Il trentaduenne si era rifugiato nella grotta in attesa dei soccorritori.
E' stato ritrovato in una grotta il marocchino di 32 anni scomparso ieri. L'uomo era in una grotta, in acqua, ed è servito un elicottero dei soccorsi dei Vigili del fuoco e un vericiello per riportarlo in salvo. A lavoro i carabinieri e la Guardia Costiera, che battevano lo specchio di mare e l'isola da molte ore, insieme ai Vigili del Fuoco ed alcuni volontari.
Ancora poco chiaro cosa sia successo, non è escluso che si sia trattato di un tentativo di suicidio o se, una volta tuffatosi per raggiungere la grotta a nuoto, non era poi riuscito a tornare e vi era rimasto, in attesa dei soccorritori.
E’ stato tratto in salvo, dall’equipaggio di un elicottero AB 412, proveniente dal Reparto Volo di Catania. Dopo una breve ricognizione la persona è stata avvistata dal personale del velivolo proprio sotto la scogliera dell’isola. L’uomo – di origine marocchina – è stata tratto in salvo grazie l’ausilio del verricello. Una manovra spettacolare, resa ancora più difficoltosa dallo spazio limitato di manovra.
Il personale sanitario sul posto consigliava il trasporto presso all’ospedale Papardo. L’infortunato condotto al nosocomio messinese a bordo del “Drago 68”, veniva affidato dal personale dei Vigli del Fuoco al personale ospedaliero per le cure del caso.
PORTATELO DAL SUO CARO AMICO CHE LI VUOLE TUTTI IN ITALIA SI CHIAMA DON CICCIO L’ARGENTINO, SEMPRE SE PREDICA BENE E RAZZOLA BENE, MA HO SERI DUBBI PREDICA BENE E RAZZOLA MALE.