Non ci fu estorsione per il giudice che scagiona la famiglia di Gaggi finita sotto inchiesta dopo le denunce degli impiegati delle Rsa tra Gaggi, Aci Castello e Giarre
Si chiude con l’assoluzione per tutti l’udienza sui presunti casi di caporalato nelle Rsa della famiglia Parisi,, nella costa jonica a cavallo tra messinese e catanese. Il giudice per l’udienza preliminare Salvatore Pugliese ha assolto con formula piena dall’accusa di estorsione Nunziato Parisi, la moglie Rosa Arcidiacono e i figli Federico, Mauro Francesco e Rosario. Tra gli imputati anche Maria Grazia e Francesca Parisi, a vario titolo coinvolti nella gestione delle società “La Reggia dei Nonni” e Multiservice Parisi, titolari di tre strutture per anziani tra Giarre, Aci Castello e Gaggi.
Al processo in abbreviato passa quindi la tesi del difensore, per tutti l’avvocato Salvatore Silvestro, che ha contestato le conclusioni della Guardia di Finanza alla fine dell’inchiesta, scoppiata nel 2022. La pesante accusa di estorsione, mossa dalla Procura dopo gli accertamenti nati dalle denunce dei dipendenti, era già stata ridimensionata nel 2022 dal Tribunale della Libertà che l’aveva annullata, in sede di riesame delle misure cautelari.
Gli accertamenti erano stati avviati dopo le denunce dei dipendenti dei Parisi, che dopo essersi licenziati o essere stati allontanati si sono rivolti ad un patronato locale. La Guardia di Finanza, tramite intercettazioni telefoniche ed ambientali e riscontri nei documenti, aveva trovato conferma a quelle denunce: i dipendenti restituivano parte dello stipendio figurale in busta paga, e non usufruivano di riposi e festivi.

Giustizia inesistente.