Irruzione dell'Arma nella piazza dello spaccio. In manette Giuseppe Sturniolo e Daniele Mazza, mentre Angelo Catalfamo è ai domiciliari. Sequestrata cocaina, eroina e marijuana.
E' scattato all'alba di ieri il rastrellamento dei Carabinieri a Mangialupi, passato al setaccio da oltre 40 militari e col supporto dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori” di Sicilia che, insieme agli uomini della Compagnia Messina Sud, hanno improvvisamente “congelato” l’intero quartiere ed hanno effettuato decine di controlli e perquisizioni domiciliari.
Il bilancio è di tre arrestati – tutto già noti alle forze dell'Ordine, e parecchia droga sequestrata.
In particolare, nell’abitazione Giuseppe Sturniolo, 31 anni, nascosti in un’intercapedine ricavata nella camera da letto, sono stati rinvenuti 1 grammo di cocaina, 21 di eroina e 110 di marijuana, già suddivisi in singole dosi, unitamente ad un bilancino di precisione perfettamente funzionante e alla somma di 2.305 euro in banconote di vario taglio, ritenuti provento dello spaccio.
A casa di Daniele Mazza (24) invece, i carabinieri hanno trovato, ingegnosamente inseriti all’interno di una grondaia installata in un cortile interno, 11 grammi di cocaina confezionati in dosi, più un bilancino di precisione e 4.520 euro in banconote di vario taglio.
E’ finito nei guai anche Angelo Catalfamo (43) nel cui giardino di casa c'erano 3 piante di cannabis indica dell’altezza di circa 250 centimetri, interrate in grossi vasi che erano stati posizionati in un angolo, nascosti da una siepe.
Lo stupefacente e i bilancini, nonché il denaro ritenuto provento dell’attività illecita, sono stati sequestrati, mentre i tre sono stati arrestati in flagranza di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Sturniolo e Mazza sono rinchiusi nel carcere di Gazzi, mentre a Catalfamo sono stati concessi i domiciliari in attesa del processo direttissimo, fissato per mercoledì 30 agosto prossimo.
Alessandra Serio