga per tutti il caso di Letojanni, per non parlare delle condizioni pessime di ampi tratti del manto stradale che è stato e continua ad essere causa di molteplici incidenti”.
Sul fronte della viabilità minore la situazione non è certo migliore. “La SS114 – conclude Scarcella – in prossimità dei capi Scaletta, Alì e Sant’Alessio attende ormai da decenni interventi strutturali che la rendano più sicura e da anni si attende l’inizio dei lavori per la sistemazione dei ponti sui torrenti Fiumedinisi e Agrò”.
