Presentazione della seconda edizione di “Cogitazioni”. Progetto, nonché iniziativa gratuita tenuta a cuore dal responsabile della Cultura del Comune di Capo d’Orlando, Giacomo Miracola. Come intrecciare i filamenti della ricerca filosofica e teatrale. Questioni e domande a riguardo
Un fine piuttosto aulico, quello del progetto “Cogitazioni” ideato e curato da Giusy Venuti e patrocinato dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella. Si tratta di voler far combaciare se non, addirittura, unire i percorsi tra etica e arte. Alla conferenza stampa della presentazione di questa iniziativa gratuita, oltre la Venuti sono stati presenti il delegato alla Cultura dell’Amministrazione comunale, Giacomo Miracola, e i due rappresentanti del Consiglio della Fondazione Piccolo, Andre Pruiti e Alberto Samonà.
Se “Cogitazione” immaginiamo sia un grande albero, allora sotto forma di rami robusti si maschera la rassegna nazionale “Il sogno. Ovvero la concretezza dell’Effimero” su Filosofia, Arte e Scienza nell’ambito del progetto di ricerca e formazione “Il sapere del corpo” , in programma dal 6 al 10 giugno.
Il 6 giugno verrà rappresentato Il peso del corpo tra natura e cultura (teatro-danza con Giovanni Scarcella, performer, coreografo a Bruxelles, fondatore e co-direttore della compagnia Giolisu insieme a Lisa Da Boit); il 7 giugno, Il sogno come luogo del possibile (laboratorio con l’architetto messinese Luciano Marabello) e La ricerca della leggerezza (teatro-danza con Giovanni Scarcella). L’8 ci sarà La poetica della “reverie” a partire da Lucio Piccolo (Giusi Venuti, Università degli studi di Messina), La pesantezza e la grazia e l’Indagine sulle forze (Giusi Venuti e Giovanni Scarcella). Il 9 giugno i laboratori si concentreranno su Il sogno: tra trasgressione e promozione del reale (Paolino La Spina, neuroppsichiatra presso l’Università degli studi di Messina) e il Sogno come diritto alla felicità (Lucilla Risicato, ordinario di diritto penale all’Università degli studi di Messina).
Nella scaletta della rappresentazione dei vari laboratori, l’evento che di fatto culmina l’ultimo giorno, accoglierà tre grandi nomi della cultura artistica, drammaturgica e musicale, quali Paolo Fresu, Maria A. Listur e Annibale Pavone.
Verranno sviluppati ad alti livelli tutti e quattro gli organi di senso: l’udito sarà soddisfatto dai suoni della tromba di uno dei più interessanti musicisti della scena jazz, Paolo Fresu. E dalle parole, recitate da Annibale Pavone, estrapolate da alcuni classici della letteratura, della filosofia e della poesia. La performance pittorica della pittrice, cantante e regista argentina Maria Listur, appagherà, invece, l’organo della vista.
In ultimo, l’olfatto e il tatto saranno esauditi rispettivamente per inspirare un’atmosfera piena di cultura e riuscire a toccare con mano il corrispettivo di ogni organo sensoriale. Pertanto, la rassegna “Il Sogno. Ovvero la concretezza dell’Effimero” solleva una dubbio, se ai giorni nostri è possibile dare sfogo all’attività poietica e onirica dello spirito di ognuno di noi. Sta di fatto che gli eventi che legittimano la diffusione culturale impongono di non essere considerati come contenuti insignificanti né come mere cornici di un quadro sbiadito. Piuttosto servono come momento di efficace comunicazione di qualcosa che in fondo ci appartiene.
(Roberta Raneri)