Il Tribunale di Sorveglianza ha revocato il regime di carcere duro per il 56enne Letterio Campagna. L'uomo era stato arrestato nell'operazione "Murazzo" perchè avrebbe custodito un arsenale per conto del boss di Mangialupi Nino Trovato.
Da oggi Letterio Campagna lascia il regime di carcere duro dopo tre mesi.
Il Tribunale di Sorveglianza, infatti, gli ha revocato il 41 bis che gli era stato disposto nel luglio scorso dal ministro della Giustizia Angelino Alfano su richiesta del Procuratore Capo Guido Lo Forte e dei sostituti della Direzione Distrettuale Antimafia.
Il provvedimento aveva colpito anche il boss di Mangialupi, Nino Trovato al quale Campagna era legato in particolari per traffici di droga ed armi. L’udienza del Tribunale di Sorveglianza per Trovato è stata però fissata per il 16 dicembre prossimo.
Letterio Campagna e Nino Trovato sono accusati di associazione di stampo mafioso e di associazione finalizzata al traffico di sostanza stupefacente. I due erano stati arrestati nell’operazione “Murazze” scattata a seguito del ritrovamento di un vero e proprio arsenale in una villetta di San Filippo Superiore di proprietà di Campagna. Nascosti in un doppio fondo di una parete della cucina gli agenti della Squadra Mobile trovarono armi e munizioni anche da guerra. Secondo l’accusa si sarebbe trattato dell’arsenale del clan di Mangialupi che Campagna custodiva per conto di Trovato.
andiamo bene… incertezza della pena è fatta…