Insieme lavoro di artisti e di manovali, performance, oltre ogni categoria astratta: espressione artistica autorganizzata Quasivive
Una mani-festa-azione serve, al cittadino e alla città, perchè permette di agire con le proprie mani sulle ferite aperte del territorio, sulle ferite causate da quelle stesse mani che cercano di porre rimedio ai danni fatti e subiti. Un’occasione per le nostre responsabilità disattese di farci prima persona e di creare una rete di coscienze fattiva, una consapevolezza nuova nella forza dell’azione della collettività.
Volontari messinesi, artisti e lavoratori dello spettacolo, attivisti politici e cittadini, dallo Stretto ma non solo, si uniscono così nel collettivo Quasivive: la neonata Comunità dello Stretto (Rete No Ponte), Machine Works, da più di dieci anni presente sul territorio messinese (Scalinata Santa Barbara, Casa del Puparo), l’Arsenale (Federazione siciliana delle Arti e della Musica) e una delegazione del Teatro Valle Occupato, una sinergia di intenti e di forze variegate eppur bilanciate fra loro, che sposano la causa della tutela di quei luoghi simbolo della perdita di identità e linguaggio, di una città che non ha più interesse per la sua storia. Alla luce di questa comunione di forze fuori dall’ordinario, nasce il progetto dei due giorni di cantiere aperti a tutti: volontari da Palermo, Catania, Siracusa, dalla Calabria e dal resto d’Italia, per ripulire uno spazio di circa 1650 metri quadrati, metterlo in sicurezza e allestirlo per l’evento di domenica 23.
Nel giorno della festa dalle 17 in poi, dalla piazza dell’Angelo di Torre Faro: Gianluca Cesale in “La leggenda di Colapesce”, a seguire un corteo di musicanti di strada con la partecipazione straordinaria del cantautore Cesare Basile, per raggiungere il Sea Flight, in cui si susseguiranno installazioni visive e sonore, mostre fotografiche, performance di teatro e video, danza, pittura e scultura. Questo viaggio nelle profondità del mito avrà un’unica voce e una sola memoria: la poetessa Maria Costa, vero e proprio patrimonio vivente dell’umanità. Tra gli artisti che offriranno il loro contributo appassionato ci saranno anche Francesca Borgia, Maria Rando e Giovanna Tedesco. Qui, dove dovrebbe sorgere il Ponte sullo Stretto, in un ex capannone abbandonato, fra macerie e immondizia si incontreranno idee e persone, si confronteranno opinioni, linguaggi comuni e divergenti.
Il mito di Colapesce è il filo rosso che unisce tutti, simbolo della resistenza eroica e del faticoso impegno a sostegno di una terra che rischia costantemente il collasso. Una terra offesa e dimenticata, vittima della speculazione di chi dovrebbe difenderla. L’offesa c’è eccome e si estende ben oltre lo Stretto. E proprio tramite l’espressione artistica autorganizzata Quasivive vuole restituire alla comunità uno spazio che gli spetta di diritto.
Così, all’ex Sea Flight ci si riunisce, ci si confronta, si celebra un rito, si riscoprono luoghi, parole e linguaggi. Insieme nel lavoro: lavoro di artisti e di manovali, tra cantieri e performance, oltre ogni categoria astratta. Così, semplicemente: attraverso l’arte del fare, l’azione scenica, l’azione politica e le performance. Un’azione nuova di Bellezza e Democrazie per le nostra città.
“che lavoro fai?”
“io viaggio, conosco persone, faccio cose”
“si ma esattamente che fai?”
“io viaggio, conosco persone, faccio cose”
“ma concretamente cosa?”
“ma allora sei proprio limitato!!! ti ho già detto che io viaggio, conosco persone, faccio cose. ma propria si tuddu completu!”