Vincenzo Cottone, ex socio del proprietario che aveva acquistato all'asta, non aveva digerito il risultato della procedura al Tribunale. Dalle minacce, il 18 febbraio scorso è passato alle fiamme.
E' ai domiciliari con l'accusa di tentata estorsione, danneggiamenti ed atti persecutori il settantaduenne Vincenzo Cottone, di Capo d'Orlando. Ci sarebbe lui, secondo i Carabinieri di Sant'Agata Militello e la Procura di Patti, dietro l'incendio che lo scorso 18 febbraio ha danneggiato l'immobile dove era ubicato il noto ristorante "Il Gabbiano".
Prima di appiccare le fiamme, le ha tentate tutte per cercare di convincere l'ex socio di Brolo a non acquistare all'asta l'immobile, che era stato pignorato. Una volta si è presentato con una motosega davanti il cantiere, un'altra volta ha brandito una barra di ferro.
Poi il rogo delle scorse settimane. Nel frattempo, però, la vittima terrorizzata si era già rivolta ai militari dell'Arma, che tenevano sott'occhio lui ed anche il settantaduenne.
Adesso l'uomo è agli arresti, in attesa dell'interrogatorio di garanzia.