Caro diario avevano detto che era arrivata la rivoluzione a Messina. Invece ho saputo che la rivoluzionaria ricetta dei servizi sociali emersa dagli Stati Generali è fatta di: tavolo tecnico, osservatorio permanente e cabina di regia che si facevano già ai tempi di nonno Giovanni. E i lavoratori di Messinambiente che rilasciano dichiarazioni alla stampa o parlano con i consiglieri comunali vengono multati. E anche questo succedeva ai tempi del nonno.
Caro diario, quando 2 anni fa ho saputo che a Messina era iniziata la rivoluzione sono andata al supermercato a comprare il sale e lo zucchero, come mi diceva mia nonna che ha fatto la guerra e queste cose le sa bene. Poi però la mia vicina di casa, la dottoressa Deborah che ha le scuole alte, mi ha spiegato che non è come quella francese, ma è una rivoluzione culturale e riguarda il cambiamento sia interiore che dei sistemi. E io mi sono subito rincuorata. In questi giorni però sono un po’ confusa e non mi ci raccapezzo più con questa parola: cambiamento.
Succedono cose stranissime. L’altro giorno la dottoressa Deborah mi ha invitato agli Stati Generali dei servizi sociali, che mi ha descritto come una cosa megagalattica che avrebbe rivoltato il settore come un calzino. Il mio futuro non è in un ex albergo a 5 stelle, come quello dei tanti manifesti che tappezzano la città, sarà in quel che resta di Casa Serena. Il mio futuro dipende dai servizi sociali. Ecco perché ho deciso di andare agli Stati Generali. Scusasse dottoressa Deborah se glielo dico, ma se gli Stati Generali sono il massimo “partorito” in 2 anni di rivoluzione allora siamo messi male. Non si offenda, ma due anni per organizzare un convegno-passerella e dire le stesse cose che c’erano nel programma elettorale, mi sembrano un po’ troppi. Se nel frattempo perdi fondi e risorse, non cambi una virgola nel sistema e non ti sei fatto un’idea della mappa dei bisogni della città allora siamo a mare. Mesi e mesi di preparazione, hanno portato, come ho letto su Tempostretto questo risultato: “Per l’assessore Mantineo i presupposti da cui partire sono tanti: costituire un tavolo di concertazione che diventi metodo costante di progettazione e che assegni a ognuno precise responsabilità; istituire un osservatorio permanente che possa monitorare l’andamento dei servizi, i bisogni del territorio, creare una cabina di regia comunale, e un gruppo interassessoriale”.
Due anni dopo si usano ancora i verbi al futuro, quando i bisogni sono adesso, non domani. Dal cilindro sono uscite soluzioni “veramente innovative, rivoluzionarie e mai sentite prima”: tavolo tecnico, osservatorio permanente e cabina di regia. Il primo tavolo tecnico lo hanno fatto Romolo e Remo per decidere su quale colle fondare Roma e noi ancora usiamo le stesse parole? Cosa c’è di rivoluzionario in un tavolo tecnico che lo facevano già De Gasperi e Fanfani? Che differenza minima passa tra il tavolo tecnico e la cabina di regia? Il tavolo è coordinato dalla cabina? L’osservatorio riferisce al tavolo che poi trasmette alla cabina o è il contrario? Per anni e anni la vecchia politica ci ha propinato nell’ordine: il tavolo tecnico, l’osservatorio permanente e la cabina di regia. Non è sempre la stessa, mi perdoni, “supercazzola”? Mi scusi dottoressa Deborah, lo so che lei ci tiene, ma per me è aria fritta. E’ come i vol-au-vent che fanno tanto chic ai party. Hanno quell’aspetto elegante,ti fanno immaginare chissà quali delizie del palato e poi quando li assaggi ti sembrano vuoti, di plastica. Non ti sfamano. I vol-au-vent sono cose elaborate che ti costringono a stare 3 ore in cucina se vuoi fare “scena” ma non riempiono la pancia, non sono sostanza. Non si offenda dottoressa, ma a Messina abbiamo bisogno di pane e salame. Non si cambia il passato cambiando le parole perché poi quando i lavoratori delle coop senza stipendi protestano non basta dire, come fa l’assessore Mantineo: “Eravate abituati a Buzzanca”. Se il sistema è identico, identiche sono le proteste.
A proposito di cambiamenti l’altro giorno mi è successa un’altra cosa. Mi son fermata sotto casa a far due chiacchiere con un netturbino. Dopo pochi secondi ho notato che mi evitava e si guardava con sospetto intorno, quasi si vergognasse a stare con me. Quando ho chiesto lumi mi ha risposto: “Donna Sarina non posso farmi vedere a parlare con lei se no mi tolgono soldi dallo stipendio. Ci hanno fatto firmare una carta con la quale ci impegniamo a non divulgare informazioni sull’azienda. Non possiamo parlare con i consiglieri comunali e con la stampa”. Ed è scappato via a gambe levate (ndr., signor Ciacci stia tranquillo, è fuggito dopo aver pulito, lo giuro). Perché non può parlare con me? Sono solo donna Sarina. Sarà perché scrivo un diario? I lavoratori che hanno protestato e rilasciato dichiarazioni alla stampa in quel famoso pomeriggio dopo il quale Ciacci ha scritto: “ho visto cose peggio che in Chiapas e Guatemala” hanno ricevuto sanzioni fino a 6 giorni, poi, dopo che si sono presentati come richiesto con i legali per le “giustificazioni” le multe sono state ridotte da 4 a 6 ore di decurtazione dallo stipendio.
Ma non eravamo nella stagione della partecipazione, nell’era della rivoluzione?
In esclusiva per il mio diario ho scoperto che sembra Ciacci stia elaborando i 10 comandamenti di Messinambiente e che dovranno essere studiati a memoria dai dipendenti e poi ingoiati per non lasciare tracce.
1)Non protestare mai e per nessun motivo. Se gli stipendi arrivano in ritardo non rivolgersi ai sindacati ma fare 7 ore di meditazione per riconciliarsi con il mondo. Vedrete che il mondo risponderà 2)Eliminare dalla cerchia di amici e parenti, anche ricorrendo al ripudio e al divorzio, esponenti di quellicheceranoprima 3)dopo aver inserito il badge passare dalla sala del tiro a bersaglio e lanciare le freccette contro i poster di Armando Di Maria, Daniele Zuccarello e Angelo Burrascano. Ogni centro vale uno sconto del 13% sulla Tari. In arrivo il poster di Natale Cucè, in questo caso chi fa centro sarà esentato per sei mesi. 4) fare almeno una volta nella vita un pellegrinaggio a Capannori per imparare la civiltà 5)prima di parlare con le persone per strada accertarsi sulla loro professione: se sono giornalisti vuol dire che è una trappola,denunciarli senza indugio 6) studiare la storia del Chiapas e la geografia del Guatemala in vista degli esami di giugno 7) all’inizio dell’orario di lavoro lasciare all’ingresso documento identificativo, tessera del bowling, carta simply e raccolta punti dell’Hard discount 8)pubblicare quotidianamente a fine lavoro selfie gioviali e simpatici su facebook raccontando quel che si è fatto, meglio se al fianco dei dirigenti 9) In tv guardare soltanto Forum, C’è posta per te e film in bianco e nero. Se si incappa in un articolo con foto o contenuti sospetti segnalarlo in direzione 10) spostare cumuli di rifiuti almeno una volta a settimana davanti alle case di Di Maria, di Buzzanca, D’Alia e di tutti quellicheceranoprima, fare foto, divulgarle e farli passare per zozzoni impenitenti.
Chi non rispetta i comandamenti sarà mandato dietro la lavagna a scrivere 10000 volte “la discarica di Pace non è una discarica”. I recidivi saranno costretti a fare un tema di 2 cartelle e spiegare anche il perché Pace non è una discarica….(mi raccomando, senza copiare dall’assessore Ialacqua).
Caro diario, non so a te, ma a me niente di tutto questo mi sa di rivoluzione e di cambiamento interiore e di sistemi. Ma io sono solo Donna Sarina.
Rosaria Brancato
..ed io sono solo Ubaldo Vinci. Mi consolo solo pensando che un giorno tutti faremo come gli interpreti del film “Z, la formica”. Speriamo presto! – Complimenti per i tuoi diari.
..ed io sono solo Ubaldo Vinci. Mi consolo solo pensando che un giorno tutti faremo come gli interpreti del film “Z, la formica”. Speriamo presto! – Complimenti per i tuoi diari.
Cara Donna Sarina,leggerLa mi procura AVVERSIONE per questa genia di “fancazzisti” che si autocontrabbandano come “scattruni nfasciapopulo”.E’ assodato che quando NON SI CAPISCE o NON SI E’ CAPACI di risolvere SERIE EMERGENZE,allora si evocano PALLIATIVI PERDITEMPO che,oramai,esasperano chi ha bisogno e,nel contempo,danno la ENTITA’ DELL’IMBECILLITÀ’ del promotore “geniale”:quest’ultimo non prova alcuna VERGOGNA del proprio stato;tanto,allatta al “grasso” delle tasse che versiamo.Tra gettone di presenza,indennità di fancazzista-fannullone-maggiori oneri ed….intrallazzati benefit; in tanti si SPALLEGGIANO uniti (anche quando simulano beghe,”scoperte” ecc.) nel TRUOGULO delle casse comunali.
Può la Magistratura essere onnipresente???
Cara Donna Sarina,leggerLa mi procura AVVERSIONE per questa genia di “fancazzisti” che si autocontrabbandano come “scattruni nfasciapopulo”.E’ assodato che quando NON SI CAPISCE o NON SI E’ CAPACI di risolvere SERIE EMERGENZE,allora si evocano PALLIATIVI PERDITEMPO che,oramai,esasperano chi ha bisogno e,nel contempo,danno la ENTITA’ DELL’IMBECILLITÀ’ del promotore “geniale”:quest’ultimo non prova alcuna VERGOGNA del proprio stato;tanto,allatta al “grasso” delle tasse che versiamo.Tra gettone di presenza,indennità di fancazzista-fannullone-maggiori oneri ed….intrallazzati benefit; in tanti si SPALLEGGIANO uniti (anche quando simulano beghe,”scoperte” ecc.) nel TRUOGULO delle casse comunali.
Può la Magistratura essere onnipresente???
Ancora complimenti Rosaria! Con divertente ironia racconti quello che avvertono già da tempo tutti coloro che sono in buona fede ed estranei al “cerchio magico”: tanta ipocrisia, tanta incapacità e di conseguenza tanti maldestri tentativi per non farci capire che il re è nudo. Francamente penso che “quellididopo” ci faranno fare quattro risate su quello che hanno combinato “quellidiadesso”. Solo in un caso ciò non avverrà: se “quellididopo” saranno gli stessi di “quellidiprima”. Povera Messina! E poveri noi!
Ancora complimenti Rosaria! Con divertente ironia racconti quello che avvertono già da tempo tutti coloro che sono in buona fede ed estranei al “cerchio magico”: tanta ipocrisia, tanta incapacità e di conseguenza tanti maldestri tentativi per non farci capire che il re è nudo. Francamente penso che “quellididopo” ci faranno fare quattro risate su quello che hanno combinato “quellidiadesso”. Solo in un caso ciò non avverrà: se “quellididopo” saranno gli stessi di “quellidiprima”. Povera Messina! E poveri noi!
Nel “Palazzo” c’è poco da salvare, ma quel poco va salvato. E’ proprio da lì che bisogna ripartire. I “filosofi” mancano di concretezza, cosi come scarseggiano di qualità. I cittadini si sveglino basta con i “profeti”, siamo stanchi di sentir dire dopo due anni: “abbiamo fatto”, io ho solo visto slogan e bandiere della pace, nient’altro. I fatti? Quali sono i fatti concreti? La storia c’insegna che Messina ha avuto il vero coraggio di ribellarsi (Merri e Marvizzi docet);le rivoluzioni ideologighe devono concretizzarsi con i fatti. Le lotte intestine non c’interessano. Dentro il palazzo ci sono Amministratori e Consiglieri preparati, che s’impegnano. Iniziamo la rivoluzione sociale con loro, nel mare di mediocrità, sono riconoscibili subito.
Nel “Palazzo” c’è poco da salvare, ma quel poco va salvato. E’ proprio da lì che bisogna ripartire. I “filosofi” mancano di concretezza, cosi come scarseggiano di qualità. I cittadini si sveglino basta con i “profeti”, siamo stanchi di sentir dire dopo due anni: “abbiamo fatto”, io ho solo visto slogan e bandiere della pace, nient’altro. I fatti? Quali sono i fatti concreti? La storia c’insegna che Messina ha avuto il vero coraggio di ribellarsi (Merri e Marvizzi docet);le rivoluzioni ideologighe devono concretizzarsi con i fatti. Le lotte intestine non c’interessano. Dentro il palazzo ci sono Amministratori e Consiglieri preparati, che s’impegnano. Iniziamo la rivoluzione sociale con loro, nel mare di mediocrità, sono riconoscibili subito.
Donna Sarina ma perchè te la prendi con il Commissario Ciacci?
Se uno gli sta antipatico perchè non lo può licenziare?
Ci sono quelli che dicono sia illeggittimo ma in questo caso ci pensa Renato a collocare Natale Cucè in un alro posto per evitare “danni” al Comune.
Tu mi dirai ma questo lo lacevano quelichceranoprima. embè?
Donna Sarina ma perchè te la prendi con il Commissario Ciacci?
Se uno gli sta antipatico perchè non lo può licenziare?
Ci sono quelli che dicono sia illeggittimo ma in questo caso ci pensa Renato a collocare Natale Cucè in un alro posto per evitare “danni” al Comune.
Tu mi dirai ma questo lo lacevano quelichceranoprima. embè?
e Mariadit chinni pensa? ora scrivi i numeri e vedrai cara sarina,vedrai vedrai chi numeri.oggi è in pausa festiva.
e Mariadit chinni pensa? ora scrivi i numeri e vedrai cara sarina,vedrai vedrai chi numeri.oggi è in pausa festiva.
Non mi pare che altre Amministrazioni siano state così aperte nei confronti di movimenti ed associazioni o che si siano confrontate con essi ed accettato ogni critica con franchezza ed onestà. Certo , si poteva fare di più , ma , è sempre meglio di niente. Sono stati mantenuti tutti i posti di lavoro anche in uno stato di pre-dissesto e con una notevole carenza di fondi ed i pagamenti ai lavoratori , grazie a cooperative più solide, non hanno più avuto i ritardi di una volta. In merito alla discarica: sostenere che il futuro impianto sarà come una discarica tradizionale è come accomunare,solo perchè hanno entrambe quattro ruote, una macchina dei primi del novecento ad una macchina attuale (si pensi ademissioni e sicurezza attiva e passiva)
Non mi pare che altre Amministrazioni siano state così aperte nei confronti di movimenti ed associazioni o che si siano confrontate con essi ed accettato ogni critica con franchezza ed onestà. Certo , si poteva fare di più , ma , è sempre meglio di niente. Sono stati mantenuti tutti i posti di lavoro anche in uno stato di pre-dissesto e con una notevole carenza di fondi ed i pagamenti ai lavoratori , grazie a cooperative più solide, non hanno più avuto i ritardi di una volta. In merito alla discarica: sostenere che il futuro impianto sarà come una discarica tradizionale è come accomunare,solo perchè hanno entrambe quattro ruote, una macchina dei primi del novecento ad una macchina attuale (si pensi ademissioni e sicurezza attiva e passiva)
Buonasera Sig.ra Brancato, ancora una volta sorrido della Sua gentile ironia e sorridere fa bene all’anima. Lei è fortunata a svolgere il suo lavoro nella mia città, certo non mancano gli spunti.Oltre a Donna Sarina anch’io mi confondo, a volte stento a capire il confine tra ironia ed informazione, ma anche in questo caso sono convinto che sulla “legalità” ci sia poco da ridere.“Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione.” Bobby Kennedy – mentre noi ridiamo questo è quello che tante persone di buona volontà,anche a Messina, cercano di realizzare.
Buonasera Sig.ra Brancato, ancora una volta sorrido della Sua gentile ironia e sorridere fa bene all’anima. Lei è fortunata a svolgere il suo lavoro nella mia città, certo non mancano gli spunti.Oltre a Donna Sarina anch’io mi confondo, a volte stento a capire il confine tra ironia ed informazione, ma anche in questo caso sono convinto che sulla “legalità” ci sia poco da ridere.“Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione.” Bobby Kennedy – mentre noi ridiamo questo è quello che tante persone di buona volontà,anche a Messina, cercano di realizzare.
Quellicheceranoprima e quellichecisonora sunnu tutti a stissa con l’aggravante che u tibetanu si spaccia per nuovo.
Quellicheceranoprima e quellichecisonora sunnu tutti a stissa con l’aggravante che u tibetanu si spaccia per nuovo.
La libertà di parola ed il diritto alla protesta/sciopero sono sanciti dalla nostra Costituzione, qualora Ciacci li avesse in qualche modo “compressi” i Sindacati od un lavoratore lo avrebbero prontamente denunciato.Ciacci è stato, nella sede Sociale, aggredito verbalmente e fisicamente da un gruppo di lavoratori(un video lo attesta) ;ciò avrebbe comportato una denuncia penale che non è stata presentata, quindi, i provvedimenti disciplinari comminati ai lavoratori sono il minimo per quanto accaduto. La Legalità non può essere a fasi alterne. Qualunque azienda seria ha un regolamento interno che vieta la diffusione all’esterno di notizie “sensibili”;il lavoratore che non ha voluto parlare con la giornalista ha mal interpretato la direttiva.
La libertà di parola ed il diritto alla protesta/sciopero sono sanciti dalla nostra Costituzione, qualora Ciacci li avesse in qualche modo “compressi” i Sindacati od un lavoratore lo avrebbero prontamente denunciato.Ciacci è stato, nella sede Sociale, aggredito verbalmente e fisicamente da un gruppo di lavoratori(un video lo attesta) ;ciò avrebbe comportato una denuncia penale che non è stata presentata, quindi, i provvedimenti disciplinari comminati ai lavoratori sono il minimo per quanto accaduto. La Legalità non può essere a fasi alterne. Qualunque azienda seria ha un regolamento interno che vieta la diffusione all’esterno di notizie “sensibili”;il lavoratore che non ha voluto parlare con la giornalista ha mal interpretato la direttiva.
Ma senza Ciacci cara donna Sarina lei quando mai lo avrebbe trovato il netturbino sotto casa con il quale scambiare due parole?
Si sarebbe dovuta scomodare sino al bar più vicino per poterlo incontrare.
Ha visto quindi che in fin dei conti questo Ciacci le ha facilitato le cose!?
Salvatore
Ma senza Ciacci cara donna Sarina lei quando mai lo avrebbe trovato il netturbino sotto casa con il quale scambiare due parole?
Si sarebbe dovuta scomodare sino al bar più vicino per poterlo incontrare.
Ha visto quindi che in fin dei conti questo Ciacci le ha facilitato le cose!?
Salvatore