L'evento che segna la ripresa delle attività del Laboratorio Orlando Contemporaneo è fissato per domenica 26 luglio alle ore 20 con una doppia mostra: “Back to Black” e “In Horto”
Riapre lo spazio LOC nel Centro Culturale “Antonio Librizzi” di Via del Fanciullo. L’evento che segna la ripresa delle attività del Laboratorio Orlando Contemporaneo è fissato per domenica 26 luglio alle ore 20 con una doppia mostra: “Back to Black” e “In Horto”.
Le mostre
“Back to Black”, una selezione delle opere in nero della collezione Vita e Paesaggio di Capo d’Orlando, fa da cornice ai particolari lavori di cucito proposti dall’artista orlandina Tiziana Scarvaci nell’esposizione dal titolo “In Horto”.
Due mostre che dialogano e si propongono come un ponte tra uno stile artistico ormai consolidato, rappresentato dai noti nomi dell’arte contemporanea di fine novecento presenti nella collezione e una nuova narrazione, da leggere tra i fili che compongono le opere di Tiziana.
Il commento del direttore artistico
Per il direttore artistico del Loc, Giacomo Miracola, “In Horto non racconta storie antiche di manualità, di abilità, di tradizione: suscita invece paesaggi segreti, mappe nascoste, tirano le trame di un immaginario di una pratica di uso quotidiano capace di esprimere il desiderio di fuga, di separarsi da una realtà considerata ossessiva”.
“Una tecnica che ci insegna molto sull’arte del riciclo poiché è davvero possibile utilizzare qualsiasi tipo di “avanzo” tessile; si riesce a giocare con i diversi effetti che si possono ottenere dai diversi tipi di stoffa e di filo e da accostamenti cromatici intelligenti. Il ricamo e il cucito – componenti di un fare antico e diffuso ma da sempre relegato al chiuso delle mura domestiche, al ruolo di mero artigianato e soprattutto alla sfera femminile – sono oggi tecniche espressive ricorrenti nell’arte, segno di una ricerca personale che va oltre la presentazione dell’intenzione dell’artista”.
“Una pratica artistica e mezzo espressivo – prosegue Miracola – che assumono una sua valenza, quella di stravolgere gli stereotipi dell’arte visiva a cui siamo abituati, ponendo attenzione a ciò che abitualmente è marginale, rivelando così la propria interiorità. Un medium quindi che sperimenta nuove strategie per aumentare le proprie possibilità figurative e plastiche, naturalmente aperto alla contaminazione e all’ibridazione e, proprio per questo, suscettibile di sempre nuove letture interpretative. Una decostruzione della rappresentazione capace di rintracciare quella storia segreta tra spiritualità e manualità, fra tradizioni remote e mitiche e il presente, che sta alla base della sua inventio pittorica”.
La mostra rimarrà aperta fino a settembre, con orari e ingressi che seguiranno le disposizioni ministeriali anticovid. Al momento il LOC sarà aperto dal lunedì al venerdì mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e l’ingresso sarà consentito a due persone per volta.