Il 28 giugno primo Consiglio Comunale per i rappresentanti eletti lo scorso 5 giugno a Capo d'Orlando, ma in seno alla maggioranza del neo sindaco Franco Ingrillì emerge una piccola "crepa" nell'unità di intenti da parte della lista "Città Futura" con il coordinatore Gianfranco Timpanaro che non ha nascosto la delusione per il mancato conferimento di un assessorato.

Il primo Consiglio Comunale, effetto delle elezioni amministrative dello scorso 5 giugno, si riunirà nell'aula "Falcone e Borsellino" del Municipio di Capo d'Orlando il prossimo 28 giugno e seguirà l'insediamento già avvenuto da un paio di settimane del neo primo cittadino Franco Ingrillì.

Ingrillì ha già definito la squadra degli assessori che l'accompagneranno nella guida di Palazzo Europa, e già effettuato due "varianti" a quanto indicato nella campagna elettorale: ovvero prevedere una staffetta nel ruolo di vicesindaco a metà mandato tra Aldo Sergio Leggio (già vice dell'uscente Enzo Sindoni) e Andrea Paterniti (assessore designato alla vigilia, consigliere comunale più votato nelle ultime due tornate elettorali). La seconda è stata la scelta di "sfiduciare" l'assessore designata in campagna elettorale, la commercialista Enza Giacoponello, poiché non è risultata eletta direttamente dal voto, premiando con la delega assessoriale Cristian Gierotto, il più votato di "Partiamo da Capo" che curiosamente libererà lo scranno in aula proprio per l'assessore designato e poi "estromessa" dalla giunta nascente.

In merito alla Giunta che sarà completata dall'esordiente ingegnere Susanna Di Bella, come Paterniti, espressione della "Lista Orlandina", non è mancata una polemica portata avanti dal coordinatore della lista "Città Futura" e presidente uscente del civico consesso Gianfranco Timpanaro.

Timpanaro con un incontro pubblico ha chiarito in merito alla presunta rinuncia ad una delega assessoriale da parte della consigliere Edda Triscari, prima ed unica eletta in aula, che non ci sarebbe mai stata e polemizzato sulla scelta operata dal neo sindaco di non riconoscere alcun ruolo a questo schieramento tanto in giunta quanto in sede al Consiglio dove lo schieramento che sostiene Ingrillì dovrebbe candidare al ruolo di presidente Carmelo Galipò, giovane e dinamico consigliere, epressione della lista "Insieme per cambiare".

Dall'altra parte dello schieramento la nuova opposizione che ricandidava l'avvocato Salvatore Librizzi, e quella sensanzione di un "messaggio" arrivato alle elezioni in modo poco convincente per ampie fasce dell'elettorato, con un flop in quelle contrade per cui si reclamava un "cambio" di priorità e attenzione. Deludente per certi versi anche l'effetto dell'analisi del voto disgiunto in favore del candidato sindaco e su cui molto si puntava.

Riepiloghiamo i 16 consiglieri eletti e le surroghe che si registreranno con le rinunce dei quattro assessori:

"Lista Orlandina" 4 seggi: Andrea Paterniti*, Rosario Milone, Carmelo Perrone e Susanna Di Bella*;

“Orizzonte Orlandino” 2 seggi: Aldo Sergio Leggio* e Massimiliano Fardella;

“Città Futura” 1 seggio: Edda Triscari;

“Partiamo da Capo” 2 seggi: Cristian Gierotto* e Felice Scafidi;