Conferenza stampa di presentazione del progetto sperimentale per la mobilità sostenibile e la sostenibilità urbana.
E’ stato presentato stamani, durante una conferenza stampa tenutasi presso la Sala Senato dell’Ateneo, il progetto di car sharing realizzato sulla base di una Convenzione stipulata tra Università degli Studi di Messina e PISTA s.r.l. (Piattaforma per l’Innovazione e Sostenibilità di Trasporti e Ambiente), con lo scopo di sperimentare e creare nuove modalità di collegamento tra le varie sedi dell’Ateneo prestando attenzione al binomio tra efficienza e sostenibilità ambientale, cosi da poter migliorare la mobilità e la sostenibilità dei trasporti cittadini, ed in particolare quelli che gravitano quotidianamente intorno ai vari plessi dell’Ateneo.
PISTA s.r.l., nel particolare, è una startup che opera principalmente nel settore della ricerca dell’innovazione sociale, con particolare attenzione alla ricerca ed alla sperimentazione di modelli innovativi e sostenibili di mobilità condivisa; al suo interno si trovano, per questi scopi, diverse realtà imprenditoriali cittadine che operano in settori complementari ed analoghi a quelli inerenti al progetto presentato, quali il Gruppo Formula 3 della Famiglia Caselli (capofila ed anche partner tecnico dell’iniziativa), la Arcadia s.r.l. (holding di riferimento dell’Organismo di Ricerca LaChioccia.org soc. coop.), l’Istituto Clinico Polispecialistico C.O.T. s.p.a, la IDS&Unitelm s.r.l., la G.B.C. s.r.l. di Paolo e Roberto Spadaro, lo Studio AR.DE.S.I.A., il Gruppo Caronte&Tourist e l’imprenditore Gaetano Majolino, avvalendosi, inoltre, della stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Messina.
“Unime, come sempre, porta avanti con molta attenzione questo progetti mirati di collaborazione con la città ed i privati di apertura al territorio – dichiara il Direttore Generale di Unime De Domenico – Proprio per questo motivo la presenza di Cacciola oggi è significativa sotto il profilo della condivisione degli obiettivi. Si tratta di un progetto molto interessante di mobilità moderna finalizzato a due obiettivi. Da un lato il miglioramento della mobilità di studenti e dipendenti dell’Università; soprattutto i tanti studenti fuori sede che sono iscritti al nostro Ateneo potranno godere di un servizio moderno che permetterà loro di raggiungere con estrema facilità i 4 poli universitari dislocati sul territorio. Dall’altro lato si tratta di un progetto sperimentale finalizzato alla raccolta ed all’analisi di dati per migliorare i servizi di sostenibilità e di vivibilità della nostra città; l’iniziativa car sharing, proprio con questo scopo, si integra perfettamente, infatti, con tutta un’altra serie di progetti che Unime si impegna quotidianamente a portare avanti per costruire una città sempre più sostenibile, vivibile e moderna".
“Un servizio di notevole importanza – sottolinea il Prof. Guglielmino, Prorettore ai servizi agli studenti – che si aggiunge ai tanti servizi già in atto e prettamente dedicati agli studenti. L’orografia della nostra città e la conseguente dislocazione dei nostri poli universitari non aiuta a collegamenti molto semplici ed agevoli ma sono certo che questo progetto gioverà molto ai nostri studenti e sarà, inoltre, un primo passo per interessare, già nell’immediato futuro, sistemi di propulsione diversi, quali l’ibrido ed addirittura l’elettrico, orientati al rispetto dell’ambiente: i dati statistici che arrivano da tutta Europa forniscono segnali allarmanti in tema di sostenibilità dei trasporti; di conseguenza gli studenti diventeranno soggetti privilegiati di un sistema sostenibile e moderno di mobilità urbana”.
Sottolinea l’importanza sociale di questo progetto anche l’Assessore ai Trasporti Gaetano Cacciola: “La mobilità sostenibile ci permette di vivere la città in maniera diversa. Questa è un’iniziativa importante che va sostenuta ed il Comune, certamente la sosterrà fornendo tutto il proprio supporto tecnico”.
“Unime integra anche questo progetto – interviene la Prof.ssa Adele Marino, Mobility Manager dell’Ateneo – in un sistema più ampio di iniziative di sostenibilità mirate al miglioramento delle performance dell’Università. Esistono già in altre città progetti universitari di car sharing ma, a differenza di questa, si tratta di iniziative collegate ad attività già esistenti riadattate al mondo universitario tramite convenzioni e tariffe agevolate. Ulteriore elemento importante è che questo progetto sarà affiancato da un Comitato tecnico-scientifico che avrà il compito di analizzare tutti i dati forniti da questa sorta di laboratorio a cielo aperto, per riutilizzarli in nuovi ed ancora più ampi progetti di mobilità condivisa e sostenibile; abbiamo appena promosso l’app per il car pooling e stiamo già pensando ad un’iniziativa di bike sharing".
Ha concluso gli interventi il Dott. Caselli del Gruppo Formula 3, capofila della serie di realtà imprenditoriali che hanno sostenuto l’iniziativa: “Ringrazio l’Università degli Studi di Messina ed il Comune per il sostegno che hanno dato a questo progetto e tutti gli imprenditori che ci hanno creduto. Questa è l’ennesima dimostrazione della concreta possibilità di partnership tra pubblico e privato per realizzare iniziative importanti per l’intera città. Il progetto è in fase di ultimazione: stiamo definendo la scelta del software gestionale ed entro la fine del mese dovremmo concludere e partire con una fase sperimentale mettendo in circolazione alcune vetture , che arriveranno sino a 15 all’apertura dell’anno accademico e saranno implementate ulteriormente nell’immediato futuro. Inizialmente il servizio sarà rivolto a studenti e dipendenti dell’Ateneo e delle aziende partners dell’iniziativa ma l’obiettivo è quello di estenderlo il prima possibile a tutta la città, creando anche infrastrutture che ci portino, speriamo, direttamente alle vetture elettriche”.
In chiusura di conferenza stampa c’è spazio anche per l’intervento di Pietro Franza che, nel porgere i saluti del Gruppo Caronte&Tourist – uno dei partner del progetto, sottolinea: “Abbiamo approcciato l’iniziativa con grande interesse perché vogliamo che sia solamente il punto d’inizio di un progetto molto più ampio di trasporti integrati sia urbani che interurbani, che possano interessare non solo il traffico stradale ma anche altri sistemi di collegamento come quello navale tra le due sponde dello Stretto”.
Centinaia di cervelli “mobilitati” per mettere in strada quattru machini e se va bene..a regime, fossi..15 machini.
Centinaia di cervelli “mobilitati” per mettere in strada quattru machini e se va bene..a regime, fossi..15 machini.
Centinaia di ciriveddi “mobilitati” per mettere in strada “quattru machini” e se va bene, “fossi”.., a regime, 15 “machini” per le migliaia e migliaia di impiegati e studenti dell’Università. Ora si che questa città può dirsi progredita ed all’avanguardia. I “buddaciuni” esultano estasiati. Ma un ciriveddu “mobilitato” per eliminare a mmunnazza di strati?
Centinaia di ciriveddi “mobilitati” per mettere in strada “quattru machini” e se va bene, “fossi”.., a regime, 15 “machini” per le migliaia e migliaia di impiegati e studenti dell’Università. Ora si che questa città può dirsi progredita ed all’avanguardia. I “buddaciuni” esultano estasiati. Ma un ciriveddu “mobilitato” per eliminare a mmunnazza di strati?
Ma scusate, le auto da utilizzare sono quelle parcheggiate giornalmente sulla “piccola”pista ciclabile davanti al Rettorato?sic
Ma scusate, le auto da utilizzare sono quelle parcheggiate giornalmente sulla “piccola”pista ciclabile davanti al Rettorato?sic