Carceri, parte da Messina il progetto nazionale a tutela della polizia penitenziaria

Carceri, parte da Messina il progetto nazionale a tutela della polizia penitenziaria

Alessandra Serio

Carceri, parte da Messina il progetto nazionale a tutela della polizia penitenziaria

giovedì 17 Ottobre 2024 - 07:07

L'iniziativa presentata alla Camera. Poi i sopralluoghi del Conaippe ai penitenziari di Messina, Barcellona e Catania

Sono una imprenditrice e un’avvocata messinesi le protagoniste, insieme al sindacato Conaippe, del progetto di tutela delle guardie penitenziare presentato recentemente alla Camera dei Deputati.

A fare il punto sull’emergenza carceri è stata l’onorevole Stefania Ascari (M5S) che ha sottolineato l’importanza di portare l’iniziativa all’attenzione della Commissione Giustizia, competente in materia.

Saveria Mancuso

I dati presentati durante la conferenza stampa a Roma sono infatti impressionati: 220 istituti, compresi quelli per minorenni, dove ci sono 63 mila detenuti in più. Una situazione esplosiva, sempre più difficile da governare che ha fatto già, solo nel 2024 7 suicidi tra la polizia penitenziaria, 11 mila agenti feriti e 181 suicidi negli ultimi venti anni.

A presentare il progetto “Insieme per il Dovere: Sostegno e Memoria per le Vittime” è stata l’imprenditrice messinese Saveria Mancuso, che si occupa del percorso insieme all’avvocata Caterina Cavallaro, responsabile della tutela legale delle vittime tra la polizia penitenziaria.

Caterina Cavallaro

L’obiettivo è sensibilizzare e sostenere le vittime di ingiustizie e di garantire la memoria di coloro che hanno subito soprusi, con un particolare focus sulla dignità del lavoro e sulle condizioni di vita delle persone. Per gli ideatori è un passo importante per rafforzare la consapevolezza e l’impegno istituzionale nel riconoscimento e nella tutela delle vittime di violazioni di diritti fondamentali.

Al tavolo anche Domenico Mastrulli, segretario generale della Confederazione Autonoma Italiana Polizia Penitenziaria. Il Conaippe ha recentemente visitato i principali penitenziari siciliani: il 9 e 10 ottobre è stato a Barcellona e Messina, poi ha visitato i carceri di Catania.

“Rivolte, sommosse, incendi, evasioni, tentativi di evasione e aggressioni contro gli agenti sono all’ordine del giorno, i turni sono imposti su tre quadranti se non su due con un orario di 8.10.12.16 e 20 ore continuative come accaduto a Catania Piazza Lanza”, ha spiegato Mastrulli.

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