Il Presidente del Tribunale di Sorveglianza Mazzamuto risponde alla nota dell'avvocato Andrè, intervenuto sul decesso del quarantaseienne dietro le sbarre: " applicata la legge con umanità".
È scontro istituzionale dopo la morte del quarantaseienne detenuto a Gazzi. I toni della denuncia dell'avvocato Domenico Andrè dell'Osservatorio carcere della Camera Penale non sono piaciuti al presidente del Tribunale di Sorveglianza, Nicola Mazzamuto.
Questa la nota ufficiale dell'ufficio: Il presidente, a nome dell'ufficio che si onora di rappresentare, nell'esprimere il sincero cordoglio ai familiari per la prematura scomparsa del congiunto Andrea M., deceduto nel corso della detenzione nel centro diagnostico e terapeutico annesso alla casa circondariale di Messina Gazzi, afferma con inconcussa serenità che, nel caso presente come in altri casi, la magistratura di sorveglianza messinese, nelle sue componenti togate e laiche, ha applicato la legge con rigore e umanità intervenendo a più riprese per garantire la doverosa assistenza sanitaria del quarantaseienne e la sua più idonea allocazione penitenziaria. Il Tribunale confida che i rappresentanti dell'Avvocatura messinese e italiana e lo stesso avvocato Andrè, nelle dovute sedi pubbliche, vogliano prendere le giuste distanze da una critica tanto infondata quanto oggettivamente offensiva nei modi e nei contenuti nei confronti del tribunale e dei suoi componenti, a fronte di un triste caso che esigerebbe la misura del giudizio informato e ponderato ed il rispetto della umana pietà.
(Alessandra Serio)