Sono lontani i tempi in cui si saliva sul Pilone. Che fine ha fatto quel progetto?

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venerdì 29 Maggio 2015 - 08:24

La consigliera comunale Daniela Faranda chiede al sindaco Accorinti se siano stati fatti interventi di manutenzione, se siano stati richiesti finanziamenti, se sia stato disposto un accertamento tecnico sulle condizioni del Pilone e se sono in programma interventi di riqualificazione

In occasione del Giubileo del 2000, il Comune provvide a dotare il Pilone di un impianto d’illuminazione artistica, con 32 fari, esaltandone la maestosità della struttura anche di notte e ottenendo così uno spettacolo molto suggestivo, visibile anche dalla sponda calabrese; sempre in quegli anni, a seguito di concorso internazionale d’idee, l’Amministrazione comunale di Messina ha individuato nella proposta “Staccando l’ombra da terra”, del gruppo Jean Pierre Buffi, Pier Paolo Balbo di Vinadio, Antonella Versaci, Sergio De Cola etc., la soluzione più idonea per la valorizzazione turistica dell’intero comprensorio compresa la rifunzionalizzazione.

A ricordarlo, in una lettera al sindaco Accorinti, è la consigliera comunale Daniela Faranda. “Di quel progetto, purtroppo – scrive – in maniera sconsiderata e irresponsabile, è stato attuato solo uno stralcio che ha raggiunto … l’ eccezionale obiettivo (!) di interdire al visitatore, per centinaia di metri, la splendida visione dello Stretto”.

Nel 2006, poi, ne è stata consentita al pubblico, per un paio di stagioni, la visita con “la scalata” dei suoi 1.250 gradini per raggiungere la piattaforma più alta, sospesa a 225 metri di altezza dalla quale è stato possibile ammirare uno dei più suggestivi panorami del mondo.

Un’esperienza mai più riproposta. Era stata programmata anche la sostituzione del vecchio montacarichi con un nuovo ascensore. Nulla di tutto ciò, quella parte della Riserva di Capo Peloro è adesso abbandonata al degrado e sul pilone si intravedono i primi segni di ruggine, visto che l’ultima riverniciatura e gli interventi di manutenzione risalgono al 2001.

Per questo la Faranda chiede al sindaco Accorinti di sapere se siano stati fatti interventi di manutenzione, se siano stati richiesti finanziamenti, se sia stato disposto un accertamento tecnico sulle condizioni del Pilone e se sono in programma interventi di riqualificazione.

6 commenti

  1. Un tempo ci saliva renatino.
    Adesso è vecchio e non ce la fa più.
    George

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  2. Un tempo ci saliva renatino.
    Adesso è vecchio e non ce la fa più.
    George

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  3. Figurarsi. La riqualificazione del Pilone e la sua riapertura a chi desidera salirci in cima sono obiettivi troppo ambiziosi per questa città. E vado anche oltre: se è vero che dal 2001 non si effettuano interventi di manutenzione, sarebbe veramente ora di pensarci e fare qualcosa. La struttura metallica è preda di venti, piogge e soprattutto salsedine in quantità “industriali”. E lo dico io che sono un profano in materia. Dobbiamo aspettare che la struttura sia gravemente logorata e danneggiata, con i rischi devastanti che ne conseguirebbero? E non vengano a dirci che i soldi mancano! I soldi ci sono ma sono usati (trad: bruciati) MALE, MALE e MALE. Che tutti prendano atto di questa realtà vergognosa!

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  4. Figurarsi. La riqualificazione del Pilone e la sua riapertura a chi desidera salirci in cima sono obiettivi troppo ambiziosi per questa città. E vado anche oltre: se è vero che dal 2001 non si effettuano interventi di manutenzione, sarebbe veramente ora di pensarci e fare qualcosa. La struttura metallica è preda di venti, piogge e soprattutto salsedine in quantità “industriali”. E lo dico io che sono un profano in materia. Dobbiamo aspettare che la struttura sia gravemente logorata e danneggiata, con i rischi devastanti che ne conseguirebbero? E non vengano a dirci che i soldi mancano! I soldi ci sono ma sono usati (trad: bruciati) MALE, MALE e MALE. Che tutti prendano atto di questa realtà vergognosa!

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  5. MessineseIncallito 29 Maggio 2015 14:13

    Era un’idea intelligente e che attirava numerosi visitatori…che cazz c’entra con Messina?

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  6. MessineseIncallito 29 Maggio 2015 14:13

    Era un’idea intelligente e che attirava numerosi visitatori…che cazz c’entra con Messina?

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