Secondo suicidio in una settimana all'OPG di Barcellona. Un detenuto è stato trovato morto in cella dopo aver inalato del gas da una bomboletta. Il sindacato Sappe lancia un appello perchè questi strumenti non vengano più utilizzati nelle carceri.
Un detenuto italiano di 28 anni, S.G., è morto dopo aver inalato gas da una bomboletta utilizzata per cucinare e riscaldare cibi: l’episodio è avvenuto nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto. Lo ha reso noto Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe).
“Riteniamo che sia giunto il momento di rivedere il regolamento penitenziario, al fine di vietare l’uso delle bombolette di gas”, dice Capece che aggiunge: “Si sta accertando se si tratta di un suicidio o, come è più probabile, di una morte dovuta ad un ‘eccesso di sballo’ dopo avere inalato del gas. Purtroppo è una pratica estremamente diffusa tra i detenuti di tutte le carceri: sniffare gas dalle bombolette che si usano in cella per cucinare”.
L’ultimo suicidio nell’OPG di Barcellona era avvenuto il 2 luglio scorso quando un detenuto si è impiccato con un lenzuolo alla fineastra della sua cella. Si tratta del trentesimo suicidio in carcere registrato in Italia dall’inizio dell’anno.